È arrivata la conferma che aspettavamo: la Matagot rilascerà una nuova versione di Kemet, Blood and Sand, che invaderà Kickstarter nei prossimi mesi
Kemet, la creatura dell’editrice francese Matagot e parte del trittico Kemet-Cyclades-Inis, (fortunatissimi titoli dudes on a map), ha conosciuto un solido successo nel Belpaese. Grazie alla popolarità di cui gode, negli anni ha visto crescere una fedele schiera di appassionati, che ha convinto l’editore a rilasciare un regolamento in versione 1.5 prima, e a pubblicare una versione 2.0 del gioco su Kickstarter, sotto il titolo “Kemet: Blood and Sand”
Come sopravvivere nella Valle del Nilo: di cosa tratta Kemet?
Amate prendervi il vostro tempo, essere attendisti e reagire alle strategie altrui? Se è così, in Kemet sarete spazzati via da una tempesta di sangue e sabbia! Il gioco premia infatti strategie molto aggressive e stili di gioco sanguinari; e se sarete in dubbio, procurare nuovi sudditi ad Anubi sarà probabilmente la scelta più giusta (ogni battaglia vinta è 1 punto vittoria, su 8 che ne occorrono per vincere).
Non potevano mancare le piramidi naturalmente, e infatti fanno la loro comparsa rappresentate da D4 fuori misura, svettando coloratissime tra i quartieri della nostra città. Ognuna delle tre è testimonianza della strategia in cui scegliamo di specializzarci, a scelta tra guerra selvaggia, strategia e tattica, efficienza e favori divini. O un misto tra esse.
Ciò che il deserto cela è molto più di quanto appare agli occhi
Kemet è un gioco in grado di mettere d’accordo appassionati di german e di american e di offrire un’elevata rigiocabilità. Possiede infatti un sistema di potenziamento esclusivo (le tessere miglioria disponibili sono quasi tutte monocopia); mostri terribili e affascinanti (preferite uno scorpione gigante o una fenice?); regole di combattimento originali e dice-freee diverse espansioni all’attivo. Un altro pregio di questo titolo è la totale indipendenza dal linguaggio: sin dalla prima edizione del 2012 infatti, il titolo è stato edito in multilingua, ovvero con il manuale scritto anche in italiano, mentre durante il gioco non vi servirà leggere nulla!
Completano il geroglifico grafica vibrante, ambientazione possente, elementi di controllo territorio, action selection rigoroso e meccaniche di draft e memorizzazione. Il tutto ci restituisce uno dei dudes on a map più soddisfacenti e amati ad oggi disponibili sul mercato.
Solo uno sfuggirà alle sabbie: come si vince a Kemet?
In Kemet la partita termina quando un giocatore arriva a un numero prefissato di punti vittoria, ovvero 8 nel caso di partita breve o 10 nel caso di partita lunga. In caso di pareggio, conta quanto sangue hanno bevuto le vostre falci, ovvero quante battaglie avete vinto. Di norma si raggiungono i punti vittoria necessari in circa un’ora e mezza di partita e il gioco ha il pregio di lasciare incerto il risultato fino all’ultimo momento (sebbene non quanto in Cyclades, per chi lo conosce).
Le possibili strategie sono determinate da quanto decideremo di sviluppare le nostre tre piramidi, ognuna delle quali dà accesso ad alberi di talento differenti. Durante la partita, il gameplay sarà un costante equilibrio tra contestare le zone che danno punti, impiegare il proprio tempo per potenziarsi, muoversi e aumentare la propria efficienza (reclutare truppe, costruire piramidi, ecc.).
Come muta l’Alto Egitto: quali cambiamenti in previsione di Kemet: Blood and Sand?
In seguito al grande successo riscosso, gli appassionati hanno continuato a dialogare con la casa produttrice tramite BoardGameGeek, dove, quasi sorprendentemente, la Matagot ha deciso di rilasciare le regole versione 1.5 di Kemet. L’aggiornamento ha il pregio di essere interamente praticabile senza alcun acquisto aggiuntivo. Tutto ciò che dovrete fare è applicare nuove regole alla scatola del gioco che già possedete.
I cambiamenti coinvolti sono vari, da alcuni decisamente superflui, come modificare rosso, bianco e blu rispettivamente in rubino, diamante e zaffiro per i colori delle piramidi, ad altri che influiscono sull’ordine di gioco e di check della vittoria; sino ad arrivare a quello più impattante che è sostanzialmente un potenziamento succulento alle carte intervento divino (e quindi indirettamente alla strategia della piramide bianc… cioè, diamante!). Ora possono venire giocate in qualsiasi momento, salvo che non sia espressamente indicato il contrario sulla carta stessa; questo rende ancora più dinamici e imprevedibili i combattimenti. Di questo bilanciamento si sentiva il bisogno, poiché mentre la build rossa era decisamente la più affidabile e quella blu offriva nicchie interessanti, quella bianca veniva generalmente spesso snobbata in virtù dei pochi benefici in combattimento.

Affilate le falci: Kemet: Blood and Sand sta arrivando…
Il 28 Gennaio 2020, la Matagot è uscita con un comunicato ufficiale in cui annunciava che una riedizione vera e propria di Kemet, chiamata “Kemet: Blood and Sand”, verrà presto lanciata su Kickstarter. “Presto” significa che l’unico riferimento temporale di cui disponiamo è il 2020, ma noi siamo fiduciosi! Oltre a spiegare perché anche la Matagot ha deciso di sfruttare l’ormai dilagante sistema Kickstarter per finanziare il proprio gioco (meno rischi, finanziamenti meno costosi, pagamenti anticipati, ecc.), si facevano anche alcune dichiarazioni molto interessanti.
Innanzitutto, e questo dovrebbe servire a tranquillizzare i giocatori già in possesso di Kemet, verrà reso disponibile un upgrade kit. Senza obbligare tutti a ricomprare un gioco che fondamentalmente già si possiede. In secondo luogo, e questo ha creato qualche mal di pancia tra gli appassionati di crowdfunding, non verranno rilasciati Kickstarter exclusive; ovvero non ci saranno reliquie che, acquistate a modico prezzo durante la campagna Kickstarter, vengono sistematicamente rivendute a prezzi esorbitanti, poiché in edizione limitata. Inoltre, pare anche che a priori si sia stabilito di porre un limite ben definito agli stretch goals, ovvero a quel materiale gratuito aggiunto man mano che il successo della campagna aumenta.
Tutto questo potrebbe essere interpretato, anche considerata la serietà della compagnia di cui parliamo, come un approccio molto professionale al crowdfunding; un approccio cioè che non sacrifica lo spirito e la struttura del gioco sull’altare del vil denaro. E in questi tempi di campagne Kickstarter fuori controllo, è davvero un bel segnale. Infine, l’accenno nel comunicato a “epic and large games” fa brillare la speranza che la prima incursione della Matagot su Kickstarter coincida anche con l’abbandono della plastica molle per le miniature dei suoi giochi per andare verso miniature più moderne e dettagliate…
Qualche dettaglio aggiuntivo:
Per chi di voi proprio non può aspettare, qui troverete un Q&A della Matagot (in francese, ahimé) ed anche i nuovi artwork esclusivi delle divinità!
Insomma, speriamo davvero che l’operazione Kemet: Blood and Sand su Kickstarter abbia successo. E che magari se ne possa avere un primo assaggio già al Modena Play (essendo slittato a Maggio): noi incrociamo le dita!
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