Le spedizioni del progetto Ocean Twilight Zone in collaborazione con il WHOI hanno scandagliato gli abissi marini, scoprendo che gli organismi viventi della “zona crepuscolare” superano notevolmente i pesci di superficie
Uno dei più importanti progetti americani riguardante la profondità degli oceani è l’Ocean Twilight Zone (OTZ), del quale sono state rilasciate di recente le prime scoperte. Le ricerche hanno avuto luogo per ben sei anni negli abissi marini ad una profondità compresa tra i 200 e i 1000 metri, nella zona che viene comunemente denominata “crepuscolare”.
La prima spedizione del progetto OTZ ha avuto luogo nelle acque del Nord Atlantico e, con il supporto della Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI), è finalmente giunto ai primi risultati concreti. Secondo questa prima parte della ricerca la zona crepuscolare degli abissi marini sarebbe ricca di organismi viventi e i dati raccolti indicano che la loro quantità supererebbe di ben 100 volte quella dei pesci che abitano in superficie. I responsabili del progetto OTZ e del WHOI hanno comunque specificato che questa non è una conferma definitiva, ma solo una prima analisi delle ricerche. Per avere informazioni certe si dovranno aspettare i risultati delle analisi dei 30 GB di dati raccolti fino ad ora.
La spedizione quotidiana degli organismi, dagli abissi marini fino alla superficie
Tra gli obiettivi dell’Ocean Twilight Zone, il cui costo ammonta a 35 milioni di dollari, troviamo anche delle specifiche ricerche per scoprire in che modo questi organismi siano in grado di influenzare il ciclo globale del carbonio. Essi infatti, che abitano nelle profonde zone crepuscolari tra i 200 e i 1000 metri, risalgono tutte le notti in superficie per cibarsi di plancton e pesce. Dopodiché, una volta che il sole torna ad illuminare gli oceani, questi organismi fanno ritorno nelle profondità. Questa loro abitudine può essere definita come la più grande migrazione quotidiana del pianeta grazie alla quale si evita l’aumento del riscaldamento globale, dato che il carbonio catturato in superficie non torna nell’atmosfera.
Le spedizioni del progetto Ocean Twilight Zone continueranno fino al 2024 e nel programma ufficiale sono previste ricognizioni nelle acque di tutti gli oceani. Negli abissi marini del Nord Atlantico, dove sono state raccolte queste prime informazioni, si svolgeranno altre due spedizioni. Oltre a svolgere ricerche e scoprire importanti dettagli sugli abissi marini, l’OTZ punta a costruire un osservatorio permanente nella zona crepuscolare per monitorare costantemente le profondità marine.
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale e la pagina Facebook del Woods Hole Oceanographic Institution.
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