In questa recensione andremo a scoprire la tastiera modulare MOUNTAIN Everest Max, la top di gamma della società . Analizziamola insieme
Come detto già nelle altre recensioni relative una alla tastiera Everest 60 e una al mouse Makalu 67, MOUNTAIN è un marchio dedito a fornire le migliori prestazioni non solo ai videogiocatori, ma anche ai creatori di contenuti. Mai proprio come nel caso di questa tastiera modulare si vede l’impegno della società nel garantire un prodotto robusto, affidabile e perfettamente competitivo sotto ogni punto di vista. Iniziamo dunque questa recensione riguardante l’Everest Max e andiamo a scoprire quella che è la vetta ingegneristica di MOUNTAIN.
Scheda tecnica
- Dimensioni: 265 x 461 x 43 mm
- Peso: 1373 g
- Connettori: USB type-C
- Interfaccia: USB 3.2 Gen 1
- Materiali: Aluminum, ABS
- Switch: 3-Pin Cherry MX, hot-swappable
- Stabilizzatore: Cherry
- Illuminazione: RGB
- Key rollover: NKRO
- Frequenza aggiornamento: 1000 HzÂ
- Keycaps: ABS
- MCU: Cortex M0
- Layout: Italiano
- Memoria: fino a 5 profili
- Media Dock:
- Display: RGB TFT IPS 240 x 204 px
- Tasti: 4 per media, 1 per controllo display
- Display tasti (tastierino): 4 da 72 x 72 px TFT LCD
- Software: Base Camp (solo per sistemi Windows)
Un packaging veramente superlativo – Recensione MOUNTAIN Everest Max
Come abbiamo imparato dalle precedenti recensioni, il packaging di MOUNTAIN è qualcosa di veramente superlativo. Non fa eccezione quello della Everest Max che ci arriverà in una confezione veramente importante in fatto di dimensioni. Come sempre sul lato apribile troveremo il logo della società , mentre lungo i lati troveremo delle informazioni relative alla periferica. Tale grandezza della confezione è dovuta a una configurazione con un cassetto estraibile nel quale sono contenute tutte le parti modulari della tastiera.
Una volta aperta la scatola, ci ritroveremo davanti il corpo principale di questa tastiera. Sollevando quest’ultimo troveremo poi un poggiapolsi magnetico in pelle PU. Quest’ultimo, per quanto molto comodo, potrebbe risultare leggermente caldo per questa stagione, accentuando la sudorazione dei nostri polsi. Nonostante questo piccolo inconveniente, la cura nei dettagli, che la società mette in ogni elemento, si nota subito. Non solo prestazioni, ma anche l’eleganza è un punto focale per MOUNTAIN.
Nel comparto sottostante, come accennato poco fa, troveremo il cavo di alimentazione, il tastierino numerico e il Media Dock. Questi elementi saranno suddivisi ognuno in una confezione a scorrimento a parte. In questo cassetto troveremo poi anche un’altra scatola contenente i piedini magnetici per rialzare la nostra tastiera, lo strumento di rimozione dei tasti e degli switch Cherry MX extra e un tasto ESC aggiuntivo.
Intercambiabilità per tutti i gusti – Recensione MOUNTAIN Everest Max
Il design di questa tastiera richiama molto quello della Everest 60 per alcuni aspetti, sebbene il layout non sia, ovviamente, compatto. Dell’altro modello condivide forme e materiali, che la rendono facile da pulire e donano un senso di robustezza senza pari. Il corpo risulta leggermente più lungo (265 mm) non solo per la presenza dei tasti F1,F2 e via dicendo, ma anche per dare spazio al Media Dock che va montato sopra di essa.
Nella parte posteriore infatti troviamo ben due porte USB type-C che ci permetteranno di montare questo piccolo componente a destra o sinistra del corpo principale. Sempre dietro vi sarà inoltre una porta USB type-A che permetterà di collegare un piccolo HUB per altri dispositivi. La porta di alimentazione invece, una USB type-C, è contenuta nella parte sottostante al centro del corpo della periferica. Tuttavia, tramite un apposito design, sarà possibile far fuoriuscire il filo a destra, al centro o a sinistra a seconda delle nostre esigenze.Â
Il tastierino numerico, come c’era da aspettarsi, rispecchia il design della tastiera e, tramite gli appositi connettori, può essere montato a destra o a sinistra del corpo principale. Questo è possibile tramite lo stesso meccanismo a scorrimento su binario che avevamo già visto con la Everest 60. Tuttavia, sarà possibile connetterlo al corpo principale anche grazie al piccolo cavetto USB type_C datoci in dotazione. Nella parte superiore del tastierino numerico trovano posto 4 tasti con display TFT LCD da 72 x 72 px interamente personalizzabili. Il loro design richiama molto quelli di un Elgato Stream Deck, tanto per intenderci, e la funzione è pressoché simile.
Il Media Dock invece presenta una forma ovale con 4 piccoli led nella parte sinistra per indicare le varie funzioni (Num Lock, Caps Lock, …). Accanto a questi troviamo cinque tasti dei quali quattro sono adibiti a funzioni multimediali, ottimi per scorrere le nostre playlist, mettere in pausa le canzoni o mutare del tutto l’audio. L’ultimo invece fungerà da navigatore nel menù visibile tramite il display RGB TFT IPS 240 x 204 px. Lo scorrimento fra le varie opzioni è invece possibile tramite l’apposita rotella che circonda questo display.
Veloce e funzionale – Recensione MOUNTAIN Everest Max
Un paragrafo importante in questa recensione sulla Everest Max di MOUNTAIN riguarda sicuramente il funzionamento generale di questa tastiera. Diciamocelo fin da subito, la qualità degli switch Cherry MX rossi è indiscutibile. La reattività con la quale si attivano permetterà a tutti di godere delle massime prestazioni possibili. Inoltre tramite il key rollover non perderete neanche una battitura anche se doveste premere tutti i tasti contemporaneamente.
Ciò vi garantirà una fluidità unica nei giochi più frenetici, come possono essere ad esempio gli sparatutto. Non avrete dunque problemi di missclick che vi impediranno di lanciare una granata, accucciarvi dietro un riparo o rianimare un vostro compagno. La battitura è pulita in ogni situazione e quasi sfiorando il tasto il comando sarà preso. Tuttavia, nonostante vengano montati dei Cherry MX rossi, il rumore dovuto alla pressione dei tasti è ben attenuato dalla qualità costruttiva della tastiera. Potrete quindi utilizzarla anche di notte senza correre il rischio di dar fastidio ad amici o parenti.
Buona risulta anche la funzionalità dedicata principalmente ai creatori di contenuti. Ammettiamolo, i quattro tasti in alto sul tastierino numerico e il Media Dock sono pensati quasi interamente per loro. Sebbene quattro tasti non siano poi tanti, comunque si può trovare un metodo alternativo di gestione, grazie soprattutto a una personalizzazione molto vasta tramite il software Base Camp. La stessa cosa avviene anche per il Media Dock, sebbene in quest’ultimo riguardi solo le opzioni visualizzabili e altri piccoli dettagli.
La personalizzazione arriva fino in fondo – Recensione MOUNTAIN Everest Max
Avevamo già visto nella recensione dell’Everest 60 tutte le varie funzionalità del software Base Camp di MOUNTAIN riguardanti una tastiera e per questo non ve ne parlerò in questa riguardante la Everest Max. Oggi ci fermeremo per lo più sulle varie funzioni riguardanti la personalizzazione dei quattro tasti del tastierino numerico e, soprattutto, quelle del Media Dock. Partiamo proprio da quest’ultimo.
Come potrete notare dagli screen presenti poco sotto, nella pagina del software riguardante la Everest Max compare un tab del tutto nuovo. Display Dial è la sezione dedicata interamente alla configurazione del Media Dock e riguarda non solo le impostazioni presenti nel menù, ma anche lo sfondo che vogliamo vedere, il tipo di orologio e il colore del menù. Potremo quindi mettere un’immagine a nostro piacimento come screensaver oppure rendere invisibili alcune opzioni.
Tuttavia questi non saranno gli unici cambiamenti che potremo apportare. Saremo in grado di cambiare le funzionalità di ogni tasto multimediale assegnando nuove funzioni agli stessi o addirittura variare quelle relative ai sensi di rotazione della rotella dello schermo. Potremo quindi rivoluzionare ogni singolo tasto del Media Dock, della tastiera e anche del tastierino numerico, inclusi i quattro tasti con display presenti su quest’ultimo.
Assegnare macro sarà ovviamente la scelta più sensata, ma potrete decidere anche di aprire un programma. Inoltre, per quanto riguarda gli streamer, vi sarà una completa compatibilità con OBS Studio. Ciò vi permetterà di personalizzare al meglio questi tasti e abbinare funzioni di cambio scena, di inizio/fine live, mutare il microfono e così via. Stessa cosa sarà possibile per programmi come Adobe (è configurabile con Illustrator, Premiere-Pro e Photoshop) e DaVinci Resolve.
Una tastiera a tutto tondo
Siamo giunti alla fine di questa recensione riguardate la Everest Max di MOUNTAIN ed è giunto il momento di tirare un po’ le somme. La tastiera è veramente “importante“, non solo per solidità strutturale e reattività veramente da top di gamma, ma anche per alcune caratteristiche non da poco conto. Sebbene quindi possa essere ottima per il pro-gaming, il meglio lo esprime nelle mani dei creatori di contenuti. Permetterà quindi di effettuare delle live impeccabili grazie dei tasti veramente utili sul tastierino numerico e ad alcuni parametri osservabili direttamente dal Media Dock.
La sua modularità la rende perfetta per le tante persone che preferirebbero avere una conformazione diversa dalle solite tastiere. La personalizzazione non è certo da meno grazie al software che permetterà di settare ogni parametro a seconda delle nostre preferenze. Potremo anche impostare vari profili attivabili automaticamente al lancio di un gioco o di un programma, così da non doverli cambiare manualmente ogni volta.
L’unica piccola pecca arriva dal fatto che la personalizzazione impiega un po’ troppo tempo a configurarsi una volta effettuate le modifiche. Sicuramente non è un problema insormontabile, ma può far perderci un po’ di tempo che potremo spendere in altro modo. Il prezzo consigliato sul sito ufficiale per il modello testato da noi è di 249,99 €, non propriamente accessibile a tutti, ma sicuramente giustificato per una tastiera di tale fattura e utilità . Se siete dei creatori di contenuti e puntate in alto, non potrete di certo farvela scappare.
Per questa recensione relativa alla tastiera da gaming Everest Max di MOUNTAIN è ormai tutto. Per non perdervi ulteriori news e recensioni riguardanti l’universo hardware, continuate a seguire le pagine di tuttoteK!
Punti a favore
- Ottima reattivitÃ
- Media Dock con molteplici funzioni
- Tasti veloci per creatori di contenuti
- Modulare
Punti a sfavore
- Leggermente lenta quando si cambiano dei parametri
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