La casa editrice Young Animal ha pubblicato l’ultimo capitolo di Berserk, il numero 364, usando alcuni disegni lasciati da Kentaro Miura. Termina così uno dei più grandi manga mai scritti
Poco più di tre mesi sono passati dall’annuncio sconvolgente della morte del sensei Kentaro Miura, l’autore di Berserk e di tante altre opere raffinatissime. Probabilmente, non sarà mai sufficiente il tempo per poter accettare una simile perdita per il mondo dei manga.
Parte del dolore dei fan del maestro deriva dal non poter conoscere la conclusione della sua opera magna. Pochi giorni fa, partendo dal lavoro incompiuto lasciato da Miura, gli editori di Young Animal hanno prodotto un nuovo capitolo per la saga, che sarà quello finale, il 364.
Il capitolo è stato pubblicato in Giappone, ma è già disponibile ufficiosamente nei siti di scanlation.
Ora, il futuro di Berserk rimane incerto, ma è molto probabile che questa sia davvero la fine. La casa editrice ha lasciato un messaggio alla fine del capitolo, che vi alleghiamo.
La fine di Berserk
Il capitolo 364 riprende la storia di Gatsu e compagnia da dove l’avevamo lasciata, nell’Isola delle fate, poco dopo l’arrivo del Moonchild. Vediamo quindi Gatsu e Casca interagire con il bambino nel corso dei giorni, che scorrono più lenti sull’isola, in una serie di scene commoventi.
Quando il Moonchild deve infine svanire, si rivela essere nient’altro che Griffith, che, in una tavola finale piena di pathos, piange il tempo passato, che è destinato a dissolversi come una rugiada al mattino.
Il capitolo è stato creato mettendo insieme il lavoro incompiuto di Miura, pensato con tutta probabilità per più capitoli. Al fine di costruirlo, sono state anche riciclate vecchie tavole, qualcosa che il sensei non aveva mai fatto.Â
Pur non trattandosi di un vero finale, il risultato è un omaggio al maestro e all’opera pieno di rispetto e affetto. I fan possono cercare chiusura nella lacrima versata da Griffith, e nella serenità ritrovata di Gatsu e Casca, in un luogo sicuro. Questo è quello che abbiamo, e, dopo averlo letto, possiamo dare il saluto finale al sensei Kentaro Miura.
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