Purtroppo alla fine Olympus si è arresa alla contrazione del mercato fotografico: la storica azienda nipponica ha ceduto la sua divisione Imaging al colosso Japan Industrial Partners (Jip) ed ora in avanti si concentrerà solamente in altri ambiti come le apparecchiature mediche
Qualche tempo fa si vociferava di una possibile cessione della divisione Imaging di Olympus, voci che era state smentite da alcune dichiarazioni. Ma evidentemente si trattava solo di un modo per non compromettere le trattative. Qualche giorno è arrivata la conferma ufficiale: la divisione dedicata alla fotocamere, dopo ben 84 anni attività e grandi successi, viene ceduta al colosso Jip che in passato aveva già accolto un altro brand in decadenza come Sony Vaio.
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Olympus Imaing chiude i battenti, cos’è successo?
Le fotocamere Olympus erano da sempre state una garanzia di qualità . Dopo i grandi successi ai tempi della pellicola, con modelli iconici che ancora oggi fanno emozionare gli appassionati come la serie Olympus Pen, l’arrivo del digitale ha portato un po’ di problemi. Uno spiraglio si era aperto con il mercato delle mirrorless Micro Quattro Terzi: piccole e compatte rispetto alle reflex. Ma presto anche il mercato delle mirrorless si è saturato, specialmente negli ultimi 2-3 anni con l’arrivo di tanti mirrorless Full Frame anche a prezzi abbordabili. Per Olympus si tratta di un periodo nero: tre anni di perdite, pochissime risorse da investire nello sviluppo di nuovi prodotti (e lo abbiamo visto in parte nelle ultime uscite) e una cerchia di clienti sempre più stretta e di nicchia.
Olympus EP-1
L’idea delle mirrorless Micro Quattro Terzi non era poi così male, anzi ai tempi era una grande innovazione: Olympus E-P1 è stata la prima fotocamera digitale mirrorless della storia. L’idea era quella di unire la qualità di una reflex alla portabilità delle compatte. Grazie ad un sensore Micro Quattro Terzi, notevolmente più grande di quello che troviamo nella compatte e contemporaneamente abbastanza piccolo da permettere un design contenuto del corpo macchina. Grazie alle dimensioni ridotte del sensore Olympus è stata anche una delle prime case a sviluppare un sistema di stabilizzazione integrata nel sensore, attraverso il quale era possibile stabilizzare qualsiasi ottica ed ancora oggi il suo sistema rimane uno dei più prestanti.
E poi cos’è successo? Prima di tutto arrivano gli smartphone. Il mercato delle fotocamera compatte viene quasi totalmente annullato. E Olympus perde una bella fetta di entrate. Rimangono solo le mirrorless a tenere duro. Ma anche qui gli acquirenti si fanno sempre più di nicchia: i competitor cominciano a produrre modelli compatti con sensori più grandi, investono nel settore dei video e nelle funzionalità smart. Olympus rimane indietro. Non è più la grande casa dei vecchi tempi, ma un brand quasi dimenticato dal grande pubblico e apprezzato da pochi appassionati. Purtroppo l’azienda non ce la fa ed è costretta a cedere l’attività .
Cosa prevede il futuro?
Gli accordi con Jip prevedono che la sezione Imaging di Olympus venga scorporata e ceduta. Secondo quanto trapelato il colosso nipponico proverà a rilanciare il brand con nuovi investimenti, ma ovviamente non si conoscono ancora i dettagli. In ogni le fotocamere OM-D e le ottiche Zuiko rimarranno al centro del progetto, quindi non è tutto perduto. I possessori di prodotti Olympus non verranno abbandonati e forse nel prossimo futuro vedremo una rinascita del brand.
Olympus invece continuerà ad operare in altre settori come quello della produzione di apparecchiature mediche che rappresenta un terreno molto florido e con ottimi margini di guadagno per la società , al contrario della sezione fotografica che continuava a segnare record in negativo.
Ma è giusto alimentare le speranza di una rinascita del brand? Non è facile rispondere. Il mercato della fotografia è in caduta libera, lo sappiamo e non ha ancora trovato una situazione di stabilità . Ci sono tantissimi brand attivi nel settore e i settori dove si può ancora sperare di guadagnare qualcosa sono la fascia alta o professionale e il settore video. Un possibile strada potrebbe anche essere quella di ridimensionare molto il sistema, puntano forte su pochi prodotti specializzati e targetizzando la propria offerta. Nelle prossime settimane ne sapremo di più dato che l’accordo verrà siglato il 30 settembre e verosimilmente l’operazione verrà conclusa entro la fine dell’anno. Speriamo questo non sia l’ultimo pezzo che scriveremo su Olympus. Dalla sezione fotografia è tutto, continuate a seguirci!
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