Ritorno al futuro fa impazzire i fan di tutto il mondo con i suoi paradossi temporali. Davvero sono così complicati?
TITOLO ORIGINALE: Back to the Future, Back to the Future: part II, Back to the Future: part III GENERE: Commedia, avventura, fantascienza. NAZIONE: USA. REGIA: Robert Zemeckis CAST: Micheal J. Fox, Christopher Lloyd, Lea Thompson, Crispin Glover, Thomas F. Wilson DURATA: circa 120 min. ciascuno DISTRIBUTORE: Universal Pictures USCITA CINEMA: 1985, 1989, 1990.
Conoscete tutti i paradossi temporali offerti dalla trilogia? Volete leggere come li abbiamo risolti?
Il paradosso del nonno in Ritorno al Futuro
Il paradosso del nonno è tra i più famosi al mondo in campo viaggi nel tempo. Esso spiega che un viaggiatore nel tempo che va nel passato e uccide suo nonno, prima che possa concepire suo padre, creerà un paradosso poiché se il padre non nasce, non nascerà nemmeno il viaggiatore, che non potrà viaggiare nel tempo e uccidere il nonno.
In Ritorno al Futuro questo viene modificato come paradosso del padre: Lorraine giovane si innamora di Marty così come si innamorò di George: per pietà. Facendo così, Marty rischia di non far innamorare i suoi genitori, che quindi non lo concepiranno. Nella pellicola questo sembra accadere leggermente all’inizio, quando suo fratello e sua sorella iniziano a scomparire dalla fotografia, infine l’effetto appare su lui stesso e sulla sua mano. Sembra quindi che gli sceneggiatori abbiano deciso di prolungare il danno lungo i cinque giorni di villeggiatura nel passato di Marty.
Ci sono quindi due possibili soluzioni.
- Lorraine si innamora di Marty, non innamorandosi più di George, e Marty sparisce (fine del film)
- Quella a cui tende la trama: c’è ancora un’ultima possibilità, farli innamorare al ballo scolastico come avvenuto storicamente. E riavviene nel nuovo 1955, con una maggiorazione: se prima Lorraine si è innamorata del pavido e insicuro George a causa della sindrome da crocerossina, ora ne è attratta per la sua sicurezza e determinazione, cosa che migliorerà la vita e il tenore economico e sociale della famiglia anche nel 1985.
Biff anziano non sarebbe potuto tornare
A volte è necessario inserire delle forzature per far andare avanti la storia. È il caso della scena in part II in cui Biff anziano consegna a sé stesso giovane l’almanacco sportivo.
I fatti: nel 2015 Biff origlia la conversazione tra Doc e Marty a proposito della macchina del tempo e dell’acquisto dell’almanacco, che Marty butta nel cestino. Biff lo recupera e pedina i due fino a Hilldale; approfittando del loro allontanamento ruba la DeLorean per tornare nel 1955, consegnarlo a sé stesso e renderlo/rendersi immensamente ricco con le scommesse.
Da quel momento viene creata una nuova realtà in cui Biff è ricco e potente, tanto da aver corrotto i medici del manicomio e fatto internare Doc. Recluso, Doc non ha mai potuto costruire la macchina del tempo, né metterla su strada, il che impedisce a Biff nel 2015 di utilizzarla per dare a sé stesso l’almanacco.
Ci sono due possibili soluzioni.
- una volta consegnato l’almanacco nel 1955, Biff anziano svanisce assieme alla DeLorean e all’almanacco stesso, lasciando sé stesso giovane con un pugno di mosche; nel 1985 Doc inventa comunque la macchina del tempo, viaggia fino al 2015 e torna nel 1985 normale.
- Biff anziano torna nel 2015 dove si ritrova ricco e potente, esattamente come Marty che modifica il passato dei suoi genitori tornando ad una famiglia migliorata.
Invece, nella storia, Biff anziano torna nel 2015 e svanisce agonizzando, ma il mondo del 2015 è immutato.
Chi è quell’idiota che ti ha fatto vestire così? in Ritorno al Futuro
In part III, nel 1955 Marty scopre che Doc è stato ucciso nel 1885 da Beauford Tannen: decide quindi di tornare indietro di settant’anni per salvare l’amico. Doc del 1955 gli fornisce dei ridicoli abiti da cowboy, con i quali il ragazzo va nell’epoca western e incontra lo scienziato. Qui Doc commenta la sua mise: “Chi è quell’idiota che ti ha fatto vestire così?” “Se stato tu”, risponde Marty divertito.
In realtà questa conversazione non avrebbe mai dovuto aver luogo. Ripercorriamo la vita di Doc.
In part I Doc del 1955 incontra Marty arrivato dal futuro, lo aiuta, e pochi istanti dopo il ragazzo riappare davanti ai suoi occhi. Dopo aver messo a punto la DeLorean, spedisce Marty nel 1885 conciato ridicolmente e rimane solo, vivendo la sua vita e progettando la macchina del tempo. Lo reincontra circa trent’anni dopo, nel 1985 inventa la macchina del tempo, e infine ha tutte le varie avventure di part I e part II, fino a viaggiare al 1955. Qui sa esserci il suo doppio autoctono, essendo nel proprio passato, infine sparisce a causa del fulmine. Insomma, i viaggi di Doc non creano realtà alternative, né il Doc del 1955 è nel futuro di Doc del 1885.
Al contrario, è il Doc del 1955 ad essere nel passato del Doc del 1885, quindi dovrebbe ricordarsi di averlo vestito male. Certo, è un ricordo vecchio di trent’anni, ma abbastanza importante. Di più, il Doc del 1885 dovrebbe ricordarsi che Marty è venuto a salvarlo: avrebbe potuto aspettarlo alla grotta!
Viaggiare nel futuro non crea paradossi
I paradossi si creano solo se si viaggia nel passato, modificando accadimenti già accaduti che hanno spinto il viaggiatore all’azione. All’opposto, viaggiare nel futuro modificando qualcosa che dovrà accadere, non crea problemi.
È il caso della missione di fermare Marty Jr. dall’aggregarsi alla banda di Griff e venire arrestato. I due protagonisti hanno potuto tranquillamente operare e tornare nel 1985 senza modificarne il continuum, questo perché l’idiozia di Marty Jr. dovrà ancora avvenire.
Similmente, la modifica dell’atteggiamento di George nel 1955 (part I) ha creato una nuova linea del tempo, lungo cui Marty si sposta, e in cui comunque Doc inventa la macchina del tempo e viene attaccato dai libici, ma si salva leggendo la lettera di Marty.
Vuoi leggere le altre curiosità legate alla saga? Conoscete altri paradossi della saga di Ritorno al futuro?
Cerchi nuovi film e nuove serie tv da vedere? Scopri il nuovo abbonamento a Disney+, la casa dello streaming di Disney, Marvel, Pixar, Star Wars, National Geographic e ora anche di Star. Abbonati ora a soli 8,99 euro al mese su questa pagina.
Lascia un commento