Il Premio Canon Giovani Fotografi è un importate evento dedicato a tutti coloro che si sono appena affacciati al mondo della fotografia, ma che hanno comunque molto da dire. Offrire un trampolino di lancio per i giovano talenti italiani funge da importante stimolo per lo sviluppo della cultura e della passione per la fotografia
“Raccontaci una storia” è il filo conduttore della 14esima edizione del Premio Canon Giovani Fotografi 2019: l’iniziativa si rivolge ai giovani italiani, dai 18 ai 35 anni di età. Un progetto che offre un’opportunità di affermazione professionale a tutti coloro che amano il mondo delle immagini. Sono molti, infatti, i professionisti e gli autori di successo che hanno partecipato alle precedenti edizioni, dimostrando l’attitudine e la tecnica per diventare protagonisti della scena attuale. Una storia di vita vissuta oppure un progetto creativo che nasce dall’immaginazione: anche quest’anno è giunto il momento di cogliere la sfida e di raccontare attraverso le immagini. Le iscrizioni sono aperte fino al 10 maggio 2019.
Massimiliano Ceravolo, Director Professional Imaging Group and Marketing Imaging Technologies & Communications Group, Canon Italia, ha dichiarato in occasione dell’apertura delle iscrizioni:
Siamo lieti di annunciare l’avvio del Premio Canon Giovani Fotografi, un progetto che ha permesso negli anni di accompagnare al successo i giovani autori che, nel tempo, sono diventati i veri protagonisti del mondo della fotografia. Diversi vincitori delle edizioni passate, infatti, sono oggi fotografi affermati nel panorama nazionale e internazionale. Il premio Giovani Fotografi è uno spaccato dell’evoluzione tecnologica che ci vede protagonisti degli ultimi 20 anni, nei quali il passaggio dall’analogico al digitale ha permesso un’evoluzione del linguaggio degli autori attraverso l’utilizzo di strumenti sempre più performanti. Ringraziamo, infine, i partner editoriali, che ci stanno aiutando a valorizzare questo progetto, accompagnando i giovani nel percorso di tutorship e permettendo loro di confrontarsi direttamente con il mondo dei media.
Premio Canon Giovani Fotografi: informazioni e novità sul concorso
Sulla scia dell’edizione da record del 2018, che ha raggiunto quasi mille iscritti, il Premio Canon Giovani Fotografi torna confermando le due grandi categorie Fotografia e Multimedia e aggiungendo due importanti novità: una categoria dedicata alla fotografia sportiva, uno dei settori più battuti dai fotografi di tutto il mondo e quindi anche uno dei più richiesti, e la possibilità di vedere esposti i propri progetti al festival internazionale Cortona On the Move. Vediamo quindi nel dettaglio che cosa ci aspetta in questa nuova edizione del concorso.
Categoria fotografia
La storica categoria del premio si rinnova per questa nuova edizione, chiedendo ai suoi iscritti di sviluppare un progetto originale composto di un minimo di 10 scatti fino ad un massimo di 15 immagini. Ma attenzione! E’ importante anche saper raccontare, a parole il progetto. E’ richiesto infatti un testo di presentazione che, insieme alla forza visiva delle fotografie, riesca ad appassionare e impressionare la giuria.
Ad essere premiati saranno i primi tre lavori classificati e un progetto dedicato alla fotografia sportiva, che riceveranno attrezzatura Canon e sessioni di tutorship da importanti photo editor italiani, per supportarli nella loro crescita professionale.
Per la categoria fotografia, ogni progetto fotografico presentato deve includere:
- Minimo 10 foto e massimo 15 foto. Ogni immagine deve avere i seguenti requisiti: file .JPEG, dimensione lato lungo 800 pixel, risoluzione 72 dpi, colori o b/n, non superare 2 MB. A ogni immagine presentata deve corrispondere un file ad alta risoluzione di almeno 10 MB che vi verrà richiesto qualora il vostro lavoro venga selezionato.
- Ogni file deve essere nominato come segue: nomi dei file dovranno rispettare la stringa COGNOME, INIZIALE DEL NOME, NUMERO DELL’IMMAGINE NELLA SEQUENZA. (ad esempio: Mario Rossi nominerà i suoi files ROSSI_M_001.jpeg, ROSSI_M_002.jpeg, eccetera)
- Testo di presentazione in italiano (massimo 1.000 caratteri spazi inclusi)
- Biografia in italiano (breve biografia scritta, non CV)
Categoria multimedia
Una categoria pensata per chi ama sperimentare, tentare nuovi stili e approcci innovativi. Il progetto infatti deve rappresentare una combinazione di almeno due media. Che si tratti di video, fotografie, infografiche, testi o suoni, l’importante è la capacità di creare una storia unica e coinvolgente. Spetterà alla giuria assegnare il premio, che in questo caso, andrà in esclusiva al primo classificato.
Per la categoria multimedia, ogni progetto multimediale deve prevedere l’impiego di almeno due media (a scelta tra video, fotografie, testi, suoni, infografiche) presentato deve includere:
- 1 file in. mp4 del peso di 50 MB.
- A questo file presentato deve corrispondere un file ad alta risoluzione (in formato non compresso) che vi verrà richiesto qualora il vostro lavoro venga selezionato.
- Il file deve essere nominato come segue: COGNOME e NOME (ad esempio: Mario Rossi nominerà i suoi files ROSSI_MARIO.mp4)
- Testo di presentazione in italiano (massimo 1.000 caratteri spazi inclusi)
- Biografia in italiano (breve biografia scritta, non CV)
Fotografia sportiva
All’interno della categoria Fotografia sarà inserita una menzione speciale per le storie dedicate al mondo dello sport liberamente interpretato. E’ possibile scegliere qualsiasi disciplina sportiva, uno o più protagonisti, atleti professionisti o amatoriali, colti in gara, dietro le quinte o durante l’allenamento. Ci si può ispirare anche ai luoghi dello sport, da un campo di calcetto a una parete di arrampicata. Sono tante le opzioni: ciò che conta è la creatività, l’originalità e l’emozione che le immagini sapranno suscitare.
Per la categoria fotografia sportiva, ogni progetto fotografico presentato deve includere:
- Minimo 10 foto e massimo 15 foto. Ogni immagine deve avere i seguenti requisiti: file .JPEG, dimensione lato lungo 800 pixel, risoluzione 72 dpi, colori o b/n, non superare 2 MB. A ogni immagine presentata deve corrispondere un file ad alta risoluzione di almeno 10 MB che vi verrà richiesto qualora il vostro lavoro venga selezionato.
- Ogni file deve essere nominato come segue: nomi dei files dovranno rispettare la stringa COGNOME, INIZIALE DEL NOME, NUMERO DELL’IMMAGINE NELLA SEQUENZA.
(ad esempio: Mario Rossi nominerà i suoi file ROSSI_M_001.jpeg, ROSSI_M_002.jpeg, eccetera) - Testo di presentazione in italiano (massimo 1.000 caratteri spazi inclusi)
- Biografia in italiano (breve biografia scritta, non CV)
Il regolamento ufficiale e completo è reperibile nel sito dedicato all’evento.
Premi
I candidati che si classificheranno nelle prime tre posizioni per la Categoria Fotografia, il candidato per la menzione speciale dedicata alla Fotografia Sportiva e il primo classificato per la Categoria Multimedia avranno l’opportunità di ricevere tutorship con photo editor di fama internazionale, per approfondire e sviluppare le loro competenze professionali. Inoltre i lavori premiati saranno esposti al festival di Cortona On The Move, occasione unica per poter presentare i progetti a un pubblico di esperti e appassionati. Infine saranno messe in palio alcune delle tecnologie di riferimento dell’offerta Canon attuale da Canon EOS R ai modelli Canon EOS 6D Mark II, Canon EOS M50, Canon EOS 7D Mark II, le ottiche EF ed RF.
Maggiori informazioni sui premi si possono recuperare qui.
La Giuria
Come in ogni concorso che si rispetti i progetti presentati saranno valutati da una giuria di esperti del settore fotografico ed editoriale, con svariati anni di esperienza e ruoli di spicco. La giuria di questa edizione del Premio Canon Giovani Fotografi sarà composta da:
- Arianna Rinaldo – Direttrice artistica Cortona On The Move
Arianna Rinaldo è una libera professionista che si occupa di fotografia a tutto campo. E’ il direttrice artistica del festival internazionale di fotografia Cortona On The Move. Per quasi 10 anni ha diretto Ojodepez, trimestrale spagnolo dedicato alla fotografia documentaristica. La relazione con la fotografia inizia nel 1998, quando a New York diviene direttore d’archivio dell’agenzia Magnum Photos. Tornata in Italia nel 2001, lavora come photo editor della rivista Colors, per la quale commissiona progetti di documentazione a livello internazionale. Dal 2004 al 2011, a Milano, è consulente e curatrice per progetti di mostre e varie pubblicazioni, tra le quali per 4 anni D, il supplemento settimanale del quotidiano La Repubblica. Partecipa regolarmente come reviewer a letture di portfoli dei più importanti festival fotografici in Europa e nel mondo e come membro di giurie internazionali. E’ stata parte della giuria del World Press Photo nel 2009.
- Renata Ferri – photo editor Io Donna
Giornalista, è photoeditor di Io Donna – il femminile del Corriere della Sera – e di AMICA, il mensile di Rcs Mediagroup. Precedentemente ha diretto per lungo tempo la produzione fotografica di Contrasto. Ha partecipato a numerose giurie italiane e internazionali incluse due edizioni del World Press Photo. Scrive di fotografi e fotografie, tiene workshop e lezioni in corsi universitari e scuole specialistiche. Cura progetti editoriali ed espositivi di singoli autori e collettivi.
- Giulia Ticozzi – photo editor La Repubblica
Giulia Ticozzi è una fotografa e photo-editor che vive e lavora tra Milano e Roma.
Ha esposto i propri progetti fotografici in diversi Musei e sedi istituzionali, incluso MUFOCO, Museo di Fotografia Contemporanea, la Soprintendenza ai beni Culturali della Regione Emilia Romagna, Careof e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino.
Ha lavorato come assistente per Francesco Jodice e editor per giornali com Il Post e La Stampa.
Adesso insegna storia della fotografia alla scuola CFP Bauer, collabora a progetti di ricerca come Borderlands e la Terza Isola e lavora come photo-editor per il quotidiano La Repubblica.
- Maysa Moroni – Photo editor di Internazionale
Dal 2008 è photo editor per il settimanale Internazionale dal 2008. È milanese, ma vive a Roma dal 2003. Prima di lavorare a Internazionale si è diplomata alla storica scuola di fotografia Riccardo Bauer di Milano, ha viaggiato per il mondo come assistente fotografa, è stata ricercatrice iconografica per l’Agenzia Fotografica Franca Speranza, assistente alla produzione per l’Agenzia Fotogiornalistica Contrasto, photoeditor per il Gruppo Editoriale L’Espresso e per Left Avvenimenti. Ha tenuto un corso di alta formazione in photoediting organizzato da Internazionale alla LUISS di Roma, è stata presidente della giuria del Premio G. Tabò legato a Fotoleggendo e tenuto diversi incontri sul mestiere di photoeditor e sulla costruzione della copertina di Internazionale.
- Manila Camarini – photo editor D’ di Repubblica
Nata a Milano nel 1973. Ha iniziato a lavorare come agente fotografico collaborando con le maggiori testate italiane. Photo editor per Panorama Travel Mondadori e Traveller Condé Nast. Nel 2003 diventa giornalista professionista e photo editor a D La Repubblica e dal novembre 2014 responsabile fotografico a D Lui. Partecipa alla giuria di premi fotografici e tiene lezioni di photo editing.
- Naima Mancini – Giornalista e photo editor Sportweek
Naima Mancini è nata a Milano nel 1970, dove si è laureata in Lettere Moderne con una specializzazione in Storia dell’Arte, si occupa da sempre di fotogiornalismo. Giornalista e photo editor del magazine de La Gazzetta dello Sport SportWeek dal 2012, dove ha lavorato con Giovanna Calvenzi dal 2006 al 2011, e precedentemente del settimanale di news Panorama. Esperta di produzione e progettazione editoriale e fotografica. Membro di giurie di premi fotografici italiani ed internazionali, ha partecipato a numerose letture portfolii tra cui Savignano SI Fest, Photoshow Milano, Fotografica Canon, Fo.To e Milano Photo Week. Fa parte del Grin (Gruppo redattori iconografici nazionale), fondato dai photo editor italiani nel 2002, che organizza incontri, eventi, mostre e il Premio fotografico Amilcare G. Ponchielli. Vive e lavora a Milano
- Massimiliano Ceravolo – Director Professional Imaging Group and Marketing Imaging Technologies & Communications Group, Canon Italia
Massimiliano Ceravolo entra nel mondo Canon all’inizio degli anni 90, occupandosi di product marketing e di comunicazione di prodotto nell’area foto video, fino a gestire il team Marketing e Comunicazione di Canon Italia. Nel 2001 è chiamato all’headquarter europeo ad Amsterdam in qualità di Marketing Communication Director per la business unit Consumer Imaging EMEA e nel 2004 rientra in Italia per guidare, come Country Director, la divisione Consumer Imaging fino a gennaio 2010.Successivamente, in qualità di membro dell’ Executive Management di Canon Italia, torna a guardare a tutto tondo l’ offerta del business Canon con il ruolo di Marketing Director delle aree B2B e B2C fino al 2013, quando gli viene affidata la guida della nuova divisione Professional Imaging Group di Canon Italia. Dal Novembre 2014 affianca a questo ruolo anche la responsabilità della divisione Information & Imaging Solutions di Canon Italia, rivolta allo sviluppo in ambito B2B delle soluzioni e dei servizi di Information Management e di Imaging evoluto. Dal 2016 assume la guida del Marketing Consumer, continuando a ricoprire il ruolo di Professional Imaging Director. Nel corso della sua esperienza professionale nell’ambito fotografico, dal 2011 al 2015 ricopre la carica di Presidente dell’associazione di categoria AIFOTO, Associazione Italiana Photo e Digital Imaging.
La giuria della nuova edizione del Premio Canon Giovani Fotografi
Premio Canon Giovani Fotografi: la storia
Nel 1998 Canon crea il Premio Canon Giovani Fotografi con l’obiettivo di scoprire e riconoscere sperimentazioni e nuove modalità espressive e offrire opportunità concrete di sviluppo professionale. Ai giovani fotografi Canon chiede di dimostrare di avere attitudine, sapere parlare “fotograficamente” e avere creatività e tecnica. Con il Premio Canon esprime la propria sensibilità nei confronti della fotografia con iniziative culturali e artistiche a sostegno dei giovani. La maggior parte dei vincitori del Premio ha raggiunto traguardi professionali di grande prestigio, mentre altri stanno seguendo un percorso artistico e di ricerca personale.
I numeri del Premio Canon Giovani Fotografi:
- 13 edizioni dal 1998 al 2018
- 6,000 giovani fotografi partecipanti
- 56 riconoscimenti per montepremi complessivo di oltre 136 mila euro
- L’edizione Premio Canon Giovani Fotografi 2018 ha celebrato quattro giovani fotografi italiani che hanno accolto la sfida producendo opere
- appassionanti, interpretando il tema in modo originale e rivelando uno sguardo sensibile sulla società e su storie personali.
Nella categoria progetto fotografico, si è distinto Claudio Cerasoli, 1° classificato con “L’oro di Gondo”, un lavoro dedicato alla storia di questo paese alpino di poche decine di abitanti sito nel Cantone Vallese al quale, fin dal XVII secolo, è legata la figura dei cercatori d’oro. Tra il 1892 e il 1897, con centinaia di minatori all’opera, nelle miniere di Gondo furono estratti circa 33 kg d’oro destinati a produrre monete preziose. Nel 1897, esaurite le vene aurifere, le miniere furono chiuse e i minatori abbandonarono Gondo per trasferirsi altrove. Il lavoro di Cerasoli rivela un aspetto del nuovo mondo, le criptovalute, ancora poco diffuse e comprese, proponendo un parallelo con la storia mineraria della città di Gondo. Con immagini croccanti, che alternano attrezzature e documenti storici a ritratti e paesaggi ci addentriamo nelle miniere del paese che ora accolgono server e strumentazione futuristica dei nuovi cercatori d’oro. Un viaggio nel tempo dal passato al futuro: in qualunque momento storico l’innovazione risulta vincente. Cerasoli, aquilano, classe 1986, dopo la laurea in economia e commercio si dedica allo studio della fotografia frequentando il master triennale di fotografia presso l’Isfci di Roma. Gli interessi principali della sua ricerca sono il paesaggio naturale in relazione con l’uomo, e l’architettura. Diverse pubblicazioni all’attivo tra cui IoDonna, DomusWeb, Internazionale. Le ultime ricerche si concentrano sul concetto di comunità.
Andrea Provenzano, 2° classificato della categoria progetto fotografico, ha ottenuto il riconoscimento con “Light down below”, reportage realizzato nel gennaio 2018 in Groenlandia. Provenzano ci offre uno sguardo distaccato ma significativo su uno dei temi più dibattuti del momento: il riscaldamento globale. La storia è raccontata dal punto di vista della Groenlandia, fortemente colpita da questo problema, che tenta di trasformare in positivo l’effetto spesso devastante dell’innalzamento di temperatura. Il processo di modernizzazione avviato nel dopoguerra dai coloni danesi ha portato all’attuale sviluppo dell’industria mineraria che potrebbe fornire all’isola lo slancio necessario verso l’indipendenza economica e politica dalla Danimarca. Da vittima del surriscaldamento globale, la Groenlandia sta provando a trarre profitto dal cambiamento climatico sfruttando le risorse naturali più facilmente accessibili e in particolare i corridoi marini che si apriranno con la fusione dei ghiacci artici. Fotografo documentarista, si concentra su tematiche sociali e ambientali con l’obiettivo di visualizzare l’impatto sociale dei fenomeni definiti come “hyperobjects”, entità di incomprensibile estensione in termini sia di spazio sia di tempo, come il riscaldamento globale, il capitalismo, l’invasione della tecnologia e dei big data nella nostra quotidianità. Dopo la laurea al Politecnico di Torino, lavora come fotografo sportivo in competizioni internazionali.
Andrea Carboni, il 3° classificato della categoria progetto fotografico con “Pinus pinea”, un racconto realizzato con foto nuove e dell’album di famiglia, cartoline, che riporta alle estati della gioventù, quel momento dell’anno in cui la famiglia riunita si gode le vacanze al mare. Con un tocco vintage, unito alla contemporaneità dello snapshot e degli still life, Carboni restituisce un’esperienza personale che diventa universale e simbolica. Il lavoro è dedicato alle vacanze estive trascorse in famiglia, ogni anno fin dalla nascita, a Pineto, piccolo paese sulla costa abruzzese. Dopo 20 anni, Andrea torna a Pineto con moglie e figli per cercare di far vivere alla famiglia le sue stesse emozioni. L’obiettivo è suscitare ricordi raccontando una storia personale, ma che in realtà ha tratti in comune con quelle di vissute da molte altre persone. Andrea Carboni, aretino, classe, 1986, scopre la passione per la fotografia durante gli studi di design d’arredo al Politecnico di Milano. Dopo tre anni di apprendimento come autodidatta, frequenta circoli fotografici appassionandosi alla fotografia di reportage. Nel 2013 frequenta il corso di fotogiornalismo presso la Fondazione Studio Marangoni di Firenze con il collettivo TerraProject. Si dedica a progetti di fotografia documentaria con particolare attenzione alle relazioni tra l’uomo e all’ambiente. Alcuni servizi sono stati pubblicati su Il Post, Sportweek, Gioia, Grazia, Neon France, Newsweek China.
Nella categoria progetto multimediale che prevede un unico classificato assoluto, Michele Spatari si è distinto con il documentario “Acqua alta”, indagine sul ruolo dei bagni comunali nel disagio abitativo di Torino, la città con il più alto numero di sfratti in Italia. Per far fronte alla difficile situazione abitativa il Comune di Torino ha messo a disposizione cinque bagni comunali per chi non ha una casa o vive in abitazioni prive di servizi per l’igiene personale. In questi luoghi in cui si scorgono storie di lotta quotidiana, coesione sociale e solidarietà, ogni mattone, ogni piastrella di ceramica, ogni tubatura è parte della storia e della memoria delle periferie di Torino. I bagni comunali hanno un ruolo fondamentale nel mitigare fenomeni di degrado abitativo prepotentemente riaffiorati con la crisi economica. Il progetto multimediale, in bianco e nero, raccoglie testimonianze di extra-comunitari e italiani, famiglie e pensionati che non sono più in grado di pagare le bollette e sono costrette a frequentare i bagni pubblici, con uno sguardo attento che restituisce dignità e umanità. Bolognese, classe 1991, si laurea in Architettura all’Università di Ferrara con una tesi sul ruolo dello spazio pubblico nelle città post-conflittuali soggiornando per cinque mesi a Beirut. Dal 2016 inizia l’attività di fotografo. I suoi lavori sono pubblicati su diverse testate tra le quali New York Times, Le Monde, Wall Street Journal, New York Mag, Bloomberg, L’Espresso, Courier International, La Repubblica, La Stampa. Da settembre 2017 è contributor per l’agenzia NurPhoto e assistente all’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata di Roma per i corsi di fotogiornalismo.
Tra i tanti vincitori delle edizioni precedenti del Premio Canon Giovani Fotografi, ricordiamo:
- Paolo Verzone, Miglior Portfolio 2001, con un reportage fotografico su Peshawar (Pakistan) dal titolo “Peshawar, the darkness of light”. Impegnato nella complessa operazione di abbinare ricerca personale e lavoro di reportage, Verzone si è distinto a livello nazionale e internazionale. Dopo il premio Canon del 2001 è giunta la consacrazione con tre premi World Press Photo. Con rigore ed eclettismo, spazia da reportage giornalistici a progetti di lungo termine, da storie documentarie a ritratti in posa, dal bianco e nero al colore e infine da analogico a digitale. Paolo Verzone è Ambassador Canon.
- Andrea Frazzetta, con il Miglior Portfolio nell’edizione del 2006, si distingue per l’utilizzo consapevole e raffinato del linguaggio reportagistico e la capacità di valorizzare temi sociali senza rinunciare a valenze estetiche. Riceve numerosi premi: nel 2009 il premio Yann Geffroy per il reportage “Obama Village”; nel 2012 il PDN photo annual per il lavoro sul Cinema Africano commissionato dal New York Times Magazine; nel 2013 il PDN photo annual, dell’American Photography e del PX3 – Prix De La Photographie Paris; nel 2014 il premio dell’American Photography per il lavoro da Tokyo realizzato per Newsweek. Dancalia, tra i vincitori del PND photo annual, è stato esposto al festival internazionale di fotografia Cortona On The Move 2017.
- Daniele Tamagni si classifica ex aequo con Andrea Frazzetta, con un reportage sui dandy di Brazzaville in Congo, un lavoro che porta alla scoperta del fenomeno dei Sapeurs. Un racconto innovativo e disinvolto su tematiche sociali fortemente caratterizzanti di un luogo. Fotografo geniale, vincitore del World Press Photo nel 2011, sempre alla ricerca di storie originali, ha documentato con uno sguardo unico, la varietà umana, dai metallari del Botswana alle lottatrici di wrestling boliviane che non rinunciano a indossare abiti tradizionali quando lottano sul ring. Ci ha lasciato, a soli 42 anni, nel 2017, consegnandoci in eredità un prezioso patrimonio.
- Nel 2008, primo classificato per il Miglior Progetto, è Alessandro Imbriaco con “Occupare Spazi Interni”, un progetto fotografico approfondito e articolato nelle intenzioni e nella forma estetica, di grande impatto per la contemporaneità delle immagini e per l’attualità del tema sociale. La trasformazione degli insediamenti urbani, delle abitazioni precarie e dei paesaggi determinata dai flussi migratori è un tema costante nel suo lavoro di ricerca. La prospettiva politica e sociale è sempre associata alla componente estetica. Nel 2010 ottiene il secondo posto nella sezione Contemporary Issues Stories al World Press Photo e nel 2011 si aggiudica il Premio Pesaresi.
- Nel 2009 il Premio Canon Giovani Fotografi è di segno femminile: il riconoscimento Miglior Portfolio è attribuito Arianna Arcara per il suo lavoro “Woodward Silence”, un racconto visivo coerente e di grande impatto emotivo su uno dei temi più attuali della storia recente: la crisi economica mondiale. Il reportage, dedicato a Detroit, rivela una delicatezza visiva sempre rispettosa della dignità umana. Il riconoscimento per il Miglior Progetto va ad Anastasia Taylor-Lind con il lavoro “Camilla Neprous and The Devil’s Horsemen”, un progetto di grande impatto emotivo, capace di svelare intimità e mostrare i sogni e i progetti di una giovane donna
Premio Canon Giovani Fotografi è abbastanza diverso dai classici concorsi fotografici a cui siamo abituati: l’impegno richiesto è di almeno 10 scatti, quindi quello necessario a realizzare un progetto ben strutturato e con una cospicua componente narrativa. Dopotutto si capisce dallo slogan “Raccontaci una storia” che la narrazione è il fulcro di questa manifestazione e del mezzo comunicativo fotografico. Dalla sezione fotografia è tutto, sicuramente non vediamo l’ora di vedere chi trionferà quest’anno, quali storie avrà da raccontare e soprattutto cosa potrà insegnarci! Continuate a seguirci per saperne di più!
Lascia un commento