Controverso e anticonformista, Lars von Trier rimane uno dei registi più apprezzati degli ultimi anni! Oggi compie 64 anni!
Lars von Trier ama far parlare di sé. Ogni suo film è discusso e criticato, ma spesso anche apprezzato. Oggi compie 64 anni, ripercorriamo la sua vita bizzarra.
Infanzia e vita privata
Lars Trier nasce a Copenaghen il 30 aprile 1956. I sui genitori erano nudisti, comunisti e atei. Il bambino cresce in un clima di totale libertà e autodeterminazione. Questo gli farà sviluppare un forte senso di autodisciplina. Frequenta il Lundtofte, istituto dai metodi molto autoritari, cosa che lo spinge ad abbandonare la scuola all’età di 15 annifinendo gli studi a distanza solo tre anni più tardi. Lars conosce la verità sulle sue origini solo sul letto di morte della madre: Ulf Trier non è il suo padre biologico ma, volendo lei dei geni artistici, ha scelto come padre biologico il compositore Fritz Michael Hartmann. Dal 1987 al 1996 è stato sposato con la regista Cæcilia Holbek e dal 1997 con Bente Frøge. Ha due figli.
L’aggiunta del Von
Lars Trier sentiva raccontare dal nonno Sven Trier che molti confondevano l’abbreviazione Sv. come von, titolo nobiliare. Così, anche Lars decise di aggiungere questa particella al suo nome d’arte. Il giovane ammira altri artisti che si sono auto-inseriti nomi d’arte: Edward Kennedy Ellington si faceva chiamare Duke Ellington, così come William Allen Basie diventò Count Basie. La sua prima apparizione pubblica è nel 1976, quando su un quotidiano locale pubblica un articolo sul drammaturgo August Strindberg intitolato Al limite della follia, firmandosi Lars von Trier.
Primi lavori di Lars von Trier: la televisione
Lars von Trier ha molti spot pubblicitari al suo attivo. In questo periodo conosce Ernst-Hugo Järegård, suo attore preferito in molti lavori successivi. Nel 1988 gira il film Medea, non apprezzato dal pubblico danese. Il successo arrivò poi nel 1994 con la miniserie The Kingdom – Il regno (Riget), a metà fra horror e commedia. Tre anni dopo esce The Kingdom 2 (Riget II). Alla fine di ogni puntata delle due serie appare von Trier in persona, in smoking, a commentare la puntata. La sperimentazione continua: D-Dag fu uno spettacolo a episodi del 2000 per la TV danese in cui si mostrano le attività di alcuni personaggi televisivi poco prima della fine dell’anno. La serie ha varie versioni, ciascuna delle quali è trasmessa su un diverso canale televisivo danese, focalizzandosi si personaggi diversi: l’obiettivo era lasciar creare al pubblico col telecomando.
Lars von Trier al cinema
All’età di 13 anni ha un ruolo nella serie televisiva Hemmelig sommer (1969) di Thomas Winding, grazie all’appoggio di uno zio. Sperimenta con la cinepresa da 8 millimetri della madre e infine trova impiego alla Statens Filmcentral come consulente, imparando l’utilizzo di strumenti professionali. A 21 anni gira due mediometraggi: Orchidégartneren e Menthe – la bienheureuse, in francese. Entra nel Danish Film Institute, e continua a realizzare film: Nocturne e Befrielsesbilleder. Finalmente, nel 1984 esce L’elemento del crimine (Forbrydelsens element), che fa parte di un’ideale trilogia: Europa, che sarebbe uno stato mentale, nulla a che fare con la geografia. Il secondo episodio è Epidemic (1987), i cui compare von Trier stesso, e la sua prima moglie Cæcilia Holbek. La terza pellicola si intitola Europa (1991). Tutti i film della trilogia sono degli insuccessi in patria, ma riescono a ottenere premi all’estero.
Il manifesto Dogma 95
Dogma 95 è un movimento cinematografico fondato da von Trier nel 1995 per contrastare i dilagare degli effetti speciali nel cinema, minimizzando le musiche e le luci. Il Decalogo è stato violato sin dal primo successivo film di von Trier e degli altri che vi hanno aderito. Le onde del destino (1996) è il primo film realizzato da von Trier dopo aver redatto il manifesto Dogma 95, che viola subito. La prima pellicola secondo il Dogma 95 sarà Idioti (Idioterne, 1998). Nel 2000 esce Dancer in the Dark, con la cantante islandese Björk.
Dogville
Lars von Trier diventa un’icona
Grazie a questo successo, Lars von Trier può ingaggiare Nicole Kidman per Dogville (2003), primo capitolo di una nuova trilogia (USA – Terra delle opportunità). Kidman uscì dalle riprese “molto turbata”, così nel secondo capitolo, Manderlay (2005), il ruolo è ripreso da Bryce Dallas Howard. Il terzo capitolo, La casa di Jack, uscì solo nel 2018. Nel frattempo, von Trier scrive e dirige Il grande capo (Direktøren for det hele, 2006).
Antichrist, del 2009, è un horror gotico definito un “capolavoro delirante”, in cui sono usati attori pornografici professionisti. La protagonista Charlotte Gainsbourg vince a Cannes il premio d’interpretazione. Due anni dopo è la volta dell’apocalittico Melancholia, con Kirsten Dunst, vincitore del miglior film europeo dell’anno, miglior fotografia e migliore scenografia. Nel 2013 cambia genere: esce Nymphomaniac, con Charlotte Gainsbourg e Stellan Skarsgård. Von Trier utilizzando anche qui attori pornografici. In Italia è uscito a marzo 2014.
Premi
Festival di Cannes
- Grand Prix tecnico per L’elemento del crimine (1984)
- Premio della giuria per Europa (1991)
- Grand Prix Speciale della Giuria per Le onde del destino (1996)
- Palma d’oro per Dancer in the Dark (2000)
Dancer in the Dark
Lars von Trier, regista controverso e provocatore
Von Trier nazista?
Il 18 maggio 2011 al Festival di Cannes ha dichiarato: “Cosa posso dire? Capisco Hitler. Ha fatto molte cose sbagliate, assolutamente, ma posso immaginarmelo seduto nel suo bunker, alla fine … mi immedesimo, sì, un po’ “. L’intervista è continuata sotto lo sconcerto di tutti, così ha rincarato la dose dicendo che lo stato di Israele è “una rottura di scatole” e sostenendo di ammirare molto l’architetto Albert Speer, uno dei ministri di Hitler: “No, io voglio solo parlare dell’arte. Albert Speer mi piaceva. Era forse uno dei migliori figli di Dio… Ha avuto del talento che poteva essere utilizzato… Ok, sono nazista“. In seguito gli venne chiesto se Melancholia potesse essere un film distribuito su larga scala, e rispose: “Noi nazisti siamo piuttosto bravi a fare le cose su larga scala”. Queste dichiarazioni comportano la sua espulsione dal Festival. Dopo varie polemiche, von Trier ha dichiarato di non essere nazista e che si trattava di uno scherzo.
Alcool, droghe, molestie
Nel 2014 ha dichiarato al quotidiano danese Politiken di essere stato in cura in seguito a dipendenza da droga e alcool, bevendo una bottiglia di vodka al giorno, ma di averla superata. Von Trier dice di essere riuscito a scrivere Dogville in 12 giorni sotto l’effetto di droghe e alcool mentre per Nymphomaniac ha impiegato 18 mesi da sobrio.
L’attrice e cantante Björk ha accusato velatamente Von Trier di averla molestata sessualmente durante Dancer in the Dark (2000). La replica del regista negò tutto, sottolineando sia l’enorme inimicizia sia la grande performance dell’artista.
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