Moriking è il nuovo titolo di Tomohiro Hasegawa, già pubblicato su Weekly Shonen Jump con alcune opere brevi. Gag manga dalla formula collaudata, classica, forse troppo
Nella scorsa settimana, vi abbiamo riportato l’annuncio di Shueisha riguardante i tre nuovi manga in arrivo questa primavera su Shonen Jump. Si parte questa settimana con Moriking, di Tomohiro Hasegawa, l’autore che ha più esperienza tra i nuovi ingressi nella rivista. Hasegawa infatti ha creato Koi no Cupid Yakenohara Jin, e Spring Weapon No.1, entrambi manga pubblicati sempre su Shonen Jump, ma la cui serializzazione è stata portata a termine dopo poco più di un anno. Inoltre, autore ed editori hanno già avuto modo di saggiare la reazione del pubblico a Moriking, proponendolo come one-shot la scorsa estate.
Con queste premesse, Moriking dovrebbe partire da una posizione di vantaggio rispetto alle opere dei colleghi in uscita. Il titolo è un gag manga, genere che di solito non ha grandi pretese, e che tende ad essere longevo, sebbene in posizioni intermedie in termini di gradimento, su Shonen Jump. Il primo capitolo è uscito, come previsto, ieri su MangaPlus, pronto per essere recuperato. Qual è il primo impatto di Moriking sul lettore, e quali le sue prospettive? Proviamo a raccontarvelo, tenendo presente, come sempre, che si tratta di una prima impressione, inevitabilmente parziale.
Moriking, ovvero l’apice dell’evoluzione
Le premesse di Moriking, per quanto sulla carta siano particolari, risultano molto semplici, e in modo semplice vengono esposte. I protagonisti sono fratello e sorella: il primo, Shota, è un bambino dal cuore puro, affezionato al proprio animale domestico; la sorella maggiore Shoko, invece, è già nell’età in cui la pressione per trovare un ragazzo si fa sentire. Entrambi quindi trovano una possibile risposta ai propri desideri quando dalla pupa di scarabeo rinoceronte di Shota emerge non un insetto, ma un ragazzo dall’aria affascinante. Si tratta di Moriking, il re di tutti gli insetti, che nasce ogni cento milioni di anni e ora è in missione per conoscere il mondo, prima di sedere ufficialmente sul trono.
Moriking è in tutti i sensi un essere all’apice dell’evoluzione, cosa che gli permette non solo di presentarsi come un umano nonostante sia nato insetto, ma che gli conferisce fascino e saggezza. Lo dimostra fin da subito, con i modi affabili, e riconoscendo l’affetto che Shota prova per lui, e il debito che ha nei suoi confronti per averlo cresciuto. Shota è giustamente entusiasta del proprio “animaletto”, e perfino Shoko fatica a resistere al carisma del belloccio Moriking.
L’umorismo del sovrano perfetto
Semplificando molto, potremmo dire che per scrivere un gag manga si possono scegliere due tipi di protagonista. C’è il buffone che fallisce spesso, oppure, al contrario, un protagonista infallibile, che stupisce di continuo con le soluzioni che trova ai problemi che ha davanti. Moriking ricade in questa seconda categoria. C’è poi un ulteriore distinzione possibile: piuttosto che a Mash di Mashle, altro gag manga pubblicato in questo momento su Jump, Moriking sembra assomigliare di più a Sakamoto di Sakamoto desu ga. La differenza sostanziale è nel carisma percepito del protagonista, e di come sceglie di risolvere i problemi.
Moriking vuole far divertire mostrando con quanta nonchalance il protagonista affronti la vita, tra lo stupore di chi gli sta intorno. Si tratta per l’appunto di un clichè molto usato nei gag manga, ma per ora Moriking non mostra nessuna variazione particolare da esso. Il biglietto da visita dell’opera di Hasegawa risulta molto standard, e anche con le gag non si eccede a livello di assurdità. Nonostante l’ampio spazio dedicato all’opera, di più di quaranta pagine, vengono introdotti pochissimi elementi che possano delineare eventuali obbiettivi e conflitti. Positivo invece l’impatto dei disegni, sopra la media per un gag manga, e che aiutano a definire un protagonista che deve essere affascinante anche fisicamente.
Il paragone con il già citato Mashle è inevitabile, in quanto a sua volta gag manga di Jump, serializzato di recente. Nonstante lo stile minimale e gli stereotipi per nulla celati, l’opera di Hajime Komoto nel complesso appare più dinamica di Moriking. Senza dubbio c’è una differenza di target, con Moriking che sembra voler incontrare i gusti del pubblico femminile; tuttavia, quella di Moriking risulta essere una partenza poco esplosiva, in cui forse si sorride, ma non si ride. Inizio poco incoraggiante, a cui si dovrà rimediare nei prossimi capitoli.
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