Questo articolo affronta con una vena ironia la GAS (Gear Acquisition Syndrome) che spesso affligge i fotografi. Come uscirne? Non è un operazione semplice. Proviamo a capire assieme di cosa si tratta e se ne siamo vittima. Anche perché il fotografo che non smette di comprare… spesso, se non è single, rischia di diventarlo!
Come molti appassionati di fotografia sono anche io affetto da Gear Acquisition Syndrome, spesso citata con l’acronimo G.A.S., e nota come quell’atteggiamento che spinge i fotografi amatoriali ad acquistare materiale in continuazione, spesso poi lasciandolo giacere inutilizzato.
La G.A.S. (Gear Acquisition Syndrome) è un fenomeno molto diffuso
Se avete iniziato a guardare un nuovo obiettivo per la vostra macchina fotografica, probabilmente siete già stati infettati.
Se avete iniziato a curiosare i nuovi corpi macchina recentemente presentati per rimpiazzare il vostro, probabilmente siete già stati infettati.
Voglio puntualizzare che non intendo minimamente criticare l’atteggiamento di spendere soldi e ammassare materiale, magari anche con fini collezionistici ma personalmente mi fa piangere il cuore vedere strumenti, magari anche costosi, languire in uno scaffale. Anche per questo nell’ultimo inverno ho dimezzato il mio parco ottiche.
Personalmente subisco molto il fascino delle vecchie macchine fotografiche a pellicola, e spesso mi ritrovo a chiedermi se prendermi una piccola compatta a telemetro da pochi euro, piuttosto che una vecchia reflex completamente meccanica (a parte l’esposimetro) per provare un’esperienza fotografica molto distante da quella attuale molto ricca di tecnologia, salvo poi desistere sempre non appena penso allo scarso utilizzo che riserverei ad un simile oggetto.
Una reflex analogica della serie Olympus OM
La manifestazione della GAS (Gear Acquisition Syndrome)
Quella che comunemente è detta “scimmia” è una bestia che si installa sulle vostre spalle e inizia pian piano a sussurrarvi quanto migliori sarebbero i vostri scatti se aveste quella lente, quanto meno rumore ci sarebbe nelle stampe A0 se aveste quell’altro corpo, e via così.
Il primate è subdolo, man mano che il tempo passa rischiate di alimentarlo con i vostri ragionamenti e il tempo passato a documentarvi sulla risoluzione ai bordi di un nuovo zoom o della gamma dinamica del sensore dell’ultimo corpo appena lanciato. Lui acquisirà convinzione e inizierà ad alzare il tono di voce, fino ad arrivare ad urlarvi nei cavi auricolari e danzandovi sulle spalle convincervi che non potrete farne a meno.
Il primate è in realtà una razza speciale incrociata con l’araba fenice, ciclicamente risorge dalle proprie ceneri e non vi porterà la spada di Grifondoro, per cui se anche pensate di avere sopito le vostre voglie, state in campana, qualcuna potrebbe ridestarsi all’improvviso, magari quando vedete comparire qualche inserzione di vendita a un prezzo particolarmente allettante.
Una semplice autodiagnosi della GAS (Gear Acquisition Syndrome)
In ogni caso il paziente per guarire deve prima riconoscersi malato, ecco quindi qualche indizio per sapere se la GAS si sta insinuando nelle vostre scelte:
- Passate del tempo in rete alla continua ricerca di informazioni su uno specifico oggetto senza esservi chiesti se vi occorre realmente
- State considerando l’acquisto di una nuova lente senza sapere se le focali che copre vi sono utili
- Avete attivato un allerta su eBay per un determinato oggetto “che se ne esce uno a buon prezzo me lo piglio”
- Pensate di acquistare qualcosa ma non vi siete accorti che sarebbe un doppione
- Siete così presi dalla foga degli acquisti da non scattare
- Avete visto qualche scatto di un genere fotografico che non praticate e subito iniziate a pensare a tutta l’attrezzatura che vi occorre per praticarlo (ad esempio un obbiettivo per macrofotografia o un corpo con il sensore modificato per essere sensibile all’infrarosso)
Il fotografo che non smette di comprare… eterno o futuro single
Se vi siete riconosciuti come me in almeno uno di questi atteggiamenti è probabile che abbiate il mammifero poggiato sulle spalle a influenzarvi nelle vostre scelte e comportamenti, ma non disperate, esistono delle tecniche per non dico sconfiggerlo ma almeno contrastarlo e tenerlo a bada. Ne parlerò nel prossimo articolo, nel frattempo consiglio un bell’esame di coscienza per cercare di capire se siete affetti da GAS.
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