La recensione di Worm, un romanzo autopubblicato in formato web serial da John C. “Wildbow” McCrae e tra le serie di maggior successo in assoluto.
TITOLO: Worm. AUTORE: John C. McCrae. GENERE: Fantascienza, supereroi. CASA EDITRICE: Autopubblicato su WordPress. ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2011-2013.
Taylor è una quindicenne sfortunata: sua madre è morta in un incidente pochi anni prima, e il lavoro del padre è appeso a un filo nella degradata Brockton Bay, USA. La giovane è inoltre vittima di bullismo a scuola per mano del gruppo delle popolari della classe, a cui si è unita la sua ex-migliore amica. Ma Taylor guarda con speranza al futuro: dopo un evento particolarmente traumatico, è diventata una paraumana, ovvero una persona dotata di un superpotere. Con la sua nuova abilità, può controllare finemente ogni genere di insetto nel raggio di diversi isolati, e percepire attraverso i loro sensi. Un gruppo di vedove nere sta tessendo il suo costume in cantina, e Taylor desidera diventare un eroina, migliorando le condizioni della propria città. Ma l’impatto con la realtà dopo la sua prima uscita in costume si rivelerà durissimo e disincantante.
Worm di John C. McCrae – conosciuto online con il nickname di Wildbow – è un romanzo atipico, sotto tanti punti di vista. La storia parla di supereroi, ma il concetto e la dinamica di questi rientrano più nell’hard sci-fi di qualunque altra opera del genere; i protagonisti hanno età da drama, ma i contenuti estremi dell’opera tradiscono questa definizione. L’autore ha scelto la strada dell’autopubblicazione in web serial, rilasciando un capitolo ogni settimana per quasi tre anni su Parahumans, la comunità online che ha anche premiato l’opera, definendola uno dei più grandi successi del formato.
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Paraumani molto umani | Recensione Worm
Nella dimensione parallela di “Terra Bet”, i poteri nascono da situazioni ad alto stress e dolore per il portatore, i cosiddetti eventi trigger. Incidenti, fallimenti, paranoie. Il risultato è che i paraumani, non importa se “eroi” o “villain”, sono sempre esseri umani danneggiati, con un potere più grande di ciò che una persona potrebbe gestire, e stanno portando la società al collasso.
A causa della sua storia, Taylor non riesce a fidarsi degli altri e finirà per prendere una strada lontana dall’eroismo istituzionale, circondata da persone spezzate quanto lei. Infatti, dopo aver sconfitto il villain Lung, noto per trasformarsi in un drago, Taylor viene approcciata dalla gang degli Undersiders. Si tratta di un piccolo gruppo di giovani villain dediti a rapine e altri lavori non eccessivamente violenti, ma finanziata da un misterioso benefattore. Taylor decide di infiltrarsi nel gruppo nel tentativo di scoprire la mano che lo muove e consegnarlo all’autorità. Tuttavia, scoprirà affinità forti con gli Undersiders, e svilupperà con loro un legame, scegliendo il nome da villain Skitter.
Dietro la maschera del leader sul campo, Grue, si nasconde il giovane adulto Brian, con una storia familiare difficile alle spalle. La stratega Tattletale è Lisa, una ragazza poco più grande di Taylor che con il suo potere di intuizione percepisce il di lei disagio e cerca di essere la sua prima vera amica, nonostante la personalità abrasiva che spesso indispettisce il prossimo. Perfino dietro l’aggressivià ferale di Rachel, ragazza senza casa, Taylor vede una persona che merita di essere compresa. Il suo potere le permette di comprendere i cani, ai quali è legatissima, e trasformarli in mostri, ma l’ha lasciata incapace di capire gli esseri umani. Sono tutte persone la cui vita era difficile ancor prima dell’evento trigger, e che in seguito ad esso non si sono sollevate, ma sono ulteriormente sprofondate, dovendo gestire un potere che le costringe a un’esistenza conflittuale. Parallelamente, gli eroi che interagiscono con Taylor appaiono arroganti e incapaci di dialogo; il membro del Protettorato, Armsmaster, si rifiuta di fidarsi della protagonista nonostante le ripetute richieste di aiuto, spingendola ad allontanarsi dall’eroismo organizzato e governativo. Gli eroi adolescenti, definiti Ward, si abbandonano invece all’irruenza e come primo pensiero hanno l’apparire. Eppure, anche per essi le circostanze che li hanno portati ad essere paraumani sono le medesime, e infatti la realtà è più complessa dell’apparenza.
Il tema esistenziale dell’opera | Recensione Worm
Worm è un’opera monumentale, le cui dimensioni rivaleggiano con saghe come A Song of Ice and Fire o Il Signore degli Anelli. Alcuni concetti fondamentali vengono introdotti tardi, e il processo di comprensione per il lettore potrebbe essere considerato lungo e travagliato come quello dei personaggi. Cercare di capire l’origine dei poteri dei paraumani è ovviamente una priorità su Terra Bet. Data la natura degli eventi trigger, a livello metaforico è presto chiaro che i poteri rappresentano e amplificano i disturbi e le patologie dei portatori. Nell’opera appaiono letteralmente centinaia di paraumani, ciascuno con una situazione unica; Worm in tal senso è un capolavoro di inclusione ed consapevolezza per il tema della salute mentale, in cui gli afflitti vengono sempre ritratti con onestà e mai giudicati. Questo panorama, metafora della nostra realtà, ci porta a chiederci: perchè tutta questa sofferenza per noi esseri umani?
Worm qui apre al tema dell’orrore cosmico, non dando risposte a tale domanda o dandone di terribili. I paraumani sembrano spinti e destinati al conflitto, incapaci di sottrarsi all’uso del proprio potere e, a volte, vittime di esso fino a perdere il controllo. Non tutti i villain sono lenienti come gli Undersiders: alcuni di essi hanno completamente abbandonato la propria umanità, in senso figurato e letterale. Gli altri devono lottare quotidianamente contro tale spirale, ma le speranze di risalirla sembrano nulle: si può solo rallentarla.
Anche Taylor non è esente da tale forza. Il suo desiderio di fare del bene, unito alla sua incapacità di fidarsi del prossimo e all’ossessione per il controllo, la condurranno su una strada lastricata di buone intenzioni, ma lungo la quale sacrificherà la sua persona. Il significato del romanzo pare proprio questo: l’eroismo non porta alla grandezza, ma all’annientamento; viviamo un’esistenza nichilista, con ben pochi, e brevi, spiragli di speranza.
credits to Sandara
La web serie e l’evoluzione dell’editoria | Recensione Worm
Le web series sono un formato popolare di scrittura autopubblicata, nata in parallelo alla rete e ai primi forum. L’autore, invece di proporre il prodotto finito, pubblica un capitolo per volta, diluendo il lavoro e creando un pubblico affezionato attorno all’opera. Non è un concetto nuovo in campo editoriale, e in particolare per la fantascienza: già Asimov e altri grandi autori pubblicavano le loro storie su riviste periodiche a tema. Il formato è simile ad altri media popolari attuali, ovvero la serie televisiva, e anche il fumetto.
Pubblicare in questo modo permette di conoscere la risposta del pubblico, e aggiustare il tiro di conseguenza. La serie talvolta diventa quasi interattiva, con i personaggi che prendono in considerazione idee e teorie esposte nei commenti, per chiarirle o smontarle. Wildbow ha fatto dei cambiamenti anche radicali nel corso dell’opera, in cui inizialmente Taylor doveva partecipare solo alla primissima parte di essa, ma è finita per essere l’amata protagonista di tutto il romanzo. Nel caso di un’opera autopubblicata, il maggior problema è rappresentato dall’editing. La comunità di Wildbow diventa anche editor, segnalando i refusi trovati nel capitolo in uno sforzo collaborativo.
Infine, Wildbow, che pubblica gratuitamente ma si sostiene con le donazioni, spesso, specialmente dopo che l’opera aveva guadagnato trazione, ha pubblicato capitoli “bonus“. Si tratta di spin-off della storia principale con punti di vista di persone diverse in tempi diversi, che approfondiscono l’ampissimo cast e il complicato mondo del romanzo, sbloccati grazie alle donazioni.
Appare evidente come questi dettagli possano portare a una concezione diversa di come si scrive un romanzo, nello stesso modo in cui la serializzazione televisiva sta cambiando il cinema. Il sistema ha dei palesi pro e contro, ma, in un’epoca in cui l’editoria spesso soffoca e appiattisce la letteratura invece di promuoverla, potrebbe rappresentare una boccata d’aria fresca.
Una lettura non per tutti
Recensire di Worm significa dare un consiglio di lettura a cui è difficile dare seguito, per tantissimi motivi. Inanzitutto, il media dell’opera, che abbiamo appena discusso, e il fatto che sia esclusivamente in lingua inglese, per molti è una barriera insormontabile ancora prima della linea di partenza. C’è poi il problema del contenuto: romanzo è cruento, nichilista e tetro; tocca ogni genere di tema controverso, e più che “tocchi” li dovremmo considerare rovinosi sfondamenti all’interno di essi. Le boccate d’aria nel corso di quest’immersione nell’oscurità sono rare. E, se un romanzo può essere grafico, Worm lo è, con l’eccellente capacità descrittiva dei combattimenti di Wildbow, ai quali seguono conseguenze reali. Infine, l’ultima montagna da scalare è quella fisica del romanzo, che se pubblicato, raggiungerebbe un’altezza… discreta. Come se non fosse sufficiente, Wildbow ha scritto Ward, il sequel terminato da poco, che è lungo quasi quanto Worm. Nonostante Worm sia una storia completa, Ward risulta praticamente essenziale per comprendere alcuni elementi del suo universo che vengono lasciati vaghi dal predecessore.
Detto questo, c’è una ragione se Worm è così popolare, e diverse compagnie hanno approcciato Wildbow per proporne l’adattamento, a dispetto di tali ostacoli. Chiunque darà una chance all’opera di McCrae scoprirà una storia potentissima, unica nel suo genere. Una miscela improbabile di titoli popolari come My Hero Academia e The Boys, ma scritta prima di essi (o che essi salissero alla ribalta). Una sovversione del supereroismo che segue da vicino le impronte di Watchmen, più di tanti successori. Wildbow è maestro dello show, don’t tell, e crea un mondo ampio e organico, nella quale tantissimi elementi rimangono un mistero anche dopo la fine. Moltissimi hanno apprezzato la gestione dei poteri: consistenti tra loro e di per sè spesso poco impattanti e pieni di limitazioni, sta ai personaggi usarli in maniera efficace e creativa.
Si tratta di un diamante grezzo, che i suoi fan non possono far altro sperare che un giorno, trovando la quadra per una trasposizione efficace, venga portato alla luce. Per farlo, continuare a promuoverne la diffusione è l’unico metodo possibile.
Do morals matter, if our alternative is a grim and hopeless end?
Punti a favore
- Protagonista femminile fuori dagli stereotipi
- Un nuovo mondo con centinaia di personaggi
- Temi sociali e psicologici approfonditi ed attuali
Punti a sfavore
- Lunghezza a tratti eccessiva
- Niente libro, niente ebook, niente traduzione
- Editing a tratti grezzo
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