Il Salone del Libro è vicino alla scelta di un nuovo direttore per il biennio 2024-2016. Tra i cinquanta candidati ci sono nomi gettonati, ma la scelta potrebbe non arrivare entro la fine dell’anno
Il Salone del Libro cerca un nuovo direttore per il biennio 2024-2026; il vincitore o la vincitrice andrà a sostituire l’attuale direttore Nicola Lagioia, dopo un periodo di affiancamento. Si auspica di trovare un nome, tra le cinquanta candidature arrivate, entro la fine dell’anno, ma le tempistiche non sono sicure e la decisione potrebbe richiedere più tempo. La scelta del direttore arriverà dal comitato di indirizzo, composto dall’associazione Torino Città del Libro, dal Circolo dei Lettori, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Torino. L’assessora comunale alla cultura, Rosanna Purchia, ha affermato la volontà del comitato di arrivare a una decisione condivisa e dialogata, affermando che l’obiettivo di tutti è
Arrivare a una scelta condivisa. Compito di chi deve decidere è trovare il meglio per i nostri gioielli.
Salone del Libro: i nomi in lizza
Come già affermato, ci sono circa cinquanta nomi di possibili candidati alla nuova carica direttiva, ma tra alcuni di questi ci sono dei soggetti in lizza che sembrano essere particolarmente favoriti. Molti puntano sullo scrittore Paolo Giordano, ma anche sulla scrittrice e conduttrice radiofonica Loredana Lipperini; anche Giuseppe Culicchia, scrittore e consulente del Salone del Libro, potrebbe essere una candidatura favorita data l’esperienza nell’evento. Altro nome di spicco è quello di Elena Loewenthal, scrittrice e docente del corso di cultura ebraica presso lo IUSS di Pavia. Altri nomi gettonati sono Bruno Ventavoli della Stampa, Oliviero Ponte Di Pino, per dieci anni direttore editoriale Garzanti e da altrettanti coinvolto nella gestione di Bookcity Milano, e Gianni Oliva, ex assessore regionale alla Cultura.
La nomina del nuovo direttore potrebbe quindi arrivare da un momento all’altro, noi nel frattempo consigliamo di ingannare l’attesa con un buon libro o un fumetto, come Akane-banashi.
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