Prodotto creato dalla celebre Fantasy Flight Games ed edito in Italia da Need Games!, parliamo oggi de La Leggenda dei Cinque Anelli, gioco che ci promette di far rivivere gli epici drammi legati del Giappone feudale
Andrete ad interpretare Samurai fedeli al loro signore ma anche tentati dalle passioni, sempre in bilico tra il codice del Bushido e i loro desideri personali. Scopritene di più nel nostro approfondimento.
La leggenda dei Cinque Anelli: il Manuale
Prima di parlare in termini più specifici del gioco, è giusto spendere qualche parola per descrivere il manuale de La Leggenda dei Cinque Anelli. Lo sappiamo: una parte del giocare di ruolo è anche quella di possedere i manuale dei nostri giochi preferiti. Per tutti coloro (come chi sta scrivendo queste righe) che amano sfogliare un manuale ben fatto, troveranno ne L5A una cura sena pari. Il manuale infatti andrebbe acquistato solo per le splendide illustrazioni che ne adornano le pagine, e potrebbe benissimo essere venduto come artbook.
Need Games! poi si è superata, portandoci un’edizione italiana estremamente curata anche nei materiali del manuale, con una carta spessa e resistente che valorizza i brillanti colori delle illustrazioni sopracitate. Se un prodotto si giudicasse solo dal suo comparto estetico, L5A sarebbe un gdr eccellette. Fortunatamente non lo è solo in questo aspetto.
La Leggenda dei Cinque Anelli: il Rokugan
Il Manuale de La Leggenda dei Cinque Anelli ha una modalità di presentazione dell’ambientazione del tutto particolare. Infatti il primo degli otto capitoli presenti è l’unico specificatamente dedicato alla descrizione del Rokugan, il mondo fantasy ispirato al Giappone feudale in cui saranno ambientate le vicende del gioco.
La particolarità è che questo primo capitolo è estremamente coinciso, in una ventina di pagine infatti vengono descritti tutti gli aspetti importanti. La religione, la società del Rokugan, il Bushido e i Grandi Clan vengono descritti in queste poche pagine. Questo può lasciare straniati rispetto ad un’ambientazione che sembra estremamente stratificata e complessa.
Quest’impressione però svanisce non appena si approfondisce la lettura del manuale; infatti il Rokugan, le sue genti e la sua cultura ci vengono descritte accuratamente nei successivi capitoli del gioco. Ad esempio nella sezione di creazione del proprio samurai ci si aspetterebbe di trovare una lista di caratteristiche in base al suo clan di appartenenza, cosa che avviene ma solo in parte; infatti ogni Grande Clan viene anche approfondito sul piano della narrativa e del role-play; descrivendo oltre ai bonus statistici le conoscenze, la cultura e come esso interpreta il Bushido.
Un pregio quindi de L5A è quindi quello di riuscire a trovare una perfetta amalgama tra ambientazione e le normali regole meccaniche da gdr. Questo senza mai separarle del tutto.
La Leggenda dei Cinque Anelli: i Samurai
La L5A prevede che i giocatori vadano ad interpretare uno specifico tipo di personaggio, ovvero un samurai, guidato dal codice del Bushido. La creazione del nostro PG passa attraverso una serie di 20 domande che ne determineranno gli aspetti chiave; legami familiari, ruolo alla corte del suo signore e rapporto col suo clan sono solo alcuni dei quesiti che ci verranno posti durante la fase di creazione del personaggio.
Importante in questa fase è la Scuola del personaggio, che determinerà che “tipo” di Samurai andremo ad interpretare. I Samurai infatti non sono tutti guerrieri, ma ve ne sono di molti tipi in base alla Scuola scelta: abbiamo infatti cortigiani, shinobi, monaci, artigiani, bushi (i combattenti) e gli shugenja (coloro che invocano gli spiriti). Possiamo quindi paragonare la Scuola alla classe di un personaggio, per chi è abituato alle meccaniche di Dungeons and Dragons; anche se qui il role-play è ancora più integrato con le meccaniche di gioco.
Quando si crea un personaggio poi è importante anche scegliere un ninjo e il giri, ovvero il desiderio e il dovere. Il manuale di L5A infatti enfatizza molto questo aspetto; consigliano ai Game Master di narrare storie dove il dovere dei personaggi viene spesso messo alla prova dai loro desideri umani. Questo aspetto infatti sembra essere uno dei punti centrali delle opere narrative incentrate sui samurai.
La Leggenda dei Cinque Anelli: il sistema di gioco
Il sistema di gioco de La Leggenda dei Cinque Anelli è molto particolare e stratificato. Partiamo col dire che ogni Personaggi possiede i 5 Anelli che danno il nome al gioco. Essi sono Aria, Acqua, Fuoco, Terra e Vuoto. Ognuno di essi rappresenta un “approccio” al mondo di gioco; ad esempio l’Anello del Fuoco indica che il personaggio usa la sua focosità e avventatezza per raggiungere un certo fine; al contrario l’Anello della Terra indica un modus operandi cauto e moderato; l’Acqua invece comporta flessibilità e agilità di corpo e mente.
Abilità e approcci
Esistono poi cinque gruppi di abilità (artigiane, sociali, intellettuali, marziali e mestierali) che a loro volta raggruppano le specifiche abilità. Ogni abilità ha la particolarità di poter essere usata con un approccio diverso (indicato dall’Anello corrispondente). Ad esempio una prova di arti marziali con una katana sarà diversa in base all’Anello scelto; con quello del Fuoco attaccheremo senza sosta il nostro nemico fino a sopraffarlo; con quello dell’Aria invece danzeremo con finte e acrobazie sul campo di battaglia.
Ogni Anello prevede un tipo di approccio diverso per gruppo di abilità, quindi esistono 5 tipi di approccio dello stesso anello in base alla categoria di abilità scelta; per un totale di 25 approcci diversi. È facile quindi intuire come il gioco abbia uno scheletro regolistico non complicato, ma molto stratificato e che richiede un attento studio da parte del game master e dei giocatori.
Ma come funziona la risoluzione delle prove in L5A? Il meccanismo di base è simile a molti altri gdr; il GM decide quanto una prova è difficile da superare in base alle circostanze. Questa difficoltà sarà rappresentata da un numero da 1 a 8, più alto è il numero e più la prova sarà difficile. Il GM deciderà anche quale Anello userà il Personaggio in base a come questi desidera compiere l’azione. Il personaggio poi tirerà un numero di dadi in base al valore di Anello e abilità scelte.
Dadi e katane
La Leggenda dei Cinque Anelli non usa dadi tradizionali ma specifici dadi a 6 (per gli Anelli) e 12 facce (per le abilità). Essi non sono dotati di numeri ma di simboli che indicano successo, successo esplosivo, opportunità e turbamento. Se i primi due hanno effetti più meccanici e intuibili, opportunità e turbamento sono un po’ più particolari. Le opportunità possono essere spesi sia per attivare particolari effetti aggiuntivi delle sua capacità, sia per aggiungere dettagli narrativi che andranno ad influenzare la scena di gioco. Il turbamento invece indica il tumulto emotivo di un personaggio e la sua capacità di mantenere il decoro che ci si aspetta da un samurai.
Quando un personaggio accumula troppo turbamento, perderà il controllo e rivelerà le sue emozioni e debolezze umane. Una situazione spiacevole in cui trovarsi per un membro della rigida casta dei samurai, dove l’apparenza è tutto. Queste meccaniche prettamente narrative (ma non solo) sono estremamente interessanti e sono integrate alla perfezione con l’ambientazione. Rimarchiamo quindi ancora una volta come uno dei più grandi pregi de L5A sia quello di proporre delle meccaniche di gioco funzionali alla sua ambientazione.
La Leggenda dei Cinque Anelli: considerazioni finali
La Leggenda dei Cinque Anelli è un gioco di ruolo che fa della sua profondità sia regolistica che dell’ambientazione il suo principale punto di forza. Essa però è anche il suo principale “difetto”: il gioco infatti è pensato per un certo tipo di gruppi di gioco; disposti ad “impegnarsi” per valorizzare al meglio questa complessità. Poco adatto a quei tavoli di gioco abituati alla classica campagna fantasy piena di umorismo ed eroismo spinto; è necessario descrivere bene che tipo di gioco si andrà a giocare in sessione zero per evitare di lasciare qualcuno scontento.
In definitiva la Leggenda dei Cinque Anelli è un gioco di ruolo che fa dell’unione tra meccaniche, role-play e ambientazione uno dei suoi punti forti. Se poi ci aggiungiamo un amore per l’epoca storica a cui è ispirato che trasuda da ogni pagina; non possiamo che consigliarlo quindi a tutti i game master appassionati di Giappone feudale o che desiderano provare un tipo di campagna dove l’atmosfera diventa parte integrante del gioco stesso.
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