Recensione Acer Predator Helios 300. Un caro saluto ai lettori di tuttoteK e benvenuti nella recensione di questo piccolo grande predatore selvaggio. Cosa ci dovremo aspettare? Un laptop a cui non manca nulla, o quasi, ma che sicuramente vi lascerà soddisfatti per qualsiasi tipo di lavoro svolgerete, soprattutto nel gaming, dove Helios 300 gestisce alla grande il Full HD!
Abbiamo fra le mani un membro della celebre famiglia di portatili gaming ACER, la serie Predator. Il modello Helios 300 testato da noi è equipaggiato con una CPU Intel Core i7-9750H, una GPU NVIDIA GeForce RTX 2060 con ben 6 GB di RAM dedicata GDDR6, 16GB di memoria RAM in configurazione dual-channel, che funzionano ad una frequenza di 2600 Mhz, un monitor da 17,3 pollici a 144Hz, e un SSD NVMe da 512GB di Western Digital.
Davvero sorprendente sulla carta, ma ora andiamo a vedere come si è comportato nei diversi scenari a cui è stato sottoposto, e se ha mantenuto le aspettative date dalla scheda tecnica.
Un primo sguardo al piccolo grande predatore| Recensione Acer Predator Helios 300
Acer Predator Helios 300 è un puro notebook da gaming e, come da tradizione si porta dietro tutte quelle caratteristiche con i suoi pro e contro di questa tipologia di laptop. Di conseguenza non rappresenta una soluzione compatta, parliamo di un peso pari a 2.9 Kg, quasi 3 volte un ultrabook moderno, spesso circa 3 cm. In ogni caso trasportare una soluzione di questo tipo può non risultare comodo, ma sicuramente più facile rispetto ad un PC desktop. Perché sì, questo laptop potrebbe sostituire il vostro PC desktop quando siete fuori casa.
Fatte le dovute premesse, e specificata la natura di questo portatile, possiamo affermare a gran voce che la potenza offerta da Helios 300 può in diversi scenari sostituire soluzioni fisse. Quindi nonostante il peso consistente avremo il compromesso di tutta questa potenza fatta portatile.
Quando si parla di queste soluzioni si finisce inevitabilmente a parlare di “desktop replacement”, domandandosi per l’appunto se può o meno sostituire la nostra soluzione fissa, ma Helios 300 non è esente da difetti, e li vedremo nel corso della review.
Non abbiate troppa fretta di vedere i test che abbiamo effettuato e gli FPS, c’è molto da dire su questo piccolo grande predatore. Nella prima parte della recensione mi dedicherò quindi a raccontarvi il dato tecnico e il suo riscontro nell’utilizzo quotidiano, nella seconda parte vedremo come questo Helios 300 si è comportato nei test ed in game con diversi titoli. In ogni caso potrete vedere per ordine ogni singolo argomento seguito da un capitolo dedicato, buona lettura.
Packaging minimal
Il packaging è essenziale, abbiamo un primo scatolo dotato di una piccola maniglia per il trasporto, che ospita poi la scatola principale con il PC all’interno, come state vedendo dalle foto. Fatto questo gioco di parole, lo scatolo include l’alimentatore da 180 W, e alcuni connettori e gommini che vedremo più avanti, insieme a vari documenti e manuali. Con diversi inserti in spugna e cartone per salvaguardarlo durante il trasporto.
Design e costruzione Premium| Recensione Acer Predator Helios 300
Il laptop ACER Predator Helios 300 mantiene lo stile dei modelli tipici della serie, linee molto aggressive con il classico design che potremo aspettarci da un laptop da gaming.
Nonostante questo l’aspetto risulta comunque a suo modo elegante, presenta il giusto connubio tra raffinatezza ed aggressività, anche grazie ai suoi materiali. Con imponenti sbocchi per l’aria e radiatori in vista di colore blu, posizionati lungo il bordo posteriore, destro e sinistro.
Molti richiami sono tendenti al blu, colore questo che simboleggia calma e tranquillità, ecco, Helios 300 per certi versi può regalare sicuramente tranquillità durante il lavoro, ma anche calma, eccezion fatta per quando attiverete le ventole ad alti regimi, oppure premerete il tasto TURBO, dove la rumorosità aumenterà notevolmente. Proprio parlando del tasto TURBO, esso è l’unico elemento che non è stato incluso nella tastiera.
Venendo al case, mi ha davvero sorpreso per la sua grande solidità generale.
La scocca del monitor è realizzata con una leggera satinatura nera, molto robusta e rifinita con una copertura metallica sia nella parte superiore del coperchio che nella zona principale, dove trovano posto il touchpad e la tastiera, quest’ultima davvero molto solida, non accenna ad un minimo di movimento. Spostandoci sulla parte sottostante della scocca, è realizzata in plastica rigida di ottima qualità. Proprio come la cerniera del monitor, che non solo tiene saldamente il display e riduce al minimo le oscillazioni, ma consente anche di aprire il dispositivo con una mano sola.
La solidità costruttiva si nota, pervade tutto il PC, questo però comporta un compromesso, quello del peso. Bene, parliamo di dimensioni, abbiamo un’altezza di 24,70 mm, una larghezza di 403,5 mm, e una profondità di 280 mm, per un peso di circa 2.9 Kg.
Continuando la nostra esplorazione, questa volta interna, scopriamo che questo Helios 300 può essere aggiornato fino a 32 GB di RAM. Vi lasciamo ora una foto dell’interno.
Notiamo uno spazio vuoto, a cosa servirà mai? Acer mette a disposizione la possibilità di poter aggiungere un’unità da 2,5 pollici, ma tranquilli, è incluso anche il connettore per l’installazione, e una cover o bumper in gomma per limitare vibrazioni a carico del drive. L’SSD principale è montato a sinistra, coperto da un PAD termico, mentre a destra avrete la possibilità di aggiungerne un altro. L’SSD che monta questo Predator è davvero un pezzo da novanta, parliamo di un Western Digital PC SN720 NVMe da 500 GB, sicuramente tra i migliori.
Focus su tastiera e touchpad| Recensione Acer Predator Helios 300
Parliamo di tastiera, che mi ha convinto molto in questi giorni. E’ ben realizzata dal punto di vista strutturale, con un ottima solidità. Si tratta di una tastiera a membrana che offre però una corsa sufficientemente profonda. Durante il suo utilizzo quello che colpisce è la silenziosità durante la battitura.
La tastiera mostra i tasti più usati per il gaming messi in maggiore evidenza e gode di retroilluminazione a quattro zone. Si tratta di una tastiera RGB, per cui via libera alla fantasia.
Qualcuno potrebbe criticare, visto la natura del laptop, l’assenza di una tastiera meccanica ma si tratta pur sempre di un notebook, e in ogni caso parliamo di una tastiera davvero confortevole e adatta ad ogni utilizzo. Sia in quello produttivo, che nel gaming, con i tasti WASD e frecce direzionali contraddistinti da un design che richiama lo stile Predator. Anche al tatto questi tasti sono diversi, insomma facilmente individuabili, mentre una particolarità, la freccia direzionale giù è leggermente rialzata. C’è anche abbastanza spazio dedicato alla zona poggiapolsi, cosa che si apprezza tanto soprattutto quando si scrive.
La tastiera è una tipica chiclet, quindi tasti distanziati tra loro con un arresto ammortizzato a fine corsa, soluzione che assicura silenziosità anche quando si digita velocemente.
Il touchpad è sicuramente buono, ma non allo stesso livello della tastiera. Misura 10,7 x 7,8 cm. È reattivo e preciso, ma negli angoli estremi a volte non è perfetto il tocco, nessun problema per il click. Come con la maggior parte dei touchpad per laptop da gaming, non è adatto per giocare, nel complesso abbastanza reattivo per qualsiasi altro tipo di attività, anche se risulta abbastanza “duro”. Per giocare però, avrete sicuramente bisogno di un mouse.
C’è anche un pulsante magico, il tasto ”Predator” che apre lo strumento Predator Sense. La suite dedicata al monitoring e tuning del PC. Il tasto TURBO? Fra poco ci arriviamo.
Funzionalità e connettività| Recensione Acer Predator Helios 300
Bene, cosa dire sulle funzionalità di questo Predator, presenta un’ottima ingegnerizzazione generale, sia sul lato estetico sia su quello funzionale. Troviamo poi diverse fessure, sia per quanto riguarda l’impianto sonoro che per la dissipazione, ma andiamo per gradi.
Parliamo del tasto TURBO, che permette di effettuare un overclock automatico della macchina, quindi, non solo di CPU e GPU, in quanto all’aumentare della potenza erogata aumenta anche il calore prodotto, per cui questa modalità imposta di conseguenza le ventole a regime massimo, e sì, in questa modalità il PC diventa decisamente rumoroso. E’ una modalità che per essere attivata il sistema richiede di essere collegato alla corrente e che la batteria abbia almeno il 40% di carica.
Torna utile nei casi in cui la potenza di calcolo richiesta è grande e non vogliamo avere nessun limite, oppure ci troviamo difronte ad un gioco molto impegnativo e vogliamo incrementare le prestazioni della nostra macchina in game, aumentando così gli FPS generati.
Parliamo ora del lato connettività, Helios 300 offre buone connessioni con qualche pecca. Ma iniziamo dlla connettività Wi-Fi, abbiamo un modulo Wireless-AC (WI-FI 6) AX 1650, e una porta LAN Ethernet E2500, che assicurano connessioni velocissime. Abbiamo tre porte USB 3.1 Gen 1 Type-A, due posizionate sul lato sinistro, una sul lato destro. Sulla destra troviamo un’uscita video HDMI 2.0, un’uscita video Mini DisplayPort, e per finire una porta USB Type C 3.1.
Sulla sinistra abbiamo invece il classico ingresso da 3.5mm per cuffie e microfoni e lo slot per il Kensington Lock, la porta LAN Ethernet, l’ingresso per l’alimentazione, e due LED che segnalano l’attività dei dischi e della batteria. Cosa manca? Un lettore di memory card, che può sempre tornare utile.
Parlando della fotocamera non è sicuramente tra le migliori che esistono. La qualità delle foto è bassa, dall’app fotocamera possiamo scegliere la definizione massima che riporta 0,9MP in formato 16:9 (1280×720) mentre per i video parliamo di 720p in formato 16:9 a 30 FPS. Come qualità dei colori non è malissimo. Le immagini sono un po’ sgranate, ma tutto sommato è sufficientemente buona per effettuare videochiamate e conference call. Questo dipende dalle necessità dell’utente, in linea di massima non è una feature fondamentale su questi tipi di laptop.
Parlando invece dell’audio, gli altoparlanti non sono proprio il massimo. La qualità dell’audio è buona ma non è di altissima qualità. Per quanto riguarda i bassi sono poco potenti mentre gli alti sembrano un po’ graffianti come se il suono uscisse in modo “opaco”. Gli altoparlanti sono posizionati negli angoli inferiori (sinistro e destro) nella parte sottostante, quindi il suono fuoriesce dal basso. La scelta è stata fatta in quanto il più delle volte utilizzeremo il PC appoggiato su di un piano, il suono quindi rimbalzando sulla superficie tende così ad amplificarsi.
Considerando anche il rumore prodotto dalle ventole ed il volume non elevatissimo, per giocare indisturbati, soprattutto in titoli dove l’audio è fondamentale, vi consigliamo di indossare delle cuffie.
Dal mio punto di vista quello dell’audio credo non sia un problema importante, del resto il gaming si sposa bene con un paio di cuffie. Tuttavia, se guarderete un film o ascolterete della musica, Acer mette a disposizione il software Dolby Atmos, per effettuare diverse regolazioni dell’equalizzatore.
Sistema di dissipazione| Recensione Acer Predator Helios 300
Acer ha curato bene il sistema di dissipazione, in linea con il prodotto, ma sicuramente c’è di meglio in termini assoluti, se consideriamo il livello di complessità del sistema stesso. Nel complesso si è dimostrato come vedremo nei test davvero ottimo, in grado di gestire l’hardware che monta senza alcun problema.
Il sistema è caratterizzato “solo” tre heatpipe che portano a dei piccoli radiatori color blu posti ai lati, e accompagnati da due ventole di buone dimensioni, realizzate con lamelle in alluminio per una migliore efficienza di dissipazione. La velocità di rotazione delle ventole è ottima, in silent a 1440 e 2160 rispettivamente per CPU e GPU, in full-load 5700 e 6000 RPM. Il risultato finale è che anche dopo lunghe sessioni di gioco le temperature saranno gestite sempre alla grande, e vi permetteranno di non andare mai in Thermal Throttling, senza mai perdere FPS. Un po’ il lato oscuro ma anche la missione di questi laptop.
Nonostante tutto il calore prodotto è tanto, ma vista la potenza dei componenti, non sorprende la cosa.
Display| Recensione Acer Predator Helios 300
Veniamo al Display, il pannello è un Full HD quindi con risoluzione 1080 p di tipo IPS, che supporta i 144 Hz. Il display non è molto luminoso, ma neanche troppo poco, ha una luminosità massima di picco di 310 cd/m². La riproduzione dei colori è buona ma non tra i migliori, sono comunque molto fedeli e ben calibrati, ma venendo ai dati tecnici il display copre anche il 93% dello spazio colore sRGB e il 60% di AdobeRGB, mentre il rapporto di contrasto è di 1.275:1.
Il display è opaco, quindi sotto la luce del sole si illumina abbastanza da poterlo utilizzare, ma non è perfetta la visualizzazione. L’angolo di visuale essendo un IPS è davvero ottimo, come i neri, che sono molto profondi.
I 144 Hz ed il tempo di risposta di 3 ms e, in game si fanno sentire, ma qualcuno deve pur produrli questi FPS da inviare al monitor, e l’hardware che monta questo Predator ci riesce benissimo, la RTX 2060 assieme al processore 6 Core 12 Thread riescono a svolere un ottimo lavoro, come si può facilmente immaginare, senza mai fenomeni di bottleneck. Nel complesso un ottimo monitor per i videogiocatori, meno per gli editor.
Batteria| Recensione Acer Predator Helios 300
Ma arriviamo alla batteria, che preciso, non è un campione di autonomia ma essendo un laptop da gaming non è la sua principale peculiarità. All’interno di questo Helios 300 troviamo un modulo da 58Wh (Watt-ora), e come detto in apertura l’alimentatore è da 180 W.
Per utilizzi classici come web browsing, gestione mail o realizzare documenti PDF, Word dovremmo aiutarci con qualche funzionalità come la modalità risparmio. Certamente non potremmo giocare senza l’alimentazione, anche perché questo piccolo predatore assorbe tanto, sotto stress massimo anche fino a 100/120 W tra CPU e GPU, mentre in condizioni di carico medio e idle si rimane tra i 30 e gli 80 Watt, molte volte però l’alimentatore non riesce a mantenere al 100% di carica la batteria. In alcuni casi mi sono trovato a giocare con l’hardware ben spinto dalla modalità TURBO, e il livello della batteria oscillava dal 98 95% fino al 100%.
Abbiamo eseguito alcuni test reali, (usandolo come PC principale per diversi giorni) con luminosità impostata in base all’utilizzo, e profilo impostato su “massima durata della batteria”.
Non è sicuramente un’autonomia record, ma non è lo scopo di questo portatile, dato che il suo migliore amico è l’alimentatore.
Rimanendo in tema batteria, quando il PC non sarà collegato alla corrente ci sarà un calo delle prestazioni, come accade con la maggior parte dei laptop, questo calo per quanto riguarda i nostri test è stato di circa il 25 – 30% in generale.
Software| Recensione Acer Predator Helios 300
Acer offre di default il software Predator Sense, che già troverete all’apertura dell’Helios 300, come nella maggior parte dei portatili della società. Il look del software richiama il tema generale del laptop. Il programma risulta molto curato ed è dotato di un tasto dedicato, il famoso tasto Predator Sense che avevamo accennato nei primi paragrafi, così da aprire il programma in un batter d’occhio. Con Predator Sense saremo in grado di tenere tutto sotto controllo, con il vantaggio appunto di aver un’unica app per tutto.
Le cose che possiamo fare con il programma sono tante, quindi, andiamo con ordine.
Una funzione molto comoda offerta dal programma, è che potremmo collegare il nostro Smatphone per monitorare il PC anche quando non siamo nelle vicinanze. Una volta scaricata l’applicazione, l’accoppiamento è molto semplice e istantaneo una volta scaricata l’app, quest’ultima è disponibile sia per Android che per ISO.
Con Acer True Harmory potremmo selezionare il profilo audio adatto per ogni occasione. Nella sezione Home, abbiamo un riepilogo delle temperature, CPU, GPU e Sistema, e scelta dei profili di illuminazione e Overclock della GPU. Nella sezione Lighting potremo gestire l’illuminazione RGB della tastiera, con 4 zone indipendenti. Una sezione è completamente dedicata all’overclock di CPU e GPU. Su Fan controll, invece possiamo monitorare Megaherz e voltaggio.
Prestazioni, benchmark e game| Recensione Acer Predator Helios 300
Eccoci qui, giunti alla parte riguardante le performance, come va questo Helios 300? La potenza è tanta ma anche il controllo delle temperature. Prima di mostravi i test e le misurazioni che abbiamo effettuato, vi parlo dell’esperienza d’uso che ho avuto durante l’utilizzo. Questo laptop è in grado di fornire molta potenza per qualsiasi scenario, la CPU e le RAM svolgono un ottimo ruolo, in game riescono sempre a gestire il sistema con stabilità senza cali di performance, e la GPU non subisce mai limitazioni termiche, assicurandovi sempre il massimo anche durante lunghe sessioni di gioco. Le temperature non sono un problema per Helios 300.
Ecco a voi i test effettuati:
Test SSD: super veloce!
Cinebench R20: potenza e controllo
Cinebench R20: ottimi risultati

Rendering ed esportazione: ottima resa
Stress test: Prime95
I grafici sopra riportati confermano l’andamento descritto prima riguardo le temperature, ed evidenziano come l’efficacia del sistema di raffreddamento e le conseguenti temperature raggiunte sotto la scocca, permettano a CPU e GPU di girare sempre ad alti regimi, anche per lungo tempo, senza soffrire di thermal throttling e conseguenti tagli di frequenza. Una macchina davvero potente sia in game che nel lavoro produttivo, frequenze ottime e grande stabilità.
Le temperature a contatto, durante un uso classico medio poco impegnativo, sono sempre state abbastanza basse. Le ventole durante questo tipo di utilizzo hanno sempre mantenuto un regime medio-basso, i gradi oscillavano tra i 35 e i 45 gradi, solo qualche picco tra i 55 e i 60 gradi. Inutile dire che Helios 300 è molto reattivo e veloce durante operazioni come conversione HandBrake, o lavori ed esportazioni con Davinci.
Test in game: ottimo nel Full HD
Ecco alcuni titoli che abbiamo provato su questo Predator. Tutti i giochi sono stati impostati ad ULTRA, con vari settaggi impostati solo per mettere in crisi la GPU, ovviamente con risoluzione Full HD, senza la modalità TURBO attiva. Abbiamo inserito gli FPS MEDI come valore, essendo abbasta buono, seppur non fedele al 100% delle reali performance. Con la modalità TURBO attiva non ho notato importanti cambiamenti, ma comunque apprezzabili, circa 4 – 5 FPS medi generati. In game comunque si è comportato davvero alla grande, mantenendo sempre delle medie di FPS molto buone per il Full HD e il livello di dettaglio impostato.
Il Core i7-9750H garantisce molta potenza, ma soprattutto rimane ottima la stabilità della CPU che sotto stress riesce a mantenere i 3.5 Ghz e poco meno di 60 Watt erogati. Anche l’RTX 2060 si è sempre comportata alla grande, per garantire una buona qualità in ogni situazione, come in game, dove si è sempre mantenuta al suo massimo utilizzo in termini percentuali.
Conclusioni| Recensione Acer Predator Helios 300
Beh, giunti alla fine di questa lunga recensione vi sarete fatti un’idea di questo Helios 300, ma ora vi dico la mia.
Capita la natura del laptop, vi consiglio l’acquisto se siete dei giocatori che vogliono divertirsi con il Full HD e un bel monitor a 144Hz, se viaggiate spesso e avete bisogno di un PC potente per lavorare potrebbe fare al caso vostro, non ha nessun problema a supportare programmi impegnativi, ma tenete presente tutti gli altri fattori, batteria, peso e dimensioni, ma soprattutto ricordatevi di portare sempre con voi l’alimentatore.
A chi non lo consiglio? A chi ha necessità di un hardware ancora più spinto di questo, per maggiori performance in determinati applicativi o un’estetica più anonima. Tenete poi conto che stiamo parlando di una bestiolina da ben 17 pollici.
Come detto, è principalmente riferito ad un pubblico di gamer, ma non solo. Potrebbe non piacere a tutti questo design, ma non badate troppo al lato estetico lo utilizzate per la maggior parte del tempo su una scrivania, se siete dei gamer. Helios 300 nel complesso è un’ottima macchina per lavorare a tutto, specie con software mutlitread, programmi impegnativi per effettuare operazioni che richiedono una buona capacità di calcolo. Se avete solo bisogno solo di un PC per navigare su internet o utilizzi blandi non fa per voi, a me no che non abbiate bisogno di una worstation fissa nelle vesti di un laptop.
La principale feature da considerare è che si tratta di un portatile da gaming, e per la fascia di prezzo in cui si posiziona, rappresenta una delle prime soluzioni da considerare per hardware e materiali. Abbastanza potente per gestire anche i giochi più esigenti con impostazioni ultra, e permettervi un gioco sempre fluido.
Ma parliamo di prezzo, 1.999,00 € per questo preciso modello, di certo non è basso, ma giusto per l’attuale segmento in cui si posiziona. Se volete acquistarlo vi lasciamo il link per la pagina di acquisto Acer, se lo fate entro il 16 Marzo, inserendo il codice HAPPY300 avrete uno sconto di 300 Euro, si tratta di un offerta temporanea per festeggiare il compleanno dell’Acer Store. Noi abbiamo testato il modello Predator Helios 300 PH317-53, ma ci sono altri tre modelli, ecco la pagina per vederli tutti.
Se volete continuare a conoscere le ultime novità dal mondo hardware continuate a seguirci. Un saluto da tuttoteK.
Punti a favore
- Potenza rapportata al monitor 144 Hz
- Robusto e materiali premium
- Ottimo software
- Ottima dissipazione
Punti a sfavore
- Audio
- Batteria
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