L’obiettivo di Perseverance è quello di cercare elementi in grado di indicare che su Marte ci siano state forme di vita in passato
L’essere umano è sempre stato affascinato dal pianeta rosso, e ci sono stati periodi in cui alcuni astronomi erano convinti che i canali presenti sulla sua superficie fossero il frutto del lavoro di creature aliene che popolavano il pianeta. Una cosa è certa: esplorare Marte ci piace da morire e non vediamo l’ora di carpire altri segreti nascosti e di chiarire incognite e dubbi, trovando magari dei fondamenti scientifici alle singole ricostruzioni ipotizzate dagli esperti.
I motivi che rendono la spedizione del rover Perseverance non mancano di certo e l’attenzione attorno a questo portento tecnologico arrivano da tutte le parti. Ogni metro percorso è una vittoria per il mondo scientifico, ma non solo. I bookmakers inglesi, si sa, sono creativi e amano puntare su tutto (diversamente dai siti di scommesse Italia specializzati in eventi sportivi), e hanno previsto delle quote relative alla distanza che il rover riuscirà a percorrere durante la sua spedizione. Sperando che la sua permanenza sul pianeta rosso sia lunga e proficua, andiamo a scoprire alcuni aspetti interessanti che lo riguardano.
Oggetto della missione: ricerca di vecchie forme di vita
L’obiettivo di Perseverance è quello di cercare elementi in grado di indicare che su Marte ci siano state forme di vita in passato. Ovviamente verranno studiati anche elementi relativi al clima e alla geologia del pianeta, in modo da avere delle basi ancora più approfondite per organizzare le esplorazioni future.
Un anno di marziano su Marte
Il rover passerà sul pianeta rosso almeno 687 giorni terrestri. Un Sol, ossia un giorno marziano, dura 39 minuti in più di un giorno terrestre. Il rover Curiosity ha esplorato Marte per un totale di 3 mila Sol.
Il nome deciso da uno studente di prima media
La NASA ha ideato un contest per stabilire il nome del nuovo rover a cui hanno partecipato oltre 12 mila studenti in tutti gli Stati Uniti. Grazie al suo tema sulla perseveranza, Alexander Mather, uno studente di prima media di una scuola della Virginia, è riuscito a catturare l’attenzione dei giudici.Â
Pesante come un ippopotamo
Perseverance è sicuramente il rover più avanzato tecnologicamente mai spedito sul pianeta rosso, ma ha anche un’altra particolarità : è anche nettamente il più pesante. Il precedente Curiosity pesava intorno ai 900 kg, mentre la nuova creatura della NASA supera i 1025 kg.
Sette lunghi mesi
Il rover Perseverance è stato lanciato nello spazio con il razzo Atlas V-541 dalla base di Cape Canaveral in Florida il 30 Giugno del 2020. Il suo viaggio è quindi durato la bellezza di 7 mesi. L’idea di partenza era quella di procedere al lancio nella prima decade di luglio, ma si è optato per un’anticipazione dei tempi a causa di problemi di contaminazione e meccanici.
Compagni di viaggio
Perseverance è stato accompagnato nel viaggio verso Marte da un elicottero a cui è stato dato il nome di Ingenuity. Questo apparecchio proverà a effettuare il primo volo spaziale su un pianeta del sistema solare diverso dalla terra.
Da lago a cratere
Il luogo prescelto per l’atterraggio del rover Perseverance ha una grandissima importanza e non è stato quindi scelto a caso. Si ritiene che il cratere Jezero contenesse in passato dell’acqua e che quindi le possibilità di trovare dei resti in grado di confermare l’esistenza di forme di vita sul pianeta rosso, siano molto più elevate al suo interno che altrove. Il suo diametro è di circa 45 km e al suo interno c’è il delta di un antico fiume che sarà luogo di ricerca per il rover.
Il suono di Marte
Perseverance è equipaggiato con 2 microfoni ultra tecnologici in grado di inviarci le registrazioni dei suoni catturati su Marte, oltre a quelli già inviati durante il lungo viaggio.
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