Seguiamo tante serie TV a seconda dei nostri gusti, ma abbiamo mai pensato ad associarle al mondo della musica e dei messaggi che anche questo vuole mandare? Qui vogliamo parlare delle serie TV più indie
Di serie TV ne seguiamo tantissime, in base ai nostri gusti, a quello che abbiamo visto di simile, ai consigli di amici, soprattutto da quando ci sono le piattaforme on demand, è tutto ancora più facile e immediato. Scorriamo la lista, segnamo i preferiti, quelli da vedere, quelli già visti. Ogni serie TV oltre che un suo genere ha una sua aurea, un’atmosfera che la circonda, qualcosa che ad occhi chiusi ci aiuta a catalogarla in un qualche emisfero che è anche quello che ci aiuta a sceglierle seguendo il nostro umore.
Ci sono serie TV che si associano ad un preciso stile di vita, infatti molto spesso ci soffermiamo su un genere ben preciso, perchè ci rispecchia più di altri. La stessa cosa si può fare con la musica.
Serie TV e musica: il mondo Indie anglosassone e italiano
Quante volte chiudendo gli occhi ci viene da associare un certo tipo di serie TV con un genere musicale? Un po’ come se togliendo l’audio di una qualsiasi puntata potessimo comunque continuare a vederla con sotto un album o una playlist. E proprio perché serie TV e musica fanno parte integrante ormai delle nostre vite e dei nostri momenti di relax, proviamo a metterle insieme. Immaaginando a quali generi musicali si possono associare le nostre serie TV preferite.
Iniziamo questo viaggio partendo dalla musica Indie, dividendola tra quella annglosassone e quella più recente che ha preso piede in Italia negli ultimi trent’anni.
L’indentificativo Indie è apparso a metà degli anni ’80 in occasione dell’uscita di una compilation che raccoglieva brani di artisti indipendenti. Infatti inizialmente Indie è stata proprio l’abbreviazione di indipendente, non un genere musicale, ma un movimento di artisti che si autoproducevano. Così questa espressione negli anni ha iniziato a definire un genere musicale, che si stava definendo in Inghilterra e negli Stati Uniti, con gruppi come gli Smiths i My Bloody Valentine. Proprio per il tipo di musica che questi artisti proponevano e propongono tutt’ora, sono iniziate le varie declinazioni, Indie rock, Indie Rock ‘n Roll, Grunge. Anche se ora gli artisti definiti Indie sono comunque sotto etichetta discografica, alcune di dimensioni più grandi rispetto ad altre, questo indentificativo è comunque rimasto, perchè richiama dei tratti precisi degli esordi in autoproduzione degli anni ’80.
Proprio per la sua nascita, libera, indipendente, lontana da etichette discografiche e da ciò che il mercato chiedeva, questo genere musicale ci porta a quelle serie TV dell’ultimo decennio che sono sfrontate, con una trama imprevedibile e dei personaggi in continuo mutamento, un po’ disordinati, mai banali.
Serie TV e indie rock
Shameless
Shameless è decisamente Indie rock, ma anche un po’ Grunge, ma in generale è decisamente Indie. Una serie TV di origine britannica, riadattata negli USA con un format altrettanto di successo, che come suggerisce il titolo è senza vergogna. Una famiglia non convenzionale e allargata, perchè va oltre i legami biologici, con al centro i Gallagher, cinque figli di un alcolizzato che vagabonda per le strade del suo quartiere di casa in casa, senza regole o pudore. I suoi figli sono guidati da Fiona, la più grande che si prende sulle spalle il peso che i suoi genitori non hanno voluto e non sono stati in grado di reggere, gestendo i fratelli senza controllo, la sua vita altrettando irregolare e ogni imprevisto che li travolge quotidianamente. In Shameless c’è droga, sesso, piccoli furti, piantagioni di Cannabis, pestaggi di quartiere, ma c’è un esagerato livello di emozione che ti coglie inaspettatamente in ogni puntata. Questo perchè i personaggi sono appunto imprevedibili, molto umani, fragili, contraddittori e portano avanti da soli l’intera narrazione.
In questo caso, la colonna sonora di Shameless per la gran parte coincide anche con il genere che questa ci ricorda, perché offre molti brani Indie Rock di artisti principalmente giovani e ancora da conoscere. Tra alcuni artisti interessanti, Graveyard Lovers, con i brani Manifesto e Working for the Company presenti nella quinta e che rispiecchiano benissimo lo spirito libero di uno dei personaggi più amanti Lip e anche la condizione di responsabilità di Fiona.
Molti anche i brani dei Elijah and The Moon-Map & Compass, più intimisti, chitarra e banjo, che saranno apprezzati dagli amanti dell’indie folk dei Mumford & Sons.
Mozart in the jungle
Mozart in the Jungle non è apparentemente così Indie rock, perché come dice il suo titolo è una serie TV immersa nel mondo della musica classica e in particolare del concerto operistico. Il protagonista è appunto un celebre e talentuoso direttore d’orchestra, geniale, ma senza regole, distratto, con la testa solo nel mondo della musica e delle sue visioni. Se la musica classica è la protagonista, il genere indie rock è quello che più si addice al Maestro Rodrigo De Sousa e i suoi orchestrali. Le giornate che scorrono tra prove, feste private lunghe tutta la notte, viaggi in tutto il mondo e una continua conoscenza di nuovi artisti e personaggi.
Mozart in the jungle sono i The Strokes, è Someday che racconta le vite di protagonisti, fatte da notte insonni per farsi ispirare dalla musica giusta, in cerca della giusta ispirazione o della persona giusta. I personaggi di questa serie TV sebbene appartenenti ad un mondo rigoroso, strutturato in regole e mansionari, sono in continuo movimento, mai soddisfatti, sempre alla ricerca, mai soddisfatti di quello che in apparenza può sembrare abbastanza. Come canta il celebre intro, In many ways, they’ll miss the good old days Someday, someday Yeah, it hurts to say, but I want you to stay Sometimes, sometimes.
Transparent
Transparent è una serie TV originale Amazon Prima Video e non è una serie TV di facile comprensione. Una serie TV che si incentra sulle vicende di un padre che decide finalmente di fare coming out come trasngender e iniziare il suo percorso di transizione. Questo lo porta a dover confrontarsi con i figli, la ex moglie e una famiglia in generale che sembra aver perso la retta via. I tre figli sono trentenni, ma ancora incerca di una rotta, tra amanti di passaggio, divorzi, tradimenti, sesso violento e bondage, le loro vite assurde e irregolari fanno da contorno ad un padre transgender malinconico, triste e in seria difficoltà a ritrovare un suo nuovo posto nel mondo con la vita che in realtà ha sempre voluto.
Come canta il brano di di Vance Joy nel lancio della prima stagione presente anche nel trailer, My Mess is Mine e nulla poteva essere più esplicativo di ciò che si andrà a vedere.
Questa serie TV, chiudendo gli occhi, si può associare al gruppo Edward Sharpe And the Magnetic Zero, band americana indie di nascita e di natura, si autoproducono musica, videoclip spesso fatti con lo smartphone e tour per gli Stati Uniti a bordo di un vecchio van Volkswagen. Home, è il loro brano più celebre, presente nel primo album ed è giusto per questi personaggi che sebbene siano dispersi nel mondo, riescono sempre a ritrovarsi all’interno della loro famiglia dei rapporti tra loro, che sono spesso malsani, ma è ciò che li tiene comunque in piedi.
Serie TV e indie italiano
La musica Indie italiana ha subito negli ultimi trent’anni un mutamento, che l’ha portata a nascere negli anni ’90 in una formula simile a quella dei paesi anglosassoni, quindi con uno stampo rock melodico e autoriale. Ha mosso i suoi passi con gli Afterhours, i Marlene Kuntz, i Verdena, tra i tanti. Dagli anni 2000 lo stampo di questo genere ha iniziato a diventare sempre più vicino a giovani artisti di cantautorato, i Cani, i Perturbazione, per arrivare nell’ultimo decennio a giovani artisti e band di etichette o produzioni indipendenti che scrivono i propri testi e si allontanano però dal genere rock. Un genere molto in voga perchè è in grado di raccontare le vite di una nuova generazione di trentenni, con poche certezze, lavorative, sentimentali, musica fatta da campionamenti semplici e testi ricchi di giochi di parole e metafore.
Bojack Horseman
La serie TV animata di produzione Netflix si adatta alla musica indie dell’ultimo decennio. Bojack è molto indie, quasi da essere il protagonista di una delle canzoni dei cantanti più celebri. Si avvicina ai quarant’anni, vive in una grande casa in cui la sua unica compagnia è un amico che la occupa per avere un tetto dove stare, è inoltre una celebrità per aver recitato in una celebre serie anni prima. Bojack è totalmente perso, depresso e senza un obiettivo. Gli episodi sembrano catapultarci in Frosinone di Calcutta, mangio la pizza, sono il solo sveglio in tutta la città, bevo un bicchiere per pensare al meglio per rivivere lo stesso sbaglio, a mezzanotte ne ho commessi un paio, che ridere che fa mangio la pizza e sono il solo sveglio in tutta la città.
Il frigo vuoto, la pizza nel cuore della notte, pene d’amore sono temi tipici dell’indie dell’ultimo decennio e che si ritrovano quindi facilmente in Bojack e negli altri personaggi della serie. Inutile quindi dire che molti anche brani di Calcutta calzano perfettamente, Pesto, Cosa mi manchi a fare, Orgasmo.
Modern Love
La serie TV originale Prime che abbiamo già ampiamente analizzato è una delle novità del 2019 e sebbene sia tipicamente americana come le storie a cui si ispira tratte dal New York Times, racconta di relazioni sentimentali e situazioni che ricordano l’intensità del cantaoutorato indie. Qui la mente di riporta principalmente in Coez un altro artista molto amato come Calcutta, ma molto più romantico di quest’ultimo. Le sue sono principalmente serenate, con campionamenti elettronici pop e giochi di parole tratte dalla quotidianità di tutti i giorni, da qui anche il suo successo. La musica non c’è, Lontana, Fuori di me, sono alcuni dei brani che ci ricordano questa mini serie. Si può anche facilmente ritrovare l’intimismo dei Gazzelle, band romana emergente, che tratta spesso con molto realismo le sensazioni che si provano per gli amori finiti male e una difficoltà a trovare un equilibrio nella vita.
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