L‘episodio quattro di Tower of God è finalmente arrivato, e con esso anche una svolta significativa nella serie, soprattutto dal punto di vista della qualità. Vediamo insieme se l’adattamento del manwha di SiU è stato in grado di rendere giustizia all’opera
Siamo finalmente arrivati al primo terzo della stagione uno di Tower of God. L’opera fantasy per ragazzi scritta e disegnata da SiU è divenuto anche al di fuori della Korea un prodotto di grande interesse. Seppur con meno pubblicità rispetto ai manga giapponesi, il manwha di Tower of God è riuscito comunque a ritagliarsi una bella fetta di fan. E questi fan, con l’episodio quattro della serie, sono stati ricompensati.
Con le interessanti promesse dell’episodio precedente, il quattro di Tower of God riparte in quarta. Baam sembra aver rivisto Rachel, anche se per un attimo, mentre Anaak ha deciso di rompere il gioco prendendosi per sé la corona. Una situazione spinosa per i protagonisti, vista la forza della lucertolina. Tuttavia, degli occhi assurdamente suadenti hanno già puntato Anaak, facendo calare sul piano del test l’ombra di Zahard.
Oh, you almost had it, you gotta be quicker than that
L’episodio quattro di Tower of God è una rappresentazione perfetta di come adattare un manwha. Il fumetto koreano, a differenza degli altri comics e manga, ha una struttura ben diversa. Infatti, mentre la disposizione delle vignette nei nostri fumetti e in quelli giapponesi è consequenziale verso l’orizzonte, le pagine dei manwha Webtoon si sviluppano verticalmente. Gli autori tendono quindi a dare più enfasi alla singola inquadratura, perché ti deve trainare verso la prossima.
Questo meccanismo tipico dei Webtoon (appunto, fumetti digitali) si adatta bene ai tablet e ai telefoni, ma danneggia molto il flow degli eventi. Le scene sembreranno più lente, e il ritmo si appesantirà parecchio, anche se Tower of God in particolare non ha molti dialoghi. In ogni caso, l’anime ha dimostrato di poter fare di meglio.
Il ritmo dell’episodio è comuqnue serrato, come gli altri, ma senza adoperare tagli e, anzi, riportando quasi tutto il materiale originale senza peccare. Il ritmo veloce non è infatti una forzatura, ma semplicemente il conseguimento naturale delle azioni dei personaggi. Anche con dei combattimenti veloci, la regia e la sceneggiatura riescono comunque a trovare spazi ampi dove esprimersi.
Tante informazioni in pochi frame – Tower of God: episodio quattro
Tralasciando gli sprazzi di comicità delle scene con Leeso (sempre e comunque il miglior personaggio), i combattimenti raggiungono finalmente una durata degna di nota. Anaak nell’episodio prima ha dimostrato la sua potenza, e dal suo trono ha deciso di fare lo stesso contro Laure, il misterioso dormiglione. È stato interessante vedere come hanno deciso di riprodurre il “risveglio” dell’arma della ragazza, con un effetto sì grezzo, ma decisamente efficace.
Detto nei termini del programma Il Fuoco di Spade, “questa lama… taglia!”. E se pensate che questa battuta sia fuori luogo, buona parte dell’episodio quattro di Tower of God ha al suo interno molte gag. Gli scontri sono presi alla leggera, perché alla fine viene considerato comunque “un gioco”. Questo dice molto sulla mentalità degli abitanti della Torre, ma non è l’unica cosa che trapela).
Infatti, il modo in cui le personalità dei personaggi vengono fuori in singoli frame è sicuramente piacevole. L’arroganza di Anaak viene ritratta con dei momenti molto carini dove sbadiglia e se ne frega dei combattimenti, seduta comodamente sul suo trono. Mentre il premio per il “MVP” dell’episodio se lo aggiudica Khun, con una scena alquanto simpatica.
Capriccio diabolico – Tower of God: episodio quattro
Khun è uno dei personaggi più amati della serie. Basta poco per capirne il motivo. Il suo aspetto certo non è dei migliori, con un gusto estetico per la capigliatura alquanto particolare, ma i suoi modi di fare rispecchiano totalmente il personaggio. Nel gioco della corona, i suoi capricci (benché telefonatissimi) fanno piazza pulita degli avversari. Un “Devil Khun” per certi versi aspettato, visto la contorta mentalità del ragazzo proveniente da una nobile famiglia.
Tuttavia, questo modo di fare lo mette in contrasto con l’ingenuità di Baam, rendendoli una coppia effettivamente divertente da seguire. Il suo carattere viene completamente fuori in meno di due minuti, e in una serie con così pochi episodi non può essere altro che un pregio. La caccia alla corona in particolare è stata resa piuttosto bene, con delle prodezze registiche finalmente interessanti e un comparto tecnico all’altezza.
Certo è poco chiaro il power-scaling dei personaggi, con alcuni effetti visivi che non aiutano a quantificarne il potere. Del resto, questo gap nelle forze sarà un difetto che Tower of God si trascinderà fino alla fine, malgrado SiU avesse tutti gli strumenti per renderlo bilanciato. Ancora una volta, si dimostra lontano dalla qualità di Hunter x Hunter di Togashi.
Ancora Kevin – Tower of God: episodio quattro
La soundtrack si rivela nuovamente di altissima qualità, con dei brani elettronici non solo orecchiabili, ma anche capaci di dare energia alle scene. I combattimenti senza soundtrack non sempre sono l’ideale, e benché esistano eccezioni più “emotive” come Kakashi vs Tobi o Naruto vs Sasuke in Naruto Shippuden, la regola vale comunque. Kevin Penkin si rivela per l’ennesima volta come uno dei più promettenti compositori.
In particolare, nelle scene d’azione finale si può sentire un piano letteralmente impazzito che accompagna in modo dinamico e perfetto il combattimento caotico. Non poteva esserci soundtrack più azzeccata, e questo sottolinea ancora di più quanto siano eccellenti le OST di Tower of God.
Il doppiaggio fa ancora una volta un ottimo lavoro, con un Lero Ro un po’ più gioviale rispetto all’episodio uno e decisamente più in linea con il personaggio. Okamoto Nobuhiko in particolare, nel ruolo di Khun, spicca ancora una volta, ma a questo giro ricorda molto di più i suoi ruoli classici da teppista.
Dopo un episodio misto fra action e commedy, il finale promette decisamente bene per la prossima settimana. D’altronde, le principesse di Zahard stanno per entrare in azione. Vedremo come saranno riprodotti i prossimi scontri, sperando che ci sia spazio per una season 2.
Conclusioni
L’episodio quattro di Tower of God è decisamente promosso. Il ritmo, seppur all’apparenza veloce, è invece estremamente realistico e adatto alla serie. La serie continua a intrattenere senza problemi, seppur non superi la soglia del mero intrattenimento. Vedremo cosa Crunchyroll avrà da offrirci la prossima settimana. Continuate a seguirci su tuttoteK per avere altri aggiornamenti su serie tv, film, videogiochi e tanto altro ancora!
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