A qualche giorno dal rilascio, abbiamo avuto la possibilità di provare il quickstarter di Broken Compass insieme a uno degli autori e siamo qui per raccontarvi com’è andata in questa nuova recensione
Avventura, mistero, viaggi e tesori: sono questi gli elementi chiave del nuovo Broken Compass. Vi abbiamo già parlato dell’ultimo gioco di casa Two Little Mice in una serie di articoli usciti qualche settimana fa; ma in questi giorni abbiamo avuto la fortuna di calarci in una sessione di presentazione del quickstarter, e per giunta guidati da uno dei due autori. Il risultato è stato un pilot online di oltre tre ore nel cuore del Bangladesh degli anni ’30, all’insegna del pericolo, della fortuna (e di questa davvero parecchia) e dell’avventura. Il nostro gruppo di quattro avventurieri si è infatti inoltrato nella selvaggia giungla bangladese in cerca di tesori e misteri da svelare. Non prima, però, di aver fatto atterrare un aereo distrutto in una base di contrabbandieri. Curiosi di scoprire come? Non vi resta che andare avanti a leggere.
Di aerei che precipitano e fughe rocambolesche
Dopo una rapida introduzione al sistema di gioco e al mondo concettuale di Broken Compass, Riccardo Sirignano ci ha catapultati nell’avventura. Per la precisione, su un aereo privato appartenente al signor Lagari, latifondista bangalese con la passione per gli antichi reperti. È lui ad avere riunito il gruppo di cercatori di tesori protagonista di questo rocambolesco viaggio. Io vestivo i panni della dottoressa Laura Binoit, esperta di archeologia e appassionata esploratrice; al mio fianco, c’erano Caleb Stone (un robusto e cazzuto combattente), Jake O’Donnell (il nostro scavezzacollo per eccellenza) e Donnie “Didi” Dalton (contrabbandiere e provetto pilota di auto e aerei).
I protagonisti della nostra avventura, ovvero i pregen del quickstarter. Nell’ordine: Jake O’Donnell, Laura Benoit, Caleb Stone e Donnie “Didi” Dalton
Nel cuore del Bangladesh
Uniti da questa comune ricerca, siamo stati gettati subito nella mischia quando il nostro aereo è atterrato a Dacca, capitale del Bangladesh; qui, un gruppo di soldati ostili ha cercato di farci fuori e solo l’abilità di Didi (e la tanta tanta fortuna di cui sopra), ci hanno permesso di salvarci la pellaccia. È così è iniziato il nostro viaggio in Broken Compass; viaggio che ci ha spinti ad arrampicarci fuori dai finestrini di un aereo in volo per sganciare un pezzo rimasto incastrato; a far atterrare per il rotto della cuffia l’aereo nella giunga bangladese e a farci sparare di nuovo addosso dagli sgherri del nostro acerrimo Rivale.
Per poi condurci dritti verso la nostra meta, il misterioso tempio del dio Caitanya. In tutto questo, abbiamo avuto modo di conoscerci e di conoscere Riccardo e il suo Broken Compass; e, almeno per quanto mi riguarda, la conoscenza è stata davvero preziosa. Le tre ore di avventura sono scivolate via con leggerezza, mentre prendevamo velocemente la mano con il sistema di regole del gioco. E verso la fine, maneggiavamo abbastanza bene i nostri personaggi da permetterci di arricchire la narrazione di azioni mirabolanti, che hanno dato gusto e brio all’intera avventura.
Un’entusiastica recensione al quickstarter di Broken Compass
Il risultato? Be’, questo primo assaggio di Broken Compass non ha fatto che aumentare la curiosità e la voglia di scoprire cosa ci riserverà la versione completa. Ma lasciate che vi racconti per bene quali sono stati, a mio avviso, i pregi principali di questa avventura.
La meccanica dei d6
Innanzitutto, il sistema di regole. Broken Compass si affida infatti al Fortune System, un sistema di lancio di d6 che determina i nostri successi in base al numero di facce uguali risultanti dal tiro. Più siamo abili a fare una data cosa, maggiore sarà il numero di d6 che tireremo, e dunque la probabilità di ottenere facce uguali. Il grado sfida delle nostre prove viene invece determinato dal Fortune Master e stabilisce il numero minimo di facce uguali che dovremo ottenere.
Per esempio, far atterrare un aereo crivellato di colpi in una base di contrabbandieri potrebbe essere un’azione estrema, che richiederà dunque almeno un poker (quattro facce uguali, qualunque numero esse siano). Arrampicarsi su una corda appesa al suddetto aereo crivellato e in volo, per poi rientrare dal finestrino portandosi in spalla un compagno, è invece considerata un’azione decisamente impossibile. O come direbbe la mia Laura dopo essersi scrollata di dosso i residui di vetro del suddetto finestrino, solo altamente improbabile.
Perché il Fortune System è il primo pregio, vi starete chiedendo? Ebbene, perché la semplicità di questa meccanica rende le sessioni agili e fluide. Chi tra voi lo ha già provato con Household lo sa bene, ci vuole davvero poco a entrare nel meccanismo; e una volta appreso non ci si impelaga in tiri complessi e in calcoli lunghi e spessi noiosi. Si tira, si verifica se si è ottenuto il numero di facce necessarie, e nel caso si fa ricorso alla meccanica del rischio per ritirare. Pregando la buona sorte di non farci perdere quello che già avevamo ottenuto.
La Fortuna | Recensione al quickstarter di Broken Compass
A rafforzare la meccanica del Fortune System c’è appunto il concetto di Fortuna. Nei panni di avventurieri provetti, non possiamo certo venir colpiti così facilmente da una pallottola volante, né precipitare in un fossato senza atterrare in una spelonca fortunata a qualche metro di distanza. In Broken Compass, ogni eroe ha a disposizione dieci punti fortuna e uno o più portafortuna, che costituiscono appunto la sua scorta di buona stella. Quando una situazione particolarmente complessa o un pericolo mortale investe gli avventurieri, questi si salvano la pellaccia ma perdono fortuna, fino a un massimo appunto di dieci punti. Finiti quelli, non resta che far affidamento sul proprio oggetto portafortuna, che potrebbe deviare ad esempio la terribile pallottola che ci stava per mandare all’altro mondo. E che potrebbe rompersi nel processo.
La Fortuna, senza dubbio, rende l’intera sessione molto più avvincente, nonché in linea con i film d’avventura che siamo abituati ad amare. Sapere che a salvarci è stata una benevola dea bendata aggiunge gusto all’intera narrazione, e ci spinge a correre più pericoli del normale sicuri della nostra buona stella. Almeno finché questa non si esaurisce e siamo costretti a venire a patti con la nostra mortalità.
Collaborare, collaborare, collaborare
Ma a costituire il lato secondo me vincente di Broken Compass è senz’altro l’elemento collaborazione. A partire dalla creazione dei personaggi e dell’avventura fino allo sviluppo vero e proprio degli episodi, ogni elemento del gioco è creato e arricchito da tutte le persone al tavolo. Si collabora per decidere le storie degli avventurieri (che invece che venire espresse sotto forma di background si sviluppano in scena, seguendo il celebre concetto cinematografico del show don’t tell); si collabora per decidere un’azione e per scegliere come narrarla; e si collabora per dare spessore e ricchezza al mondo di gioco; che infatti si sviluppa nel corso di ogni episodio e della season intera adattandosi alle preferenze dei giocatori.
Il Fortune Master veglia sulla storia, ma tra le sue mani c’è molto meno potere di quanto succede in altri GdR. Sua è la creazione dei Rivali e delle Sfide, ma per il resto egli stesso è chiamato dal gioco ad armonizzarsi i gusti e alle scelte dei suoi giocatori. Il risultato di questo spirito di collaborazione è una narrazione davvero avvincente, che si nutre delle ispirazioni e delle idee di tutte le persone al tavolo. A patto ovviamente di giocare con il gruppo giusto.
Quando ci vorrà prima che un gruppo di avventurieri faccia esplodere questo posto idilliaco? Se si tratta del nostro gruppo, decisamente poco | Recensione Quickstarter Broken Compass
In sintesi
Ma forse è giunta l’ora di tirare un po’ le fila di questa lunga e un pelo esaltata recensione al quickstarter di Broken Compass. Come avrete di certo intuito, il pilot giocato con Riccardo Sirignano non ha fatto che stimolare in me la voglia di giocare la versione definitiva. Sono state tre ore di immersione nel nostro Bangladesh immaginario, votate all’avventura e alla narrazione. Con il resto del gruppo ci siamo divertiti, esaltati e spesso anche preoccupati per le sorti dei nostri avventurieri. E abbiamo vissuto momenti ricchi di adrenalina, senza però dimenticarci di collaborare e di impegnarci per arricchire la storia che si dispiegava davanti ai nostri occhi.
Non sono mancati momenti di imbarazzo, certo, soprattutto all’inizio, visto che non ci conoscevamo e non avevamo mai giocato a Broken Compass. Ma le meccaniche semplici e il gusto della sfida e del viaggio ci hanno presto fatto dimenticare ogni timidezza, regalandoci battute memorabili e un’atmosfera davvero piacevole, anche a distanza. Un vero peccato che il master non sia incluso nel pacchetto del kickstarer, però; perché se ci siamo divertiti è stato senz’altro anche per merito di Riccardo Sirignano e della storia che ha creato per noi. In collaborazione, immagino, con il collega Simone Formicola, al quale vanno purtroppo solo questi complimenti virtuali (e magari, in futuro, avremo modo di giocare anche con lui).
E se questa recensione di Broken Compass vi ha messo un po’ di sete di avventura, qui trovate il quickstarter
E questo è tutto, almeno per il momento. Nell’attesa di poter finanziare il kickstarter del gioco, qui continueremo a provare il quickstarter con diversi gruppi di gioco, per stuzzicare anche in loro la voglia di avere tra le mani il gioco completo. Per tutti voi che leggete dall’altra parte dello schermo e avete cominciato ad arricciarvi i baffi all’idea di provare un’avventura come questa, sappiate che il quickstarter di Broken Compass è già disponibile gratuitamente. Per ottenerlo vi basta iscrivervi alla newsletterer e vi verrà inviato per email.
Mentre per quanto riguarda la versione completa, la data di apertura del kickstarter è prevista per il 7 Maggio. Nell’attesa, noi vi consigliamo se si ripresenta la possibilità di approfittare di una delle sessioni online con i Two Little Mice. Vengono segnalate di volta in volta sul gruppo dedicato al gioco, e se riuscite a partecipare è il modo migliore per calarsi all’avventura in Broken Compass. E per lasciarsi conquistare in via definitiva.
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