Si chiama EVGA Kingpin Hybrid, ed è la scelta del produttore americano che punta ad un pubblico specifico, quello degli overclocker
Costa ben 2000 dollari, e ovviamente non è una scheda proprio per tutti. EVGA Kingpin Hybrid si basa sul PCB della GeForce RTX 3090, che è stata a dovere personalizzata per la massima resa in campo overclock. Proprio il pubblico a cui punta l’azienda americana con questa custom ibrida.Â
La scheda, presentata diversi mesi fa, è stata testata dai colleghi di quasarzone, di cui hanno potuto analizzarne le forme e la struttura interna. L’ingegneria che sta dietro a questa scheda è davvero unico, partendo dal PCB stesso, più compatto e denso, specie in termini di circuiteria e molto altro rispetto alla versione standard. Scopriamone tutti i dettagli.
EVGA strizza l’occhio agli overclocker con Nvidia 3090 Kingpin
La scheda vanta ben 23 fasi VRM per alimentate tutta la potenza necessaria richiesta, un vero mostro. Essendo una scheda pensata per gli overclocker, è dotata di ben tre BIOS. Essendo una scheda ibrida, dunque liquido-aria, possiede un waterblock preinstallato.
Con tre connettori di alimentazione PCIe a 8 pin, vanta un sistema di raffreddamento molto particolare, la sezione ad aria, è composta da una griglia forata e una ventola che immette aria fresca all’interno. Il tutto coperto da un grande blocco in rame, posto strategicamente sopra la sezione VRM. La GPU, posta tra le piastre in rame della pompa, viene collegata ad un radiatore da 360 mm, con tre ventole da 120 mm ciascuna. Ecco una foto per capire meglio la complessa struttura.
Foto di quasarzone
Continuando, troviamo uno schermo OLED 176×48, per visualizzare rapidamente diverse informazioni a scelta, comprese diverse simpatiche GIF. I tre BIOS, cono così configurati dall’azienda; Normal, OC e LN2, dove ognuno presenta differenti power limit.
In termini di connettività abbiamo la classica configurazione, ovvero tre DisplayPort 1.4, e la singola porta HDMI 2.1. Unica connessione che non possiamo trovare su altre schede grafiche che non sono dedite all’overclock, quella del connettore PROBEIT, fondamentale per il collegamento di dispositivi esterni, volti alla lettura/ visualizzazione in tempo reale di differenti parametri della GPU.
Il teardown effettuato dai colleghi sopracitati ha mostrato alcune chicche di questa fantastica scheda, come ad esempio il PCB allungato, differente dalla classica versione che siamo abituati a vedere di Nvidia, dove termina a V. In questo modello, si estende così da poter ospitare le 23 fasi. Che sono prodotte da MPS, e si tratta di modelli MP86956 da 60A.
Foto di quasarzone
I tre connettori anticipati prima, PCIe da 8 pin, consentono di raggiungere dati impressionanti di alimentazione, più di 450W. Detto così potrebbe sembrare normale, ma se confrontiamo i dati con la variante Founders di Nvidia, ci fermiamo a 300W.
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