Scrubs: il rewatch di Alessandro [episodio 6]

Sesto episodio amici, eccoci qui oggi con Alessandro, il nostro caporedattore della sezione Fotografia! Se siete fotografi in erba sicuramente avete seguito i suoi articoli sempre dettagliati e precisi, se invece ancora non sapete chi sia Alessandro andate a leggere il suo ultimo articolo sulle migliori fotocamere mirrorless da acquistare. Ora però molliamo un attimo la macchina fotografica e mettiamoci il fonendoscopio, perché il rewatch di Ale è niente poco di meno che Scrubs. 

La trama di Scrubs

Questa serie di Bill Lawrence racconta di un gruppo di medici e infermieri e delle loro simpatiche avventure in campo lavorativo e amoroso. J.D., aspirante medico insieme al suo amico Christopher Turk, inizia il tirocinio all’ospedale del Sacro Cuore, dove si innamora della dottoressa Elliot Reid. Turk, invece, cede al fascino della coordinatrice infermieristica Carla Espinosa, famosa nella struttura per prendere sempre sotto l’ala protettrice i tirocinanti. 

Le situazioni sono tutte narrate secondo il punto di vista di J.D. e si alterna il comico al romantico, senza tralasciare gioie e difficoltà del lavoro in ambito sanitario. A rendere il tutto ancora più comico c’è l’inserviente senza nome, il cui unico scopo è rendere la vita di J.D. l’inferno in terra.

Perché ad Alessandro piace Scrubs

A me piace il fatto che questa serie TV punta sì sull’essere medico e sulla professione sanitaria nel suo lato più serie e professionale, ma mette in risalto anche il fatto che l’essere un dottore non rende i protagonisti immuni dall’empatia e dall’emotività che ne consegue. Chi opera non è una macchina. Mi piace molto anche il modo in cui le storie personali di ogni membro dello staff si intrecciano, come per esempio la relazione che nasce tra Christopher e Carla. 

Scrubs mi piace molto anche perché ci si può facilmente immedesimare nei personaggi: il protagonista, l’insicuro, il medico ironico e distaccato (che in realtà è solo una maschera), il capo cattivo… ma anche chi non riesce ad emergere e l’amico di sempre sempre pronto ad aiutarti. Il bello della serie è proprio la varietà di personaggi in cui identificarsi, ciò significa che in base allo stato d’animo in cui ci si trova quando si guardano gli episodi ci si immedesima ogni volta in un personaggio diverso. Scrubs ti lascia entrare nei personaggi e non importa se oggi sei inserviente, domani potresti essere Carla o Elliot.

Il personaggio preferito di Alessandro in Scrubs

Il mio personaggio preferito è ovviamente l’inserviente! È il personaggio con il ruolo meno importante (cosa assolutamente falsa, lo sa bene chi lavora in ospedale) che cerca però di ritagliarsi il proprio spazio, anche se la sua mansione non gli consente azioni di tale portata ed entità. L’inserviente ha il coraggio di mostrare anche più di ciò che è realmente perché sente di avere una mansione minore rispetto agli altri, ma lui non vuole essere visto come meno importante rispetto a medici e chirurghi e quindi non si perde mai d’animo.

L’inserviente rappresenta a mio avviso una figura sottovalutata che in realtà meriterebbe molto più spazio nel contesto ospedaliero e lo fa presente. Non me lo dai? Ok, me lo vengo a prendere io!

Grazie Ale per la tua testimonianza, in effetti Scrubs (che, per curiosità, è il nome della casacca che indossano medici e infermieri) è una serie che non si limita al comico ma fa conoscere un lato di medici, infermieri e operatori sanitari in generale che probabilmente trascuriamo quando siamo pazienti.

Questa è la sesta puntata del nostro speciale, nella quinta puntata Cristhian ci parla invece di Rocky!

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