La novità di questa settimana di Shonen Jump è Fabricant 100, un manga descritto come “una favola oscura” incentrato sui combattimenti e l’eugenetica
In un villaggio remoto, viveva un dottore fissato con l’idea dell’essere umano perfetto. Egli creava umani sperimentali, ma nessuno raggiungeva la perfezione, perciò le creazioni continuavano a crescere. Finchè, alla centesima creazione, il dottore morì.
Con questo prologo si apre Fabricant 100, l’ultima novità della stagione di Weekly Shonen Jump. Si tratta dell’opera di esordio di Daisuke Enoshima, nuovo autore che ha iniziato come assistente per il titolo più recente di Yusei Matsui, The Elusive Samurai. Come sempre, la rivista si può leggere gratuitamente su MangaPlus.
Il protagonista è Ashibi Yao, il più giovane membro della famiglia Yao, famosa per avere un’ottima genetica che li porta a vivere senza sintomi della vecchiaia fino a oltre cent’anni. La famiglia tuttavia viene sterminata dai Fabricants, le creazioni del dottore, ora libere per il mondo e in cerca ossessiva di nuovi geni e parti del corpo da integrare per raggiungere la perfezione.
Ad accompagnare Yao, una misteriosa donna che non è altro che il più recente Fabricant, con la quale il ragazzino ha fatto un patto: concederà a lei il suo sangue puro se la aiuterà ad eliminare tutti gli altri Fabricant.
Pro e contro di Fabricant 100
Le premesse dell’opera sembrano cristalline da questo primo capitolo: il protagonista dalla storia tragica stringe un patto con una forza oscura, la quale a sua volta ha una relazione conflittuale con la sua stessa genia. Tale premessa è introdotta in modo chiaro e i toni dell’opera, nonostante i temi, non sono eccessivamente spigolosi.
C’è anche dell’umorismo nel rapporto tra Yao e la Fabricant, anch’esso sottotono, facendo risultare il manga come neutro nel complesso. Questo potrebbe essere positivo così come negativo: in questo primo capitolo, i toni non sono d’impatto e quindi l’opera non si fa ricordare per essi.
Non aiuta il disegno di Enoshima, sufficiente ma poco incisivo, con la maggior parte degli sfondi lasciati in un neutro bianco. Il character design è assolutamente dimenticabile.
I temi dell’eugenetica, della creazione della vita e di cosa renda un essere umano perfetto sono interessanti e sempre di grande potenziale. Riuscirà Fabricant 100 a sfruttarli? Nel complesso, un esordio ambiguo ma meritevole di attenzione per questo nuovo titolo.
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