Come ogni anno oggi, 4 maggio, si celebra lo Star Wars Day: ecco il perché della nascita del May the 4th be with you, e alcune curiosità relative alla saga cinematografica che forse non conoscevate
Ogni anno il 4 maggio arriva il momento di celebrare ad alta voce il proprio amore per Star Wars, saga cinematografica che ha unito in quasi cinquant’anni di storia diverse generazioni. La scelta della data deriva da un gioco di parole. Un motto di Star Wars è “may the force (be with you)”, che suona come “May eh 4th (be with you)”. Da qui la data che, in fondo, risponde all’esigenza, sentita fin dagli albori della saga, di creare un evento di condivisione tra gli appassionati.
La data è determinata da una prass alla quale la Lucasfilm rende omaggio ogni anno, quest’anno ad esempio con un poster omnicomprensivo di tutti i film delle tre trilogie. L’evento dello Star Wars Day ha avuto una tale risonanza pop che nel 1979, all’indomani dell’insediamento come Primo Ministro britannico della candidata conservatrice Margaret Thatcher, avvenuto appunto il 4 maggio, sulla prima pagina del London Evening News campeggiò il titolo di augurio “May the 4th be with you, Maggie. Congratulations”. Il successo del motto è stato tanto dirompente che molto tempo dopo, nel 2012, Boris Johnsonì celebrò la sua rielezione a sindaco di Londa chiudendo il suo discorso di insediamento con la celebre frase.
Star Wars Day: le curiosità sulla saga che festeggia il “May the 4th”
Queste di stampo politico non sono certo le uniche legate alla saga ultradecennale. Qui di seguito vogliamo indicarvi dieci tra le più bizzarre:
- Gran parte dei film di Star Wars finora è uscito intorno a maggio, perché in quel mese, oltre allo Star Wars Day, si celebra anche il compleanno di George Lucas (14 maggio);
- Ne Il Ritorno dello Jedi, il funerale di Darth Vader molto tempo dopo la chiusura delle riprese del resto del film, nello Skywalker Ranch, nei pressi della casa di George Lucas in California;
- In molte scene Carrie Fisher (Principessa Leila) girò sopra una scatola per non rendere evidenti i 30 centimetri di differenza di altezza con Harrison Ford (Han Solo);
- Nella sequenza dei meteoriti durante L’Impero colpisce ancora, sembrerebbe che uno di questi sia una scarpa: gli addetti agli effetti speciali, esasperati dall’avere girato la scena troppe volte, avrebbero deciso di lanciarla per protesta;
- L’Impero colpisce ancora fu girato negli stessi studi cinematografici dove contemporaneamente Stanley Kubrick stava lavorando su Shining;
- Mark Hamill (Luke Skywalker) dovette urtare la testa nella capanna di Yoda sedici volte, prima di ottenere la scena definitiva.
- Ewan McGregor che interpreta Obi-Wan Kenobi nella trilogia prequel potrebbe essere un segno del destino: venti anni prima suo zio, Denis Lawson, interpretò invece il pilota Wedge Antilles “Rosso due” nei film originali;
- Quando vediamo C1P8 affondare nella pozza su Dagobah, in realtà si trova nella piscina di George Lucas, allestita adeguatamente per girare la scena;
- Ne La minaccia fantasma appaiono per un attimo degli alieni simili a E.T.: uno spassoso easter egg, tra i tanti scambi di battute con Steven Spielberg;
- Nella versione del 1980 de L’Impero Colpisce ancora, quando Luke si getta nel vuoto per salvarsi da Darth Fener, in realtà non urla. Questo accade nella versione del 1997, secondo molti fan andando a rovinare la tensione della scena. Nelle edizioni successive l’urlo fu nuovamente rimosso, rendendo perciò la versione del 1997 unica.
La saga sulla galassia lontana lontana ha unito molte persone, e siamo sicuri che continuerà a farlo anche in questo May the 4th. Se anche voi siete appassionati, o se volete affacciarvi per la prima volta all’universo dello Star Wars Day, vi possiamo indicare la nostra guida sulla cronistoria della saga e dei suoi spin-off. Vi ricordiamo infine che potrete trovare tutti gli episodi della saga su Disney Plus.
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