Questa settimana il nostro speciale è dedicato a Rian Johnson, regista affermatosi nell’ultimo decennio con film come Star Wars: gli ultimi Jedi e Cena con delitto – Knives Out
Oggi andremo ad analizzare un regista molto discusso, soprattutto negli ultimi anni, grazie a Star Wars: gli ultimi jedi. Stiamo parlando di Rian Johnson che nell’ultimo decennio non solo è diventato “popolare” ma ha anche guadagnato il rispetto dell’Academy e della critica con il recente ed ottimo Knives Out. Non che il suo Star Wars sia di meno a livello qualitativo ma un eccesso di volontà innovativa del regista contro un fan-base fin troppo conservatore ha bloccato la sua visione totale della “nuova trilogia”.
Andiamo quindi ad osservare meglio questo regista che può essere, in via generale, considerato sia come un innovatore che come un tradizionalista. Rian Johnson ama infatti utilizzare schemi classici per poi rimescolarli in maniera originale grazie al suo estro e alla sua bravura. A conferma del suo talento e di ciò che è stato detto sopra, Johnson ha anche diretto alcuni episodi dell’amata e pluripremiata serie Breaking Bad. Ricordiamo infine che il recente Knives Out (2019) è disponibile da pochi giorni su Amazon Prime Video.
Rian Johnson: stile
Un elemento abbastanza presente in diversi film di Johnson è il dialogo tra realistico e irrealistico. Pensiamo al suo film d’esordio Brick – Dose mortale (2005) oppure al recente Knives Out. In entrambi vengono accostate situazioni realistiche ad altre difficilmente plausibili ma la bravura del regista va a mantenere comunque la nostra “sospensione dell’incredulità ”. Questo accostamento potrebbe sembrare un difetto e nel caso di Brick ciò è dovuto anche a una limitatezza di budget ma in realtà Rian Johnson in diverse occasioni ricerca questo equilibrio. Questo elemento stilistico lo possiamo ritrovare anche nell’ottavo capitolo di Star Wars, in particolare tramite l’utilizzo dello humour in situazioni altamente tensive. Humour che, in piccolo o più modeste quantità , fa sempre capolino nelle pellicole del cineasta.
Un cinema alla Spielberg
I film di Rian Johnson tendono tutti ad essere molto immersivi, questo grazie ad un sapiente utilizzo di carrellate, panoramiche e zoom ravvicinati. Vanno soprattutto evidenziate le carrellate e le panoramiche laterali, utilizzate assiduamente nei film del cineasta. Entrambe permettono di ben identificarsi con i personaggi in scena e in particolare le panoramiche aiutano ad accrescere il senso di sorpresa ed immersione. Non a caso, lo stile del regista statunitense spesso ricorda il cinema classico anni ’80, ed infatti tecniche come gli improvvisi zoom ravvicinati sono state spesso utilizzate per quei film. Oppure, pensiamo a un grande regista come Spielberg; anch’egli può essere definito come portare di un cinema “classico”, ed infatti pure nelle sue opere sono presente tantissime carrellate laterali.
Scrittura e musica
Se Rian Johnson è ormai un regista affermato è merito anche della sua bravura nella scrittura delle sceneggiature. I suoi film tendono a partire da incipt semplici per poi rendersi più complessi nel corso della vicenda e ciò è merito anche di un pregievole utilizzo del montaggio. Numerosi sono i flashback e i flashforward che si possono rinvenire lungo il corso delle sue storie, sempre utilizzati egregiamente senza mai abusarne.
Infine non è un caso se ogni pellicola di questo regista ha un’ottima colonna sonora; ciò è il risultato della collaborazione col cugino Nathan Johnson, musicisita e compositore. Lo stesso Rian è anch’egli un musicista amatoriale, in particolare è in grado di suonare il banjo. Il duo ha dato vita a fantastiche colonne sonore, utilizzando non solo le classiche orchestre ma anche strumenti originali come utensili da cucina o portiere di automobili.
Rian Johnson: tematiche
Dicevamo che Rian Johnson è al tempo stesso sia tradizionalista che innovatore. Questa caratteristica la possiamo ritrovare in tutti i generi in cui ha spaziato con i suoi film. Dal noir alla fantascienza, fino al giallo, tutte le sue opere vanno contemporaneamente ad assimilare e a destrutturare gli archetipi del genere. Il che rende Johnson un regista capace di fare subito presa sul pubblico dando però sempre un senso di freschezza ed originalità . Esempio emblematico è proprio Star Wars: Gli ultimi Jedi dove ad elementi tipici del franchise vengono accostati altri completamente nuovi, cosa che ha diviso il pubblico; vi è chi infatti ha apprezzato la novità mentre altri, soprattutto i fan più conservatori, hanno visto la novità come una mancanza di rispetto.
Un connubio tra tradizione ed originalitÃ
Questa volontà di innovare formule classiche, la ritroviamo anche nei finali di Johnson. Nessun finale dei suoi film è completamente felice e anche se sono risolutivi comunque vi è sempre una certa malinconia o apertura a diverse interpretazioni. Pensiamo appunto ai finali di Brick, Looper o Knives Out che non hanno la scusa di essere parte di qualche saga come per Star Wars. Questi epiloghi sono anche aiutati dalla già citata bravura nella scrittura, cosa che rende i suoi film abbastanza stratificati. Una complessità tematica che però è sempre giusto accennata, dato che le sceneggiature danno comunque tanto spazio alla storia piuttosto che ai sottotesti. Ecco quindi che torniamo alla definizione di Johnson come un regista sia “classico” che innovatore.
Conclusione
Rian Johnson è indubbiamente un regista cresciuto in questo decennio, dando prova negli ottimi Gli ultimi Jedi e Knives Out. Film che uniscono immagini brillanti ad una sceneggiatura veramente ben scritta. In particolare Knives Out è finora il miglior film del regista, in grado addirittura di dare una rinfrescata a un genere come il giallo che da anni non aveva più niente da dire. Oltretutto il cineasta americano ha dato prova di saper gestire anche grandi budget, cosa non così scontata se poi si vuole anche mantere certe caratteristiche del proprio modo di fare cinema. Visto quindi i recenti risultati sempre in crescendo in termini sia di qualità che di incassi, siamo sicuri che Johnson ha ancora molto da dirci e lo farà con ottimi film.
Con questo, vi lasciamo e vi diamo appuntamento alla prossima settimana, sempre qui su tuttoteK, per un altro speciale sui registi più interessanti del decennio.
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