Quentin Tarantino, regista dallo stile inconfondibile: ha segnato una generazione di cineasti e oggi è il suo compleanno!
Piaccia o non piaccia il suo stile, Quentin Tarantino è un regista, sceneggiatore, attore e produttore tra i più influenti dei nostri decenni. Ogni suo film è un successo e porta addosso tutta una serie di fissazioni del regista stesso.
Infanzia e gioventù
Quentin Jerome Tarantino, classe 1963, nasce a Knoxville, nel Tennessee.
Suo padre è Tony Tarantino, di origini italiane, che non ha mai conosciuto perché abbandona la compagna Connie in gravidanza. Sua madre è Connie McHugh, infermiera di origini irlandesi e inglesi, la quale si sobbarca a soli sedici anni la nascita e crescita del pargoletto. Quando Quentin ha due anni, i due si trasferiscono a Torrance, in California. Qui Connie conosce e sposa il musicista Curt Zastoupil, che porta il piccolo Quentin a vedere Bambi: l’unico film che abbia mai spaventato il futuro regista.
Quando Quentin ha 9 anni, la famiglia trasloca a El Segundo, nell’area di South Bay di Los Angeles. Quentin frequenta la Hawthorne Christian School e inizia ad appassionarsi al cinema, in particolare agli spaghetti-western e a Sergio Leone. A quattordici anni Tarantino scrive una sceneggiatura: Captain Peachfuzz and the Anchovy Bandit. Si trasferisce alla Narbonne High School di Harbor City, California, che però abbandona per iniziare a lavorare.
Il suo primo impiego è come maschera al cinema a luci rosse Pussycat. A 18 anni (1981) entra a far parte della Theatre Company di James Best per prendere lezioni di recitazione. Successivamente affitta stand alle fiere per conto del nuovo patrigno, per poi passare al videonoleggio Manhattan Beach Video Archives, nell’area di Manhattan Beach a Los Angeles, Qui stringe amicizia con molti di colori i quali diverranno suoi colleghi, tra cui Roger Avary.
La sua grande passione permane il cinema: pur continuando a studiare recitazione, si avvicina alla sceneggiatura e alla regia.
Quentin Tarantino muove i primi passi nel cinema
È ben noto anche ai non appassionati la frase “Non sono diventato un cinefilo perché lavoravo lì, è il contrario: mi hanno preso a lavorare in quel posto perché ero molto appassionato di cinema e sapevo tutto sull’argomento” riferito all’impiego presso i Video Archives del suo paese.
Tarantino tenta per la prima volta di vestire i panni del regista nel 1986: inizia a girare My Best Friend’s Birthday, una produzione amatoriale auto-finanziata da Tarantino e dai colleghi del videonoleggio che venne a morire quando il laboratorio di sviluppo distrusse per errore parte del girato. È comunque online il restante girato. I veri appassionati potranno notare molti elementi che ricorreranno nelle sue opere successive.
Quentin Tarantino sceneggiatore di successo
Nel 1987 scrive assieme a Roger Avary la sceneggiatura di Una vita al massimo e la vende per 50.000 dollari. Il film uscirà nel 1993 per la regia di Tony Scott. Due anni dopo è la volta della sceneggiatura di Assassini nati – Natural Born Killers, venduta per 400.000 dollari. La pellicola verrà diretta da Oliver Stone e uscirà nel 1994 ma, a causa dei forti rimaneggiamenti, litigò col regista chiedendo infine di apparire solo come autore del soggetto. Dal tramonto all’alba venne scritto nel 1990 e diretto nel 1995 da Robert Rodriguez: Quentin compare anche come attore al fianco di George Clooney e Harvey Keitel.
Quentin Tarantino regista esplosivo
Gli anni ’90 per Quentin sono il trampolino di lancio: incontra il produttore Lawrence Bender, che lo incoraggia a continuare a scrivere. Risultato? Nel 1991 viene girato Le iene (Reservoir Dogs), un film originale, cinico, sanguinoso ma con innumerevoli riferimenti cinefili propri di Tarantino. Viene apprezzato ovunque: al Sundance Film Festival, a Montréal, a Toronto.
Da lì, la sua carriera è in ascesa. Dopo Le iene (1991) ecco Pulp Fiction (1994), Jackie Brown (1997), Kill Bill: Volume 1 (2003) e Volume 2 (2004), Grindhouse – A prova di morte (nel segmento di Grindhouse) (2007), Bastardi senza gloria (2009), Django Unchained (2012), The Hateful Eight (2015) e C’era una volta a… Hollywood (2019).
Il suo stile è maniacale, iconico, rappresentativo: la trunk shot (ripresa dal bagagliaio), i mexican standoff, i lunghi piani sequenza; molti suoi personaggi sono fumatori, hanno la logorrea irrefrenabile e dalle battute acute (come Quentin stesso), ci sono sempre riferimenti ai cereali, agli hamburger e ai piedi femminili (se non direttamente inquadrati). È fissato con le riprese su pellicola, che difende strenuamente in questi anni di passaggio del cinema al digitale.
Vita privata
Quentin Tarantino è sposato dal dicembre 2018 con la cantante israeliana Danielle Pick (figlia del musicista Tzvika Pick), conosciuta ne 2009. Il 22 febbraio 2020 nasce Leo, il loro primo figlio.
Riconoscimenti
Quentin Tarantino ha vinto innumerevoli premi o candidature, ecco i principali:
Premio Oscar
- Vinti: Miglior sceneggiatura originale per Pulp Fiction (1995), Miglior sceneggiatura originale per Django Unchained (2013);
- Candidature: miglior regista per Pulp Fiction (1995); miglior regista e miglior sceneggiatura originale per Bastardi senza gloria (2010); migliore sceneggiatura originale, miglior regista e miglior film per C’era una volta a… Hollywood (2020).
Golden Globe
- Vinti: Miglior sceneggiatura per Pulp Fiction (1995); Miglior sceneggiatura per Django Unchained (2013); Miglior film commedia o musicale e miglior sceneggiatura per C’era una volta a… Hollywood (2020);
- Candidature: miglior regista per Pulp Fiction (1995), miglior regista e miglior sceneggiatura per Bastardi senza gloria (2010), miglior regista per Django Unchained (2013), miglior sceneggiatura per The Hateful Eight (2016); miglior regista per C’era una volta a… Hollywood (2020).
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