Il dibattito sulla legalizzazione della marijuana è molto sentito in Europa e specialmente in Italia. Diverse sono le opinioni e le legislazioni legate al consumo di questa sostanza
Vediamo insieme cos’è la cannabis, quali sono le sue origini e quali sono i diversi approcci legislativi nei suoi confronti.
Cos’è la canapa
La canapa (o cannabis) è una pianta che fa parte della famiglia delle Cannabacee. Esistono tre specie di canapa: la Cannabis sativa, la Cannabis indica e la Cannabis ruderalis. La loro altezza varia tra il metro e mezzo ai sei metri di altezza, in particolare la sativa può arrivare fino a cinque metri. Tra i principi attivi ci sono i cannabinoidi, che si ottengono dalle infiorescenze femminili. I principali sono: il THC (tetraidrocannabinolo), il CBD (cannabidiolo) e il CBN (cannabinolo). In particolare, il CBD è famoso per le sue proprietà benefiche sull’organismo, specialmente sulla psiche. Soprattutto per l’insonnia o per l’ansia, consigliamo di acquistare olio di cbd e approfittare dei suoi effetti benefici.
Le origini della cannabis
La cannabis ha un’origine antichissima. È nata in Asia circa 11.500 – 10.200 anni fa. Secondo uno studio dell’università libera di Berlino, pubblicato sulla rivista agricola Vegetation History and Archaeobotany, questa pianta emerse alla fine dell’ultima era glaciale. Specialmente in Europa e in Asia il terreno era fertile e particolarmente adatto alla coltivazione della canapa. Dunque, attraverso specifiche rotte commerciali, la cannabis fece il suo ingresso anche in Europa. Fu proprio il popolo di cultura Jamna, una delle prime tribù in Europa, a essere responsabile della sua rapida diffusione in tutta l’Europa occidentale. Dopo il 1600 la canapa ebbe una diffusione esponenziale grazie all’impero Britannico che la portò anche nelle sue colonie in America e in Australia. In quest’ultima, il consumo di cannabis era molto comune, finché non fu messa fuori legge nel 1928 a causa del proibizionismo diffuso a livello globale.Â
Diffusione della cannabis in Europa
Secondo i dati di Wikipedia, più del 37% della popolazione nella fascia di età tra i 15 ed i 34 anni ha consumato cannabis almeno una volta nella vita. Le nazioni dove il consumo è più diffuso sono: la Repubblica Ceca (45,5%), la Danimarca (44,5%) e la Francia (43,6%). In fondo alla classifica c’è la Romania con meno del 3%. Nel 2019 22,2 milioni di cittadini europei hanno fatto uso di marijuana, secondo i dati dell’osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze. Dunque, si tratta del 7,7% della popolazione europea totale.
Approcci all’uso di marijuanaÂ
Ci sono tre approcci legislativi al consumo di cannabis:
- legalizzazione: ogni tipo di sanzione è rimossa e vi è una regolamentazione del mercato, come per l’alcol e il tabacco;
- decriminalizzazione: il consumo e il traffico non sono legali ma non sono considerati un illecito dal punto di vista penale. Sono applicate sanzioni di tipo amministrativo, come le multe;
- depenalizzazione: il reato è considerato penale ma non comporta la detenzione in quanto di entità minore.
In 7 dei 27 Paesi dell’Unione Europea (Grecia, Cipro, Ungheria, Francia, Estonia, Finlandia e Svezia), l’uso di cannabis è criminalizzato, ovvero può portare all’incarcerazione. Tuttavia, ciò succede di rado, praticamente quasi mai. Il dibattito sulla legalizzazione della marijuana è oggi molto sentito nei Paesi europei, specialmente in nazioni come la Germania e l’Italia. Non è ancora chiaro qual è la posizione che prenderanno i diversi Paesi, anche se finora l’opinione comune sembra più propensa alla legalizzazione.Â
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