In questo articolo ripercorriamo una parte fondamentale della storia della Formula 1, quella che ha a che fare con i figli d’arte
La Formula 1 è il piĂ¹ importante e difficile campionato dell’automobilismo internazionale. Correrci, è il sogno di chiunque inizi a correre in pista. L’ambizione massima per qualsiasi pilota. Tuttavia, il percorso per arrivarci è lungo e molto difficile. I costi da sostenere sono tanti e l’ambiente è molto competitivo sin dai kart.
Chiunque abbia l’aspirazione di diventare un pilota di Formula 1 deve avere quel qualcosa in piĂ¹ che non tutti hanno. Vincere sin da ragazzo, in questo, è importante, ma alla fine puĂ² non bastare. Basti pensare che anche i campioni delle Formule minori faticano ad ottenere risultati importanti una volta arrivati nella massima serie.
Certo è che per alcuni avere un genitore o un parente che abbia le corse nel sangue puĂ² essere un aiuto in piĂ¹ in quel che è il percorso per arrivare in F1, tramandando la passione e magari qualche trucco per arrivare il piĂ¹ avanti possibile. Al tempo stesso, perĂ², l’essere figlio di un ex pilota puĂ² rivelarsi un’arma a doppio taglio.
Dopo che tutti hanno visto il talento e le vittorie dei genitori, le aspettative sul figlio possono diventare molto alte, tanto che quest’ultimi potrebbero non riuscire a sopportare la pressione non riuscendo ad ottenere i risultati sperati. Una fattispecie, questa, che si verifica non solo nelle corse automobilistiche ma anche in altri sport. Ma chi sono i figli d’arte piĂ¹ famosi della storia della Formula 1? Di seguito l’elenco.
I figli d’arte della storia della Formula 1
Chi di pressioni non ne ha quasi mai avvertite è sicuramente Max Verstappen, da poco tre volte campione del mondo grazie ad una stagione incredibile nel quale ha rispettato – e forse anche superato dato il record dei 16 GP vinti – i pronostici della vigilia come quelli di Betway Sports. Talento precoce della Red Bull, tanto da esordire in Formula 1 a soli 17 anni e subito protagonista. L’olandese è figlio dell’ex pilota Jos Verstappen, che nella sua carriera ha corso con Benetton, Simtek, Footwork, Tyrrell, Stewart, Arrows e Minardi, disputando in totale 107 gran premi e ottenendo due podi. Ai tempi della Benetton, in particolare, era il compagno di Michael Schumacher, grandissimo della Formula 1 in grado di vincere ben sette titoli iridati.
Il tedesco ci dà lo spunto per parlare di un altro figlio d’arte, suo figlio, per l’appunto, Mick Schumacher. Lui è uno di quelli che non è riuscito a fare bene nelle sue prime stagioni nel Circus. Il suo talento gli ha permesso di vincere i campionati di Formula 3 e Formula 2, ma una volta arrivato in F1, non è riuscito a ripagare le aspettative della Haas, che gli aveva affidato un sedile, e della Ferrari, di cui ha fatto parte come membro dell’Academy di Maranello fino all’anno scorso. In questa stagione è invece il pilota di riserva e collaudatore del team della Mercedes.
Poi troviamo Keke e Nico Rosberg. Il primo è stato campione del mondo di Formula 1 nel 1982 con la Williams. Il figlio, invece, ha vinto il suo primo e unico titolo iridato nel 2016 al termine di una battaglia sportiva con il compagno di squadra Lewis Hamilton. Curioso, poi, il fatto che quando vinceva il padre a risuonare era l’inno finlandese, mentre per il figlio quello tedesco. La madre di Nico è infatti tedesca ed è nato in Germania, motivi per cui l’ex pilota Mercedes ha scelto di correre sotto la bandiera teutonica durante la sua carriera. La famiglia Rosberg è inoltre stata la seconda a tramandarsi la vittoria del campionato.
La prima fu la famiglia Hill, con Graham Hill, campione iridato nel 1962 (con la BRM) e nel 1968 (con la Lotus). Un incidente aereo lo portĂ² via troppo presto e gli tolse il sogno di veder trionfare suo figlio Damon, diventato campione del mondo nel 1996 con la Williams. Chi invece è riuscito lì dove il padre non era riuscito è stato Jacques Villeneuve, figlio dell’indimenticato Gilles Villeneuve, tra i piloti piĂ¹ amati dai tifosi della Ferrari e da Enzo Ferrari stesso, vincendo il titolo del 1997 (con la Williams). Il suo successo arrivĂ² quindici anni dopo la morte del padre, avvenuta in occasione del Gran Premio del Belgio del 1982 con un incidente terribile che lo sbalzĂ² fuori dall’abitacolo della monoposto.
Tra gli altri figli d’arte in Formula 1 troviamo poi Nelson Piquet e Nelson Piquet Jr. Il primo è stato tre volte campione del mondo. Una vera e propria leggenda del Circus il cui figlio, perĂ², non ha avuto la stessa fortuna. Arrivato con grandi aspettative, l’esperienza nella massima serie di Nelsinho è stata deludente e, dopo due stagioni ed un solo podio, ha dovuto salutare definitivamente la F1.
Da citare, poi, anche Mario e Michael Andretti, con il padre che vinse il titolo del 1978 e il figlio che ha disputato una sola stagione in Formula 1 al volante della McLaren. Per ulteriori aggiornamenti e novitĂ continuate a sintonizzarvi su tuttotek.it.
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