Ogni tanto in campo astronomico si rilevano delle anomalie su stelle e galassie apparentemente inspiegabili che mettono in ginocchio l’astrofisica. E come spesso accade in questi casi dove non arriva la scienza, irrompe la fantasia con le sue teorie sugli alieni
Le anomalie nelle osservazioni astronomiche sono all’ordine del giorno e sono proprio loro il motore di nuove scoperte. Studiando infatti le orbite aberranti di stelle e altri corpi celesti si può rilevare la presenza di entità invisibili, come i buchi neri. Studiando la velocità di deriva delle galassie si è notata un’importante anomalia che ancora non è stata del tutto giustificata: le galassie, invece di rallentare il moto di allontanamento, come farebbe un pallone calciato con forza, stanno accelerando. Questo va ad alimentare un dei più grandi misteri dell’universo, ovvero l’energia oscura; una cosa di cui vediamo l’effetto, ma di cui non sappiamo discernere la cause.
In questo caso il problema è molto meno aulico. Si tratta infatti di una stella, la cui luminosità varia in modo anomalo e differente rispetto a tutte quelle osservate in precedenza. Tuttavia era già successo in passato un caso analogo: parliamo della Tabby Star, che prese più un’importanza mediatica che una vera e propria valenza scientifica.
La Tabby Star in un’immagine ripresa al telescopio
La Tabby Star (in onore dell’astronoma Tabetha S. Boyajian che effettuò i primi studi su di essa) è posizionata nella costellazione del Cigno a circa 1480 anni luce di distanza, decisamente troppo distante per dare un’occhiata da vicino. Grazie al telescopio spaziale Kepler nel 2015 gli astronomi misurarono delle insolite fluttuazioni nell’emissione luminosa della stella. Questa anomalie erano compatibili con una grande massa o un insieme compatto di piccoli oggetti orbitanti intorno alla stella in formazione. La natura di questi oggetti tuttavia non era chiara e varie ipotesi furono avanzate: un campo di asteroidi, una deformazione di una nube di comete, resti di un sistema solare collassato. L’ipotesi che però fece breccia nel cuore della gente fu quella di James Wright: l’astronomo sostenne che le variazioni di luminosità nella stella potessero derivare da una mega-struttura aliena costruita da una società intelligente per sfruttare l’energia della stella.
Illustrazione di una ipotetica sfera Dyson, ovvero una enorme struttura di rivestimento che potrebbe essere applicata attorno ad un corpo stellare allo scopo di catturarne l’energia
Nello stesso anno il SETI (l’istituzione che si occupa della ricerca di vita intelligente) ha puntato le sue antenne verso la stella Tabby, senza ottenere riscontri significativi. Nel 2017 la NASA comunica di aver approfondito la faccenda e di essere arrivata alla conclusione che il fenomeno sia causato da un disco di polveri dalla struttura mobile e irregolare. Tuttavia la Tabby Star è rimasta impressa nell’immaginario pubblico come la “stella degli alieni”.
La Tabby Star e il suo incriminato disco di polveri
Astronomia: un’altra stella anomala fa pensare ad una struttura aliena
Un’altra misteriosa stella è stata scoperta nei pressi del centro della Via Lattea. Anche in questo caso sono state osservate delle anomalie descritte nella Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. La stella era stata scoperta nel 2012 grazie al telescopio Vista (Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy) dell’Osservatorio Europeo Australe (Eso), tuttavia fino ad ora non si era ancora trovata una spiegazione razionale al fenomeno.
Si tratta un a stella molto antica, che emette una luce molto debole con drastiche oscillazioni. All’epoca della scoperta la luminosità era scesa nel giro di 11 giorni per poi risalire velocemente nei 48 giorni successivi. Queste tempistiche non sono compatibili con quelle degli stadi vitali delle stelle, quindi dovevano trovare una causa in altri fenomeni, esterni alla stella. Naturalmente l’ipotesi di strutture aliene è molto ghiotta per gli appassionati del paranormale, ma non piace molto agli astronomi che sono i soliti scettici. Si pensa infatti che la causa più probabile, come nel caso della Tabby Star, sia un disco irregolare di polveri che orbitano attorno alla stella, oscurandola temporaneamente.
Illustrazione artistica della Tabby Star
L’arcano verrà svelato nel 2019, quando si potranno fare delle osservazioni più accurate. Nel frattempo potete continuare a sperare in una civiltà aliena super-avanzata che tenta di controlla la forza di una stella. Oppure potete seguire la nostra sezione scienza per trovare una spiegazione più logica ai fenomeni naturali.
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