In questo articolo andremo a scoprire la recensione del monitor Philips 272B1G. Un pannello che fa del suo focus l’ambiente e la tecnologia al servizio del pianeta
In questo dato momento storico la tecnologia corre, corre come mai ha fatto prima. Nuove schede video, la ricerca del dettaglio perfetto, il bisogno incondizionato di puntare al top. Purtroppo però molto spesso ci si dimentica che le risorse del nostro pianeta non sono infinite e spesso ci ritroviamo a comprare più di quello che davvero ci è necessario.Â
Non voglio fare discorsi da falso moralista, io che per passione e per deformazione professionale, ho fatto della tecnologia uno stile di vita. È altresì vero però che avere la possibilità di scegliere è sempre una gran bella cosa. Con il suo 272B1G, Philips ci offre questa scelta e, forse, la grande forza di questo monitor risiede proprio in questo… ma non solo!Â
Recensione Philips 272B1G: specifiche tecniche
Siamo davanti a un pannello IPS con una risoluzione massima di 1920 x 1080 pixel. Il tempo di risposta da grigio a grigio è di quattro millisecondi. Gli angoli di visualizzazione orizzontale e verticale si attestano sui 178°.
- Dimensione dello schermo:Â 27 pollici
- Tipo di pannello:Â IPS
- Risoluzione nativa:Â 1920 x 1080
- Massima luminosità tipica: 250 cd/m²
- Tempo di risposta (G2G):Â 4 ms
- Frequenza di aggiornamento: 75 Hz
- Rapporto di contrasto: 1.000: 1
- Angolo di visione: 178º orizzontale, 178º verticale
- Retroilluminazione: WLED
- Altoparlanti incorporati: 2 W x 2
- Consumo energetico: modalità ECO 10,5 W (tip.), in modalità Standard 14,7 W (tip.)
- Peso con piedistallo: 5,74 Kg
- Altro: Antiriflesso, 3H, opacità 25%, SmartImage
Recensione Philips 272B1G: estetica e costruzione
I materiali scelti per questo monitor non potevano essere che eco-green. Infatti in molti di modelli di questa linea si riesce a utilizzare fino all’85% di plastiche riciclate e gli imballi sono tutti ottenuti da carta riciclata, insomma non possiamo che fare un plauso alla scelta super green di Philips.Â
Nonostante la scelta verde, i materiali scelti sono robusti e solidi. Non si notano scricchiolii di sorta e nel complesso il monitor restituisce un feeling prestante e duraturo. La cornice del pannello è sottilissima su tre lati e ovviamente più accentuata sulla parte che punta alla base. Scelta obbligata per contenere i tasti funzione del monitor.
Il Philips 272B1G, di cui state leggendo la recensione, vanta un nero sobrio ed elegante su tutta la sua superficie. Il piedistallo non è molto ingombrante (in realtà esattamente l’opposto) ma, nonostante ciò, vanta la possibilità di ruotare di 180° e di essere regolato in altezza grazie a una comoda slitta.Â
OSD e accessori
L’OSD è gestito in maniera molto intelligente e funzionale. Infatti grazie ai 4 tasti più quello di accensione/spegnimento potremmo navigare nel menù a raggiungere comodamente ogni parametro di regolazione.Â
Per quanto riguarda le connessioni, Philips 272B1G vanta molteplici possibilità . Infatti potremmo sceglier di collegare il monitor al nostro PC attraverso un ingresso analogica di tipo VGA, un ingresso DVI-D (digitale, HDCP), una DisplayPort o ancora un ingresso HDMI di tipo 1.4. Non mancano le porte USB (USB-B x 1 (upstream), USB 3.2 x 4 (downstream con 1 ricarica rapida B.C 1.2)) e le porte di ingresso e uscita audio.
Da segnalare anche diverse funzioni molto apprezzate. Una su tutte la LowBlue Mode che permette di non affaticare gli occhi nonostante un utilizzo intenso e prolungato. Non possiamo però permetterci di non citare anche il LightSensor che ci permette di regolare la luminosità dell’immagine a seconda della luce della stanza per un’immagine perfetta con il minimo consumo di energia.Â
Per quanto riguarda gli accessori, possiamo tranquillamente affermare che come al solito Philips non ci fa mancare nulla. In un mondo dove è difficile trovare un caricabatterie all’interno dello scatolo di uno smartphone, ci fa piacere trovare un set quasi completo di cavi. All’interno della confezione infatti troviamo un cavo DisplayPort, uno HDMI e uno di tipo DVI-D, manca però il cavo USB. Oltre ovviante alla manualistica e al monitor con piedistallo e trasformatore.
Recensione Philips 272B1G: test e calibrazione
Vediamo come se l’è cavata l’Philips 272B1G nei nostri test e in fase di calibrazione.
Layout subpixel e superficie di Philips 272B1G
Il layout subpixel del monitor è la striscia standard RGB (rossa, verde e blu). Questo è il layout più comune e quello che i moderni sistemi operativi, inclusi Microsoft Windows e MacOS di Apple, utilizzano per funzionare correttamente per impostazione predefinita. Come utente di Windows non è necessario eseguire la procedura guidata ClearType, sebbene sia ancora possibile farlo in base alle preferenze. E come utente Mac, non ti devi preoccupare dei problemi di frange del testo causati dai meno comuni layout subpixel.
Su questo monitor viene utilizzata una superficie schermo anti-riflesso opaca e leggera, con una superficie liscia per mantenere l’immagine priva di grana. L’elemento a bassa foschia di questa soluzione scelta favorisce il potenziale di vibrazione di colore del monitor, mentre mantiene comunque buone caratteristiche di abbagliamento per evitare il tipo di riflessi che si vedrebbero su uno schermo lucido. Indipendentemente dalla superficie dello schermo, è importante organizzare il proprio ambiente di illuminazione ed evitare che la luce colpisca lo schermo direttamente.
Test dei preset di Philips 272B1G
Le letture sono state effettuate utilizzando un colorimetro Xrite i1 Display Pro. Il nostro sistema di test utilizzava una GPU Nvidia GeForce GTX 1080, collegata tramite DisplayPort. Windows 10 viene utilizzato su questo sistema con il monitor collegato al PC senza driver aggiuntivi o profili ICC caricati. Il monitor è stato lasciato funzionare per oltre 2 ore prima che venissero effettuate le letture.
Di seguito le impostazioni preset di default con cui sono stati eseguiti i test out of the box:
- Luminosità  = 100
- Contrasto = 50
- Gamma = 2,2
- Temp. colore = Default 6500K
- Rosso = 100
- Verde = 100
- Blu = 100
Con le impostazioni out of the box, il pannello appare molto luminoso ma ricco di colore con una forte varietà di sfumature e consistenza. L’immagine ha una leggerissima polarizzazione sul verde (vedi punto bianco) e alcune tonalità hanno una profondità extra dovuta alla non corretta gestione della gamma, ma nulla di eccessivo per l’uso generale (niente di grave e abbastanza facile da correggere con le regolazioni dei canali di colore come vedremo in seguito). Pessimo il rapporto di contrasto, molto inferiore a quello dichiarato di 1000:1.
Non perfetta, come accennato, la gestione della gamma, che non ha tracciato perfettamente come “2.2” . La modalità gamma predefinita ha infatti fornito prestazioni gamma decenti con un leggero cedimento a “2.3” per alcune tonalità intermedie. L’immagine sotto mostra il tracciamento gamma sotto le impostazioni di default.
Calibrazione di Philips 272B1G
Le nostre impostazioni di calibrazione hanno comportato riduzioni significative della luminosità e alcune regolazioni del canale del colore, al fine di bilanciare al meglio i valori e raggiungere l’obiettivo dei 6500 K in termini di temperatura del colore (senza distorsioni evidenti). Come notato in precedenza, il tracciamento gamma del monitor non è ideale (anche se abbastanza preciso per gli scopi previsti) ma la situazione migliora notevolmente dopo la calibrazione.
Sottolineiamo che la variazione tra le unità e altri inconvenienti di tipo ambientale potrebbero condizionare i risultati del nostro profilo ICC (download profilo ICC per Philips 272B1G) su un dispositivo diverso. Per raggiungere valori ideali dal punto di vista cromatico, come la precisione assoluta della gamma, l’ideale è calibrare la propria unità individuale con un colorimetro o un dispositivo simile.
Tutto ciò che non è menzionato nella nostra configurazione post calibrazione è stato lasciato sui valori default.
- Luminosità  = 40
- Contrasto = 50
- Gamma = 2,6
- Temp. colore = Default 6500K
- Rosso = 100
- Verde = 100
- Blu = 100
Dopo la calibrazione il punto di bianco risulta più preciso ma non perfetto (annullando la tendenza al verde) e la gamma regala una risposta quasi perfetta.Â
Il rapporto di contrasto medio iniziale era di 372: 1, dopo la calibrazione il rapporto di contrasto statico rimane sotto le aspettative a 531: 1.
Uniformità dell’illuminazione
Abbiamo osservato sul pannello uno sfondo nero in una stanza buia e abbiamo potuto notare un leggere fenomeno di backlight bleed, in particolare come una sorta di “spotlighting” verso gli angoli in alto e in basso a destra. Come solito per i pannelli di tipo IPS, c’è anche un “bagliore” argentato o leggermente giallo che varia a seconda dell’angolo di visione. Questo può essere visto da una normale posizione di visione in particolare verso gli angoli inferiori dello schermo. A differenza del backlight bleed, non è qualcosa che varia tra le singole unità . La foto qui sotto è stata scattata da pochi metri e perfettamente centrale in modo tale che questo ‘bagliore’ non sia stato catturato, offrendo invece un riflesso accurato di come l’uniformità della retroilluminazione, escludendo questo bagliore, apparisse per il contenuto scuro.
L’uniformità della luminanza dello schermo è variabile, ma complessivamente ragionevole. Il punto più luminoso registrato è il “quadrante 5” al centro dello schermo (155,0 cd / m²). La più grande deviazione da questo si è verificata al “quadrante 2” sopra il centro (126,2 cd / m², che è più oscurato del 19% rispetto al centro). Altrove la deviazione tra un dato quadrante e il punto più luminoso era 4-15%. È importante ricordare che l’uniformità varia a seconda delle singole unità  e puoi aspettarti una deviazione diversa oltre i punti misurati. La mappa del profilo qui sotto rappresenta graficamente questa informazione, con grigi più scuri che rappresentano una minore luminanza e quindi una maggiore deviazione dal punto centrale rispetto ai grigi più chiari.
Deviazione di colore
Sono state anche analizzate le deviazioni nella temperatura del colore (punto bianco), con le misurazioni effettuate utilizzando gli stessi 9 quadranti. Le deviazioni vengono assegnate ai valori DeltaE, con valori più alti e sfumature più scure sulla mappa che rappresentano una deviazione più elevata dall’obiettivo diurno 6500K (D65) rispetto ai valori più bassi e alle tonalità più chiare. Qui, un DeltaE > 3 è considerato una deviazione significativa che la maggior parte degli utenti potrebbe notare abbastanza facilmente a occhio.
Recensione Philips 272B1G: il verdetto
Con un minimo aggiustamento dei valori nell’OSD, tra cui l’enorme riduzione obbligatoria della luminosità e alcune modifiche al canale dei colori, l’immagine disegnata da Philips 272B1G risulta vivida e varia ma accompagnata da un rapporto di contrasto non all’altezza.
La superficie antiriflesso del pannello presenta una facciata abbastanza liscia, evitando il tipo di granulosità invadente che si può vedere su alcune superfici opache di altri prodotti.
L’ambiente ideale di questo monitor è l’ufficio. Connettività con aggiunta di porte USB, speaker integrati, buona ergonomia, funzioni per il risparmio energetico e retroilluminazione flicker-free; sono sicuramente un buon biglietto da visita per questo tipo di utilizzo. Il pannello di tipo IPS, con una fedeltà cromatica buona, riesce a sopperire a un contrasto che invece risulta decisamente scarso. L’uniformità misurata (nella norma per questo tipo di prodotti) non è affatto esaltante e in sintesi non è un monitor consigliabile a chi dovrà lavorare in ambiente grafico.
PS: non mancare di leggere la nostra guida sui migliori monitor da acquistare!
Punti a favore
- Consumo energetico sorprendente
- Sistema PowerSensor
- Resa cromatica
- Costruzione ed ergonomia
- Montaggio VESA
Punti a sfavore
- Rapporto di contrasto scadente
- Cavo USB assente
- Speaker di bassa qualitÃ
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