Kentarō Yabuki (To Love-Ru) ritorna tra le pagine di Weekly Shonen Jump con Ayakashi Triangle. Si parla ancora di yokai, ninja ed esorcismi, ma l’esperienza del sensei rende intrigante l’opera
Quello di Weekly Shonen Jump di questa settimana è un numerone: troviamo infatti il capitolo conclusivo di The Promised Neverland, e al contempo Undead Unluck si conferma come il titolo di maggior potenziale per diventare il nuovo trascinatore della rivista. Ma la nostra attenzione oggi è dedicata alla nuova proposta del veterano Kentaro Yabuki.
Yabuki è un artista affermato, che ha già pubblicato su Jump due grandi successi nel 2000, Black Cat e il noto To Love-Ru. Il disegno è il suo forte, e d’altro canto ha imparato da uno dei migliori: Takeshi Obata. Dopo aver terminato l’adattamento manga di Darling in the Franxx, Yabuki aveva dichiarato di star lavorando ad un nuovo progetto.
Oggi abbiamo finalmente tra le mani, in digitale su MangaPlus, l’incipit della nuova fatica di Yabuki. Ayakashi Triangle si presenta come uno shonen molto classico, proponendo la consueta miscela di yokai ed esorcisti, questi ultimi mescolati ad un altro clichè, i ninja. Se questa premessa non sembra entusiasmante, nel concreto l’estrema cura del sensei si percepisce ad ogni pagina, e il risultato è più che gradevole.
Uno sguardo alla trama di Ayakashi Triangle
Come già detto, Ayakashi Triangle ha un setting classico e non lo nasconde. Gli yokai, qui definiti Ayakashi, vivono tra noi, ma solo pochi umani possono vederli. La vicenda è incentrata su due di questi umani speciali, uomo e donna: Matsuri e Suzu. Amici d’infanzia, i due erano soliti avere un rapporto pacifico con gli Ayakashi.
Tutto cambia quando Matsuri decide di seguire le orme della propria famiglia e diventare un ninja-esorcista. Da quel momento, il ragazzino diventa aggressivo verso gli Ayakashi, e cerca di allontanarli anche da Suzu. Si viene a scoprire che Suzu è una medium, una preda carica di energia vitale ghiotta per Ayakashi più aggressivi, e Matsuri cerca di proteggerla.
A completare il “triangolo” è Shiragane, un Ayakashi dall’aspetto di gatto, che si rivela però essere il re degli spiriti, intenzionato a divorare Suzu, nonostante lei avesse cercato di proteggerlo.
Il tocco dell’artista che fa la differenza
Ayakashi Triangle porta l’inconfondibile firma dell’autore in ogni tavola. Sì, abbiamo visto gli Yokai molto spesso tra le pagine di Jump, specialmente quest’anno, per esempio con Bone Collection, Yugen All-Ghouls Homeroom, o Jujutsu Kaisen. Ma Yabuki prende gli yokai nella loro forma storica e li presenta con uno stile kawaii, che sicuramente catturerà l’attenzione, alternato a quello classico-feudale, meraviglioso.
La trama non è originale, ma scorre fluida e chiara. La comicità e l’ecchi sono perfettamente dosati. Il risultato è un manga che si legge con molto piacere e senza alcuna fatica. Per arrivare al twist che sancisce l’inizio della vera storia di questo bizzarro triangolo, bisogna aspettare le ultime pagine: a quel punto è chiaro quale sia l’intento di Yabuki, quali tasti voglia premere per attirare l’attenzione dei lettori. E ci riesce.
Con Ayakashi Triangle, Yabuki sembra voler mettere in gioco il proprio credito come autore in un all-in, per supportare un’opera che per ora poco ci rivela della sua macrotrama. Il risultato di questa scommessa, lo potremo conoscere solo continuando a leggere; e questa è già una vittoria per il sensei.
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