Non sempre il dialogo tra medium scritto e medium cinematografico ha un esito positivo. Vediamo insieme una Top 5 di scrittori che per le più svariate ragioni, sono rimasti delusi di serie TV o film basati sulle loro opere
Il cinema ha da sempre visto film basati su romanzi o in generale di opere letterarie. Basti pensare ai film basati su Dracula di Bram Stocker, come lo storico adattamento del 1931 con Bela Rugosi, o L’ultimo uomo della Terra, primo adattamento (italiano) del romanzo di fantascienza Io sono Leggenda. Alle volte questi sono stati dei felici adattamenti e gli autori hanno risposto in maniera entusiasta. Un esempio è George R.R. Martin, autore del ciclo di romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco, meglio conosciuto come Il trono di spade. L’autore ha sempre espresso simpatia nei confronti della serie TV tratta dai suoi romanzi, al punto da essere anche ingaggiato per supervisionare al sceneggiatura della stessa.
Non sempre va a finire bene però
Tuttavia qui vediamo 5 autori che hanno invece disprezzato i film basati sui loro romanzi o racconti. Iniziamo subito con uno dei nomi più importanti della letteratura mondiale contemporanea.
Alan Moore
Iniziamo con il re dei comics: Alan Moore. Per ragioni di carattere ideologico (lo scrittore è molto critico nei confronti dei media in generale) e narrativo, ha da sempre manifestato avversione nei confronti di Watchmen di Zack Snyder, adattamento dell’omonimo romanzo a fumetti. Il suo dissenso era tale al punto che Alan Moore ha dichiarato che non avrebbe mai guardato il film.
Vicende simili accaddero anche con La leggenda degli uomini straordinari e V per Vendetta. In particolare quest’ultimo vide Moore scagliarsi contro la produzione, poiché uno sceneggiatore avrebbe dichiarato che l’autore sarebbe stato d’accordo nell’ambientare la vicenda in un Inghilterra distopica anziché quella reale.
Piccola nota personale: a livello cinematografico, se Watchcmen e La leggenda degli uomini degli uomini straordinari hanno qualcosa da dire, V per Vendetta può solo indicarvi la strada più veloce per il “V”C.
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Ken Kesey
Ci sono delle volte in cui, per quanto un qualcosa sia bello, al suo creatore risulterà sempre brutto, o comunque sarà tormentato dal classico “si poteva fare di più”. Parliamo di Ken Kesey, l’autore di Qualcuno volò sul nido del cuculo, cult sia letterario che cinematografico. Eppure, quest’ultima versione ha sempre lasciato insoddisfatto Kesey, pur considerando che lui stesso collaborò nella stesura della sceneggiatura. Le due ragioni principali per le quali lo scrittore rimase insoddisfatto furono la scelta dell’autore protagonista, e del mancato inserimento di Chief Bromden come narratore della storia.
- Attori: Jack Nicholson, Louise Fletcher, Will Sampson, Brad Dourif, Christopher Lloyd, William Redfield, Sydney Lassick, Danny DeVito, Delos V. Smith Jr, Vinc
Winston Groom
Con Winston Groom non gireremo intorno alla questione: il suo dissenso è dovuto alla mancanza di un compenso. Il creatore di Forrest Gump avrebbe dovuto ricevere una percentuale derivante dai guadagni del famoso film con Tom Hanks, eppure la Paramount ha voluto indurlo a credere che il film avesse fallito in termini di guadagni, cosa ovviamente non vera e si andò in tribunale: lo scrittore vinse, seppure una cifra tuttora a noi sconosciuta.
Richard Matheson
Vi parliamo qui dell’autore del romanzo citato nell’introduzione di questo articolo, Io sono leggenda (anche conosciuto come I vampiri). I tre film basati sul romanzo lasciarono sempre insoddisfatto lo scrittore Richard Matheson. Sia L’ultimo uomo della Terra che Occhi bianchi sul pianeta Terra che Io sono Leggenda non sono stati abbastanza per l’autore. Figurarsi che lo scrittore chiese di non essere citato nei crediti del primo adattamento, poiché la conclusione del film non rispecchiava quella del romanzo. Ad oggi, l’adattamento preferito Matheson è il terzo, Io sono leggenda con Will Smith. Tuttavia, se foste curiosi di vedere un film di fantascienza italiano ambientato nel quartiere romano EUR anni ’60, qui trovate il link per vedere L’ultimo uomo sulla Terra integrale su YouTube.
- Warner Bros
Stephen King
Chiudiamo in bellezza con uno degli scrittori più importanti del mondo horror, fantascientifico e pop in generale: Stephen King. Nel corso dei decenni, dal 1984 in poi, sono stati girate decine e decine di pellicole basate sui suoi romanzi e i suoi racconti: IT, Il miglio verde, La zona morta, La torre nera, e così via. Ci sono stati due situazioni particolari che ha visto il regista lamentarsi degli adattamenti cinematografici, in uno dei quali è persino ricorso alla legge per “manifestare il suo dissenso”.
Dei due, il caso più celebre è quello di Shining: il film di Stanley Kubrick con Jack Nicholson non è mai stato ben digerito da King, che si è ritrovato ad esprimere sempre (al contrario della critica), un giudizio negativo sulla pellicola.
Il secondo caso, ben più emblematico del precedente riguarda Il tagliaerbe, con Jeff Fahey e Pierce Brosnan. Questo film, in teoria basato su di un racconto di King, sconvolge totalmente la trama originale proponendone una propria e che l’autore non ha ovviamente gradito, anzi di più. Il caro Stephen fece causa a New Line Cinema per aver utilizzato in maniera impropria il proprio nome, che fu infine rimosso poiché allo studio era stato intimato di pagare una penale per ogni giorno di utilizzo del “marchio” Stephen King all’interno di trailer e altri prodotti promozionali legati al film.
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Voi siete d’accordo con il parere degli autori citati in questa Top 5? Fatecelo sapere nei commenti.
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