Micron annuncia nuovi aggiornamenti volti a rafforzare ulteriormente l’attenzione sulle memorie per il settore strategico dei data centre
Micron aggiorna la strategia del suo portafoglio dati, obiettivo quello di affrontare la crescente richiesta per memoria ad alta efficienza dedicate allo storage dei data centre.
Micron Technology aumenterà dunque gli investimenti per nuove memorie, destinati a nuovi che sfrutteranno il Compute Express Link, anche conosciuto come CXL, l’interfaccia standard di settore recentemente introdotta che consentirà una connessione flessibile tra calcolo, memoria e storage. Conseguentemente Micron cesserà lo sviluppo di 3D XPoint e sposterà le risorse per concentrarsi sull’accelerazione dell’introduzione sul mercato di prodotti di memoria abilitati al CXL. Abbandonerà dunque la tecnologia di memoria XPoint mettendo anche in vendita lo stabilimento di Lehi.
L’abbandono della tecnologia 3D Xpoint che ricordiamo è stata sviluppata in passato assieme ad Intel nel 2012, viene giustificato da Micron visto l’interesse sempre minore dei propri clienti.
Micron pensa ai data centre: nuove strategie di innovazione
Memoria e storage sono elementi fondamentali per l’economia dei dati e la richiesta per i data center non è mai stata così grande. Come leader nella produzione di memorie e storage, Micron è impegnata a guidare l’innovazione per la prossima generazione di data center. L’annuncio riflette la nostra attenzione ad investire in soluzioni ad alto valore soluzioni di alto valore per i clienti che forniscono anche forti ritorni per gli azionisti
Così ha commentato il presidente e CEO di Micron Sanjay Mehrotra. Con l’intelligenza artificiale sempre più imminente e i progressi nell’analisi dei dati, i nuovi trand stanno chiedendo requisiti del carico di lavoro che richiedono un cambiamento nelle architetture di calcolo.
L’interfaccia CXL apre nuove strade per l’innovazione e l’ottimizzazione della piattaforma nei data center. Micron vede come un immensa promessa le nuove classi di soluzioni centrate sulla memoria che utilizzano CXL per scalare la capacità, le prestazioni e il contenuto richiesto dalle applicazioni per l’esecuzione su infrastrutture con una maggiore
libertà architettonica.
Micron ha inoltre determinato di come non ci sia al momento una sufficiente convalida di mercato per giustificare gli livelli elevati di investimenti necessari per commercializzare con successo 3D XPoint su larga scala per affrontare le esigenze di memoria e di storage in evoluzione dei suoi clienti.
Difatti i cambiamenti nel “portfolio prodotti” di Micron non incidono sui livelli complessivi di investimento tecnologico dell’azienda, in quanto il suo focus sulle soluzioni di memoria emergenti rimane invariato. Micron prevede di applicare le conoscenze acquisite da le scoperte ottenute attraverso la tecnologia 3D XPoint, così come l’esperienza e le risorse ingegneristiche competenze e risorse, ai nuovi tipi di prodotti incentrati sulla memoria che mirano alla gerarchia della memoria.
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