Seishun Buta Yarou è uno degli anime più strani dell’anno, ma una bella sorpresa: la commedia romantica della stagione condita con un pizzico di fantascienza
Le produzioni anime sono sempre di più ed è sempre più difficile emergere nel marasma delle numerosissime release stagionali. Di quelle indirizzate al pubblico maschile ce ne sono davvero un marasma dai generi più disparati, e in un mondo dove grandi produzioni come Dragon Ball Super e One Piece sono presenti è complicato farsi notare. Molti puntano anche sul consueto “fan service”, ovvero -semplificando molto- mostrando spesso ragazze procaci, di cui anime come Highschool DxD (sempre sia benedetta Rias Gremory) o Highschool of the Dead ne fanno addirittura un portabandiera.
E non nascondo che l’anime di cui vi andrò a parlare mi aveva portato esattamente su questa strada guardando i vari trailer promozionali ad inizio stagione: difatti il video parlava di una commedia romantica con un ragazzo che incontra una misteriosa…ragazza coniglietto all’interno di una biblioteca, senza dire molto di più. All’inizio lo avevo messo nell’infinita watchlist del “sì, lo vedrò”, ma una sera, dopo le prime opinioni entusiaste, la curiosità scientifica mi ha portato a guardare il primo episodio di “Seishun Buta Yarou” e mi ha letteralmente conquistato.
Seishun Buta Yarou: l’abito non fa il monaco
La trama della serie infatti è molto, molto più complessa di quello che sembra: Sakuta, il protagonista, vive una vita normalissima a scuola, e un giorno incontra Mai, una ragazza coniglietto in biblioteca… ma la ragazza sembra invisibile al mondo. Nessuno la vede, la sente, né si ricorda di lei, se non pochissime persone, e la ragazza decide proprio per questo di prendere in giro il mondo vestendosi proprio da Bunny Girl alla luce del sole.
Sakuta però è uno di quelli che può vederla e la storia parte proprio da questa fortunata coincidenza, con il ragazzo che decide di aiutare Mai prima a capire il perché di questa sua strana abilità, e poi a risolverla. Il tutto condito da un pizzico di romance ben gestito e dai nuovi personaggi -e nuove situazioni e paradossi- che entreranno man mano strada facendo.
Seishun Buta Yarou: la forza dei dialoghi
Uno dei punti di forza della serie è senz’altro il rapporto sentimentale tra Mai e Sakuta, che si evolve tramite numerosi scontri, per merito di un doppiaggio ben studiato e di una narrazione molto serrata. I due giocano, amano stuzzicarsi, prendersi in giro come si fa tra coppie quasi fin da subito e la loro alchimia risulta molto spontanea e naturale. La loro storia di vita quotidiana tranquillamente vissuta contrasta perfettamente con l’invisibilità di Mai, invisibilità che ha radici ben più concrete di quello che si possa immaginare.
Anche i personaggi secondari sono molto ben caratterizzati, passando da Yuuma, amico di infanzia di Sakuta, alla sorella Kaede, reclusa in casa dopo un brutto passato, a Futaba, una coetanea di Sakuta che passa tutto il giorno nel laboratorio di scienze della scuola: ognuno ha il suo problema “sociale” e la storia le approfondisce tutte in modo interessante e anche piuttosto forte. lo show tocca a modo suo temi molto forti e contemporanei, come il bullismo scolastico e i problemi con i genitori, e in modo secondo me corretto, senza dare interpretazioni né fare facili moralismi.
La qualità delle animazioni è davvero alta, d’altronde la Cloverworks, lo studio nato recentemente da una costola della A1 Pictures, dispone di grandi talenti seppur “neonata” e il loro stile è già stato impresso sul noto -e molto discusso- anime Darling in the Franxx, sempre di quest’anno. Sopratutto nella opening, in tutti i suoi giochi di luci e ombre, c’è un tocco delicato in ognuna delle protagoniste, come se ogni personaggio venisse trattato dolcemente.
A livello musicale la sigla di testa dell’anime è una di quelle hit che ti resta in testa, azzeccata per aprire uno show, mentre la canzone finale ha la peculiarità di esser cantata da tutti i sei personaggi femminili principali durante la stagione, dando più risalto alla ragazza che è protagonista durante ciascun episodio: ogni doppiatrice imprime molto bene il proprio personaggio anche nel canto finale, e la differenza tra ogni versione della ending si sente benissimo, rendendo la sigla di chiusura come n prosieguo dell’episodio stesso.
Per chi cerca una bella commedia romantica, Seishun Buta Yarou è un ottimo prodotto, ma mi sento di consigliarlo a chiunque. È uno show forte, molto diretto e che sa gestire bene tutti i vari paradossi che coinvolgono i personaggi.
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