Il Wi-Fi 6E è ufficialmente realtà grazie all’approvazione della FCC. Adesso il nuovo standard di rete è pronto a rivoluzionare lo spettro Wi-Fi
Successivamente alle prime conferme giunte all’inizio di questo mese, la FCC (Federal Communications Commission) ha definitivamente approvato oggi, 23 aprile 2020, le regole riguardanti il nuovo standard Wi-Fi 6E. Si tratta di un annuncio di notevole importanza perché liberalizza e ufficializza la frequenza a 6 GHz che dovrebbe andare ad aggiungersi e potenziare le attuali frequenze 5 GHz.
Una decisione voluta da aziende come Apple
Stando a quanto riportato da The Verge, il Wi-Fi 6E dovrebbe operare tra i 5.925 e i 7.125 Hz e stiamo parlando di uno standard che dovrebbe puntare sul miglioramento della latenza e delle prestazioni generali. A favore della liberalizzazione di tali frequenze si sono schierate molte aziende tra cui la stessa Apple che ha sempre ritenuto la frequenza a 6 GHz come un’ottima possibilità per dare importanti benefici a milioni di utenti privati e non solo.Â
Questa decisione è importante anche perché attualmente, prima di essa, la frequenza a 6 GHz veniva concessa unicamente in licenza negli Stati Uniti. Ora invece il Wi-Fi 6E diventerà effettivamente operativo entro la fine di quest’anno. Lo stesso Kevin Robinson di Wi-Fi Alliance ha affermato:
“Questa è la decisione più monumentale di sempre per lo spettro Wi-Fi”.
Wi-Fi 6E: caratteristiche principali
In termini pratici, per ognuno di noi i benefici saranno praticamente quadruplicati rispetto all’attuale frequenza operativa. Stiamo parlando, infatti, di uno spettro che porterà una maggiore larghezza di banda e un numero minore di interferenze. Il Wi-Fi 6E quindi dovrebbe risolvere drasticamente i problemi di congestione delle linee e dello spettro che spesso vanno a rovinare le prestazioni di una rete, soprattutto quando ci sono troppi dispositivi che utilizzano le stesse frequenze nella medesima area. In parole povere questo nuovo standard Wi-Fi consentirà di sfruttare fino a sette flussi wireless differenti senza che essi interferiscano tra di loro, fornendo quindi all’utente le massime prestazioni possibili. Da ora in poi sarà possibile leggere nelle confezioni di vendita di tutti i dispositivi Wi-Fi le reti 2,4 GHz, 5 GHz e anche 6 GHz.
La situazione potrebbe non essere favorevole per tutti
Alcuni esperti del settore, però, hanno voluto avvisare che non è altrettanto corretto volare troppo in alto perché la situazione mondiale potrebbe non essere uguale per tutti. A dirlo è stato Eric McLaughlin, VP Client Computing Group e General Manager di Intel Wireless Solutions Group, il quale ha dichiarato:
“Sono molto contento del fatto che la FCC abbia riconosciuto la necessità di canali contigui. Tuttavia, non tutti i WiFi 6E saranno uguali nel mondo; La Cina e l’Europa non stanno assegnando la stessa ampiezza dello spettro alla banda 6GHz”.
Il grosso è stato fatto, quindi non resta che osservare i reali vantaggi di questo nuovo standard Wi-Fi e soprattutto quali saranno i primi dispositivi a supportare il Wi-Fi 6E per capire meglio i benefici concreti di questa nuova tecnologia. Secondo alcuni i primi dispositivi a rendere disponibile lo standard Wi-Fi 6E potrebbero essere proprio i prossimi iPhone. A febbraio, comunque, era stato anche presentato il primo dispositivo client Wi-Fi 6E al mondo, il BCM4389 di Broadcom.
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