È possibile passare una serata a giocare in solitaria? Ci sono meccaniche speciali da seguire? Esistono giochi da tavolo adatti allo scopo? Chiediamocelo.
Il gioco da tavolo per molti è sinonimo di gioco di società. In realtà non è sempre così… Un gioco di società non è per forza da tavolo, un gioco da tavolo non è per forza di società. Pensiamo ai più classici solitari con le carte, di cui esistono varie forme (la mia preferita è a piramide): è un gioco da tavolo ma, appunto, solitario.
È così strano giocare in solitaria?
In realtà ci fa strano perché associamo indissolubilmente il gioco da tavola al gioco di società. Ma anche le classiche carte da gioco, francesi o italiane, possono essere usate per una partita a scopa o per un solitario, che può essere mosso dalla voglia di stare da soli o dall’oggettiva assenza di persone attorno. Peraltro, come dimenticare i cari vecchi giochi in solitaria per PC?
Lo stesso concetto si può applicare a giochi in scatola, pensati per un gruppo di persone ma che, con dovute accortezze, possono essere utilizzati anche per giocare in solitaria, sfidando sé stessi o le meccaniche del gioco.
Un gioco da tavola usato in solitaria ci fa strano anche perché è più probabile vedere una persona da sola su un videogioco piuttosto che su un gioco di società perché comunque un videogioco, mal che vada, ti propone una qualsiasi sfida contro l’AI… Ma ci sono persone che non amano / non hanno / non vogliono videogiocare, quindi preferiscono aprire una scatola piuttosto che accendere la Play.
In buona sostanza, oltre ai solitari con le carte e al videogiocare in solitaria, è possibile anche usare un gioco da tavola in solitaria.
Perché giocare in solitaria?
In realtà a questa domanda abbiamo risposto prima: perché si è da soli o si vuole giocare da soli. Ma anche perché si vuole provare un titolo, si vogliono testare meccaniche ma nessuno è disponibile a condividere l’esperienza. Per chi abita in città è facilmente possibile raggiungere amici, parenti, colleghi di lavoro o compagni di classe per una serata ludica. Ma molte persone abitano lontano dai centri urbani e non tutti hanno la disponibilità di spostarsi di molti chilometri. Ecco che qui subentra la necessità di giocare in solitaria.
Quali titoli per giocare da soli?
Innanzitutto con un po’ di accortezze bene o male qualsiasi gioco in scatola può essere trasformato per una partita in solitaria. Alcuni calzano di meno, soprattutto quando le meccaniche prevedono l’uso di carte che devono rimanere segrete agli altri giocatori, altri molto di più. Ecco una breve lista di giochi in scatola adatti allo scopo:
- This war of mine, gioco da tavolo basato sull’omonimo videogioco, quindi adatto al giocare in solitaria. Gioco collaborativo che vede un gruppo di civili intrappolati in una guerra civile a Poregon, in solitaria si possono gestire anche più civili;
- Descent, viaggio nelle tenebre, gioco in scatola di tipo dungeon crawler con un gruppo di avventurieri desiderosi di sconfiggere il Signore Supremo, per giocare in solitaria è disponibile un’app dedicata che lo impersona;
- Terraforming Mars, titolo di fantascienza gestionale ambientato nel 2174, gestendo le poche risorse disponibili si deve rendere Marte abitabile, ossia terraformare;
- Scyte, titolo steampunk ambientato in un’Europa del 1920 sconvolta dalla Grande Guerra. Obiettivo in solitaria è sconfiggere un’altra nazione gestita dal regolamento;
- Arkham Horror LCG, gioco di carte non collezionabili ambientato nel mondo di Lovercraft: i giocatori o il giocatore dovrà gestire degli investigatori immersi in atmosfere inquietanti – ne parliamo qui;
- Sherlock Holmes, consulente investigativo, perfetto per serate di gruppo o in coppia, va bene anche in solitaria: i giocatori dovranno risolvere un enigma con meno indizi di Sherlock, in una Londra vittoriana.
Proverete uno di questi titoli?
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