Sono state ottenute delle cellule embrionali pur non avendo utilizzato ovuli e spermatozoi
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Cell Stem Cell e condotta dalla Hebrew University di Gerusalemme. Questa ricerca è il primo passo per ottenere degli embrioni senza utilizzare ovuli e spermatozoi. Vediamo tutti i dettagli.
Biologia: vediamo tutti i dettagli di questa ricerca sulle cellule embrionali
Le cellule della pelle di topo sono state trasformate direttamente nei tre principali tipi di cellule che si formano all’inizio dello sviluppo embrionale. Stiamo parlando delle staminali embrionali, quella della placenta e del cordone ombelicale. La ricerca effettuata permetterà anche di studiare meglio molti disturbi dello sviluppo del feto e della placenta, ma anche i problemi legati all’infertilità. I ricercatori, guidati da Hana Benchetrit, Mohammad Jaber e Valery Zayat, hanno scoperto una combinazione formata da cinque geni.
Questi geni una volta inseriti nelle cellule della pelle, le riprogrammano in tipi di cellule completamente diversi, ovvero nei tipi di cellule necessari per lo sviluppo embrionale. La trasformazione completa, guidata da due dei cinque geni introdotti nella cellula, richiede circa un mese. Osservando il modo di agire del cocktail di geni, i ricercatori hanno scoperto una cosa molto particolare. Ciò che è venuto alla luce durante prime fasi dello sviluppo embrionale è che le cellule della pelle perdono la loro identità. Queste ultime lentamente ne acquisiscono una nuova, a scelta tra le tre disponibili.
L’esperimento svolto è il primo del suo tipo ed è un notevole passo avanti rispetto alla tecnica messa a punto nel 2006 dal gruppo di Shinya Yamanaka, dell’Università di Kyoto. L’esperimento del 2006 prevede l’introduzione di quattro geni. Grazie a quell’esperimento, che ha ricevuto nel 2012 il Nobel per la Medicina, è stato possibile far regredire nello sviluppo una cellula adulta. Tuttavia questa regressione non permetteva di ottenere i tessuti che si formano all’inizio dello sviluppo embrionale.
Questo esperimento è veramente un grande passo avanti nel campo della biologia. E voi cosa ne pensate? Per non perdervi nessuna novità sull’universo scientifico ma anche su tanto altro, continuate a seguire le pagine di tuttoteK.
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