Tramite un brevetto depositato da Apple, apprendiamo uno strano e particolare progetto destinato ai futuri MacBook, con superfici flessibili
Un brevetto depositato dalla mela morsicata, potrebbe completamente stravolgere la concezione delle attuali tastiere sui MacBook.Â
Potremmo infatti assistere a tastiere “virtuali” con superfici flessibili sensibili al tocco, e layout personalizzabili in base al determinato contesto operativo.
Apple: come saranno le tastiere dei futuri MacBook Pro?
Il brevetto in questione è stato approvato precisamente il 6 Ottobre 2020. Si tratta del brevetto N° US 20170315622 A1, depositato all’Ufficio Brevetti USA con titolo: Configurable force-sensitive input structure for electronic devices. Il commento annesso al documento riporta le seguenti parole:
Struttura di input configurabile e sensibile alla pressione per dispositivi elettronici. La struttura per l’input è composta da uno stato di metallo a contatto e, uno strato sensibile alla pressione è posizionato al di sotto dello strato metallico, accoppiato a tale strato, vi è un secondo strato capacitivo composto da sensori. Tale struttura di input può anche avere una seconda struttura complementare, posizionato tra lo strato sensibile e quello metallico, mentre lo strato capacitivo poggia su di una base rigida, che fa da supporto anche allo stato metallico stesso.
La spiegazione del brevetto è chiaramente poco esaustiva, quello che però si è riuscito a capire è che Apple ha intenzione di realizzare una tastiera che, insieme al trackpad creino una superficie sensibile al tocco. Soprattutto il brevetto completo indica una superficie flessibile dotata probabilmente da una sorta di display sottostante con il fine operativo di rappresentare i tasti, che saranno dunque virtuali. Un brevetto che richiama molto alcuni render fatti da utenti, che negli anni scorsi hanno popolato il web.Â
L’effettivo beneficio di questo concept potrebbe essere quello di una maggiore versatilità , il tutto dipenderà ovviamente dal tipo di applicativo e dall’ottimizzazione del sistema operativo, al fine di rendere questo sistema una vera e propria tastiera virtuale.
La modifica del layout e dei comandi annessi che cambiano a seconda delle esigenze o del contesto operativo è qualcosa che deve essere ben implementata, altrimenti potrebbe tale funzione, risultare inutilizzabile con software specifici. Non sappiamo se tutto ciò potrebbe portare all’eliminazione definitiva dei tasti fisici. Probabilmente una soluzione del genere potrebbe ridurre i fenomeni relativi alle tastiere, che negli ultimi anni ha visto protagonista i MacBook proprio per la rottura precoce del meccanismo a farfalla. Un problema legato specialmente all’ingresso polvere e detriti nel meccanismo, e che solo parzialmente è stato risolto nel 2018 con il sistema a membrama.
Tornando al brevetto, a quanto pare l’intera superficie non sarà soltanto un semplice touchscreen, ma essendo sensibile alla pressione potrebbe accettare diversi tipi di input, addirittura con la possibilità di flettersi sotto le dita durante la pressione. Difficile al momento intuire il tipo di applicazione nella vita reale, ma questo potrebbe restituire diversi feedback forse al fine di ricordare una reale tastiera.Â
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