Il licenziamento di James Gunn da parte di Disney è sicuramente la notizia del momento, cerchiamo di analizzarne motivazioni e conseguenze
James Gunn, il regista che è riuscito a invertire il trand dei cinecomics dimostrando che possono essere ottimi prodotti anche utilizzando un senso dell’humor lontano da quello per famiglie, si ritrova ora a essere licenziato da Disney, la stessa major che lo ha portato alle luci della ribalta.
Il motivo del licenziamento sono dei vecchi tweet di James Gunn non propriamente politically correct, quando mamma Disney li ha scoperti non ci ha pensato due volte e ha ritenuto opportuno dunque allontanare il regista dei Guardiani della Galassia.
Cerchiamo dunque di analizzare l’accaduto, provare a capirne i vari punti di vista e sopratutto provare a prevedere le ripercussioni che questo avrà sui prossimi film Marvel.
Lo scheletro nell’armadio di James Gunn
Per chi non lo sapesse James Gunn non è mai stato una personalità politically correct, ne tantomeno ha mai cercato di nasconderlo. Basti pensare alle sue origini: Gunn infatti proviene dalla Troma Entertainment, casa di produzione famosa proprio per i generi e i temi trattati dai suoi film. Parliamo di film a basso budget con quasi sempre al centro Splatter, nudità e battute al limite del corretto.
Ciò rende James Gunn la personalità che è oggi: non un stinco di santo, certo, ma comunque un creativo che ha fatto dell’uso del volgare un marchio di fabbrica, che ha saputo conquistare tantissime persone, sopratutto quando ha riportato questo suo modo di fare al grande pubblico con I Guardiani della Galassia.
I Guardiani non sono certo dei film grotteschi quanto quelli dell Troma, ma sono sicuramente ciò che Disney cercava per dare un taglio diverso alla propria schiera di prodotti cinematografici.
Tutto ciò ci porta a un primo ragionamento sul licenziamento: è giusto accusare uno scrittore per degli errori, avvenuti in passato, che sono anche in parte dovuti al proprio pensiero di essere un artista? Cioè, Disney può accusare James Gunn per aver scritto sui social dei “joke” che in qualche modo lui interpreta nelle proprie pellicole?
Dunque, è qui che nasce il dibattito, è qui dove il pensiero sull’accaduto si scinde per andare in due direzioni: una in difesa di Gunn, dove vogliamo dar peso al fatto che James abbia semplicemente usato un social per regalare ai propri fan due righe del proprio modo di vedere il mondo, l’altra direzione invece è quella pro Disney, perché giustamente anche Disney ha le sue ragioni.
Disney è prima di tutta una major adatta a tutti, e ovviamente con tutti intendiamo in primis i bambini. Un’azienda con un tale impatto mediatico non può permettersi di avere tra le sue fila un uomo che anni fa ha preso in giro dei diversamente abili su un social, anche se significa far fuori una delle sue punte di diamante.
Noi non siamo qui per schierarci o dare ragione a una delle due parti, siamo qui per mostrarvi i fatti e sopratutto per spingervi a porvi domande. Non fermatevi alla prima news che leggete, o al primo commento su Facebook indignato. Ponetevi delle domande e con le risposte createne un vostro pensiero, perché vi assicuriamo che sotto le vesti di “notizia del mondo cinematografico”, si nascondono alcuni dei temi più caldi della civiltà moderna, come la libertà di parola sul web.
Le conseguenze
Ciò che a prima vista potrebbe sembrare come l’ennesimo litigio tra un regista e Disney, in realtà sta nascondendo più conseguenze del previsto.
La conseguenza più diretta è ovviamente la “caccia a tweet” di personalità di spicco del mondo dello spettacolo. Molti di loro stanno già preventivamente cancellando vecchi tweet, o addirittura chiudendo del tutto il proprio account twitter per evitare il “trattamento James Gunn”.
Seconda conseguenza, ancora più ovvia ma ancor più dolorosa per i fan di Gunn, è la chiusura di tutti i progetti legati al nome dell’ormai ex-regista Disney. Gunn aveva infatti in cantiere un misterioso progetto con Sony, che doveva essere rivelato durante un panel al San Diego Comicon e inutile dire che questo panel non è mai iniziato. Altro progetto di Gunn che non vedrà la luce sarà il suo reboot di Starsky e Hutch per Amazon, in quanto proprio poche ore fa il colosso dell’e-commerce ha annunciato la chiusura del progetto.
Terza conseguenza, quella più a cuore per gli amanti dei film Marvel, è il futuro dei Guardiani della Galassia e dell’universo cosmico Marvel al cinema.
Inutile negarlo, i Guardiani sono una pura creazione di Gunn, sono il suo modo di vedere il cinema d’intrattenimento e i personaggi dei fumetti, risulta quindi difficile vedere il futuro Guardiani della Galassia Vol.3 girato (e scritto) da un altra persona che non sia James. Il rischio dunque che ne esca una pellicola snaturata è a dir poco elevatissimo.
Quando invece parliamo del mondo cosmico Marvel ci riferiamo ai film post Avengers 4. Per chi non lo sapesse Gunn è diventato anche produttore di diversi film Marvel, questo perché è obbiettivo della Disney avviare una serie di film ambientati nello spazio e Gunn fu designato come grande mente pensate dietro questi progetti.
Per fare un esempio, Guardiani della Galassia vol.2 (sempre al top della nostra classifica) è ricco di personaggi nuovi proprio perché è stato l’inizio dell’espansione dei film Marvel verso lo spazio. Risulta quindi lecito pensare che la Marvel attualmente stia pensando a una netta rielaborazioni dei suoi piani, per i futuri film cosmici.
Concludiamo dandovi due consigli. Il primo consiglio è dividere sempre l’artista dalla persona.
Per quanto Gunn abbia un suo modo di portare nero su bianco la sua visione del mondo, questo non vuole assolutamente dire che sia un pazzoide che se la prende con persone meno fortunate, o comunque persone di etnie diverse.
Il secondo consiglio, molto più importante, è quello di andare a ritroso nei vostri profili Twitter e Facebook cancellando eventuali frasi “scomode”, che di questi tempi non si sa mai: vi potreste ritrovare senza lavoro da un giorno all’altro.
Cerchi nuovi film e nuove serie tv da vedere? Scopri il nuovo abbonamento a Disney+, la casa dello streaming di Disney, Marvel, Pixar, Star Wars, National Geographic e ora anche di Star. Abbonati ora a soli 8,99 euro al mese su questa pagina.
Lascia un commento