Sono in molti che si interrogano sul futuro del marchio americano di automobili elettriche. Dopo un esordio sfavillante ora le sorti di Tesla sono quanto mai incerte, funestate da due incidenti di collaudo mortali, profitti altalenanti, alleanze effimere e da una concorrenza di settore che si fa sempre più agguerrita. Un clima di incertezza verso le tecnologie del futuro che va ben oltre la situazione di Tesla…
Tesla nasce come marchio di rottura rispetto alle automobili tradizionali: fin dall’esordio ĆØ disponibile solo elettrica e per giunta con batterie agli ioni di litio. La prima auto prodotta, la Roadster, ĆØ subito considerata dagli esperti un gioiello di tecnologia proiettato verso il futuro.Successivamente arriva la Model S proiettando Tesla nel mondo delle vetture di prestigio, seguita dalla Model X, un SUV di grosse dimensioni.
L’ambizione del marchio ovviamente ĆØ quella di avere una gamma completa di veicoli elettrici e magari di fare concorrenza agli storici colossi tedeschi. Tutto sembra procedere per il meglio ma i volumi di vendita non sono stabili, come del resto il parere degli investitori, tra i quali Toyota e Mercedes che decidono di ritirare le loro partecipazioni nell’Azienda. Oltre a ciò due incidenti mortali che sono costati la vita ai collaudatori arrivano a funestare i progetti di Tesla, l’ultimo solamente pochi giorni fa, che arriva in un momento in cui i veicoli a guida autonoma sono giĆ sotto attacco a seguito del drammatico incidente causato da una Volvo XC90 di UBER. A ciò si unisce il recente richiamo di 123 mila Model S per un probabile difetto al servosterzo – peraltro non costruito da Tesla – e l’attacco da parte delle agenzie di rating, proprio nel momento in cui lāAzienda sta tentando di raccogliere le ordinazioni per la Model 3. Ed ĆØ appunto questa vettura, naturalmente elettrica, che dovrebbe portare Tesla nel segmento delle medie di costo relativamente accessibile.
Insomma, per il marchio ĆØ un momento decisamente importante e delicato e la minaccia della chiusura non ĆØ mai troppo remota per essere sottovalutata.Tesla ha comunque voluto diversificare la produzione aggiungendo al catalogo anche soluzioni energetiche ad utilizzo domestico (powerwall e powerbank). Ora bisogna solo attendere di capire se questa gamma di prodotti, trainata dalle vendite della Model 3 e magari di mezzi industriali e da trasporto potranno risollevare le sorti dell’Azienda. Sicuramente un simile sviluppo porterebbe Tesla a diventare un vero e proprio colosso capace di mettere in pericolo anche i brand più blasonati. SarĆ fondamentale per il successo del piano industriale stabilire una politica di prezzi il più possibile concorrenziale rispetto ai prodotti convenzionali di pari categoria.
Tesla Model 3: l’auto che potrebbe salvare il Marchio
Tesla: le grandi possibilitĆ si nascondono dietro le difficoltĆ
Tesla, che prende il nome dal noto inventore, giĆ nel nome dimostra una forte carica ribelle ed i progetti che ha nel cassetto riscuotono negli investitori un interesse tale da mantenere in vita l’azienda perfino nei momenti economici più difficili. Ma gli altri costruttori nel frattempo non stanno certo a guardare e la sfida verrĆ vinta, come insegna la storia, da chi riuscirĆ a portare alla gente comune prodotti innovativi a prezzi accessibili. Per ora nessuno ĆØ ancora riuscito a farlo, ma in futuro qualcuno potrebbe trovare il modo e se sarĆ Tesla o qualcun altro ĆØ veramente difficile da immaginare.
La situazione per Tesla non ĆØ certo rosea ma la crescente antipatia da più fronti verso i motori diesel, le normative anti-inquinamento sempre più stringenti, l’alto prezzo del petrolio e la tendenza timida ma costante alla costruzione di infrastrutture per la mobilitĆ elettrica possono rivelarsi punti a favore che, se usati con intelligenza, potrebbero letteralmente capovolgere il destino del Marchio. E non solo.
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