Luis Sepúlveda si è spento oggi ad Oviedo, dove era ricoverato. Lo scrittore aveva 70 anni e aveva contratto il Coronavirus
Il mondo della letteratura dell’America Latina oggi piange Luis Sepúlveda; lo scrittore cileno naturalizzato francese, che aveva contratto il Coronavirus ed era ricoverato dalla fine del mese di febbraio proprio a causa di complicanze dovute alla malattia, si è spento a Oviedo (Spagna) all’età di 70 anni. Tornato da un festival in Portogallo, lo scrittore aveva contattato un medico il 27 febbraio, il quale aveva disposto il ricovero d’urgenza vista la presenza di sintomi di polmonite; il tampone ha poi confermato la triste verità: Luis Sepúlveda aveva contratto il Coronavirus e le sue condizioni non erano di certo buone. Anche sua moglie, la poetessa Carmen Yáñez, era risultata positiva al virus, ma è riuscita a guarire.
Luis Sepúlveda: Scrittore e ultimo guerriero
Luis Sepúlveda è sicuramente famoso per la sua prolifica produzione letteraria, tra cui ricordiamo il famosissimo racconto Storia di una gabbianella e del gatto le che insegnò a volare, diventato un film di animazione di grande successo. Ma non tutti sanno che lo scrittore cileno naturalizzato francese è stato anche un attivista politico. Per il suo impegno in questo campo, dopo il colpo di stato e l’ascesa di Pinochet in Cile, Sepúlveda venne arrestato e torturato per sette mesi. Rilasciato e successivamente reincarcerato, nel 1977 lasciò il Cile e vagò per molti Stati dell’America latina, fino ad arrivare in Europa e stabilirsi definitivamente nelle Asturie, in Spagna.
Oggi il mondo non perde solo un grande scrittore, ma anche un guerriero. Le opere di Luis Sepúlveda ci hanno accompagnato fin da bambini, e proprio come la gabbianella della sua storia ci auguriamo che abbia preso il volo e sia in un posto migliore.
Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso.
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