Sembra che il colosso del semiconduttore americano stia lavorando per rispondere a tono all’introduzione del chip M1 di Apple che ha fin da subito stupito per le sue prestazioni. Il nuovo SoC potrebbe chiamarsi Qualcomm Snapdragon SC8280 e vantare delle specifiche davvero interessanti
Da qualche anno lo storico produttore di SoC che hanno mosso milioni di smartphone e tablet in tutto il mondo e in tutte le fasce di prezzo si sta concentrando su un settore emergente come quello dei processori ARM per sistemi desktop. L’avventura cominciata naturalmente l’introduzione di Windows on ARM, il progetto di Microsoft per portare il suo sistema operativo e tutto il suo ecosistema su processori ARM. Nonostante le ottime premesse e l’entusiasmo attorno al progetto che prometteva prestazioni ed autonomie davvero interessanti, nella pratica il progetto ancora oggi fatica a decollare. Nel frattemp Apple non ha perso tempo e pochi mesi fa ha introdotto i primi processori proprietari per sistemi desktop basati su tecnologia ARM, gli Apple M1, surclassando immediatamente tutti i competitor. Ma sembra che Qualcomm risponderà presto con il suo Snapdragon SC8280. Vediamo di che cosa si tratta.
Qualcomm Snapdragon SC8280: l’anti Apple M1?
Secondo le informazioni diffuse da WinFuture, sarebbe in lavorazione in California un nuovo SoC di fascia alta basato su tecnologia ARM, ma dedicato al settore desktop. Il suo nome potrebbe essere Qualcomm Snapdragon SC8280 – anche se probabilmente il nome commerciale sarà diverso – e punta a spodestare dal trono l’Apple M1, nome di un inedito system-on-chip recentemente apparso nei database di import-export. Ovviamente si tratta di un prodotto ancora in fase di sviluppo, ma che potrebbe vedere la luce in una presentazione verso la metà dell’anno, in estate, per poi finire nei primi PC presentati agli eventi autunnali.
Il Qualcomm Snapdragon SC8280 dovrebbe rappresentare la naturale evoluzione degli attuali SoC per sistemi desktop attuale Qualcomm Snapdragon 8cx e 8cx Gen 2. Questi sono i chip ARM più potenti che si possano trovare in commercio per dispositivi basati su Windows, che vengono utilizzati come base per i processori custom che troviamo in Surface Pro X. Uno dei limiti di questi processori era il fatto di poter gestire al massimo 16 GB di RAM, limita che sembra poter essere superato da Qualcomm Snapdragon SC828 che arriverebbe a gestire fino a 32 GB. Lo confermano i primi test svolti dell’azienda su alcune piattaforme di prototipazione. Una di queste era dotata di 32 GB di RAM LPDDR4X, mentre un’altra era dotata di 8 GB di memoria LPDDR5. Quindi il nuovo Qualcomm Snapdragon SC828 potrebbe anche estendere la compatibilità al nuovo tipo di memorie, più veloci ed efficienti che dovrebbero arrivare in commercio proprio verso la fine di quest’anno. C’è anche una differenza di dimensioni tra i due chip delle diverse generazioni, quindi è possibile che vedremo un numero di core più elevato rispetto allo Snapdragon 8cx che attualmente utilizza 8 core. Mentre il package del predecessore misura a 20×15 millimetri – già significativamente più grande dei SoC per smartphone venduti da Qualcomm -, il nuovo Qualcomm Snapdragon SC8280 ora dovrebbe vantare dimensioni di 20×17 millimetri.
Oltre al processore vero e proprio, i sistemi di test utilizzati spesso integrano anche il modem Snapdragon X55 a bordo, che può fornire connettività mobile nelle reti 5G. Quindi è più probabile che Qualcomm stia lavorando su un chip più potente per i laptop sempre connessi. Questa ipotesi è avvalorata dal fatto che nei test appare evidente l’uso di un dispositivo con un display da 14 pollici, incompatibile con qualsiasi smartphone o tablet. Possiamo però ipotizzare che vedremo molte cose in comune con Snapdragon 888, il nuovo SoC per smartphone top di gamma che sarà realizzato con processo produttivo a 5 nm. Possiamo anche supporre che esistano diverse versioni del SoC con diverse caratteristiche.
Lanciata la sfida a Apple M1?
Basterà la forza bruta ad intaccare il successo e l’immagine di Apple M1? Pensiamo sia molto improbabile. Infatti i processori di Qualcomm sono già ottimi processori con una potenza di calcolo molto elevata. La capacità ingegneristica di Apple nel progettazione di chip ARM è certamente eccezionale, ma Qualcomm non è certo da meno. Il problema e il principale elemento di disparità rimane il software. Apple è riuscita ad ottimizzare il suo sistema operativo e le sue applicazioni per girare in maniera nativa su ARM – provvedendo anche ad un sistema di emulazione abbastanza efficiente. In ambito Windows invece il cambiamento non è stato così repentino. Sicuramente è più complesso per Microsoft controllare ed ottimizzare la grande quantità di applicazioni x86 su cui il suo sistema operativo ha potuto costruire il suo successo. Pochi programmi ad applicazioni sono già disponibili sotto forma di Windows Universal App, mentre Apple ha già dalla sua una suita completa di software ottimizzati.
Tuttavia non tutto il male vien per nuocere. L’introduzione di Apple M1 ha dato una scossa alle grandi software house che, per non perdere la redditizia fetta di clienti che utilizzano PC della Mela, hanno subito cominciato a rilasciare versioni native per ARM dei loro prodotti. Infatti Apple mira ad eliminare completamente la sua dipendenza dai processori x86 nei prossimi anni. Una scelta drastica, ma che sembra rivelatasi vincente dato che ha forzato gli sviluppatori ad abbracciare la nuova piattaforma. Cosa che invece non poteva succedere nell’universo Windows on ARM perchè gran parte dei PC basati su Windows utilizza ancora felicemente CPU x86. Ma probabilmente nei prossimi mesi le cose cambieranno e finalmente la stella di ARM potrebbe cominciare a brillare anche sui prodotti che utilizzano il sistema operativo di Microsoft. O forse sarebbe meglio rimanere con i cari e vecchi processori x86 che hanno ancora molto da dare? Dalla sezione hardware è tutto, continuate a seguirci!
Lascia un commento