Max Nardari, regista e autore musicale, approda nelle sale cinematografiche con la commedia “Di tutti i colori”, che vede nel cast anche Nino Frassica e Giancarlo Giannini. Ecco a voi la nostra intervista a Max Nardari
Cercate una commedia divertente e con attori conosciuti, adatta a una afosa ma piacevole serata estiva? Non potete allora perdervi Di tutti i colori, la nuova creatura di Max Nardari! La pellicola è uscita il 18 luglio in Italia ma ha già spopolato in Russia,Paese in cui è stato girato il film. Ma chi è Max Nardari e da dove ha preso l’idea per questa commedia? Abbiamo deciso di intervistarlo per voi, così da conoscere meglio le mille sfumature della sua carriera.
Intervista a Max Nardari
Salve Max, grazie per aver deciso di dedicarci un po’ del suo tempo. Ci piacerebbe iniziare conoscendola meglio: chi è Max Nardari?
In questo momento potrei risponderti che Max Nardari è un personaggio poliedrico! Mi è arrivata questa grande occasione di Direttore artistico e co-conduttore con la grande Tosca D’Aquino del Festival di Sabaudia della Commedia Italiana e oltre ad organizzare il tutto, dalla selezione dei film alle ospitate degli attori, al talk show serale, ho anche avuto l’occasione di tirar fuori le mie doti comunicative cantando, ballando e facendo piccoli sketch con Tosca, per introdurre i film in programmazione. Mi è sempre piaciuto organizzare eventi e questa gavetta mi è servita sicuramente per consacrare in un contesto più ampio queste doti.
Ho sempre avuto una passione in genere per tutti i tipi di arti, dal disegno, alla scrittura, al montaggio video e non per ultimo la musica che resta per me importante quanto la regia. Ho scritto brani per vari artisti italiani e ultimamente sto portando avanti un mio progetto discografico in inglese che mi auguro possa prendere presto vita. Resta il fatto che il mio più grande interesse sia quello della produzione cinematografica e della regia, e seppur con gran fatica sto lavorando a nuovi progetti di lungometraggi.
Cosa l’ha spinta a voler diventare regista? | Intervista a Max Nardari
Fin piccolo mi sono cimentato nello scrivere storie e nel girare e montare film amatoriali coinvolgendo amici e parenti, e da qui ho deciso di laurearmi al DAMS nella sezione cinema e quella che era semplicemente una predisposizione è diventata un obiettivo da raggiungere. Il regista al quale mi sono sempre ispirato e che ho sempre seguito in tutti i suoi lavori è Pedro Almodovar, tanto che ho anche fatto la tesi di laurea su di lui. Ho anche avuto la grande fortuna di conoscerlo personalmente e di inserire nella tesi una mia intervista al Maestro, in occasione dell’uscita del suo film Il fiore del mio segreto.
Se non avesse fatto il regista, cosa le sarebbe piaciuto diventare?
Sicuramente avrei portato avanti con maggior dedizione la musica, cosa che in qualche modo sto cercando di riprendere ora. In passato ho fatto vari concerti con la band, suonando nei principali locali di Roma le mie canzoni pop rock. Questa è stata una bellissima esperienza che mi ha permesso di conoscere e affiancare grandi artisti della musica italiana e per alcuni ho anche girato dei videoclip. Come accennavo prima ho anche scoperto una certa predisposizione alla conduzione e chi lo sa che non porti altre nuove esperienze!
Lei non è solo regista ma anche autore musicale, e ha lavorato con nomi famosi nel panorama italiano come Raf e Fabrizio Moro. Come nasce il suo interesse per la musica e qual è l’aspetto che preferisce di questo suo lavoro?
Nelle mie esperienze con la musica ho fatto anche da supporter ad alcuni artisti come Niccolò Fabi. Poi ho scritto varie canzoni per cantanti italiani, da Raf a Paola e Chiara; ho inoltre girato uno dei primi videoclip di Fabrizio Moro. L’aspetto che mi interessa di più della musica è quello compositivo e autoriale: ho un mio studio di registrazione e lavoro a volte con Logic X , suonando chitarra e pianoforte.
La sua ultima creazione è “Di tutti i colori”, commedia che vede nel cast anche Nino Frassica e Giancarlo Giannini. Da cosa nasce questo film?
ll film l’ho scritto insieme ad Alba Calicchio e Daniele Malavolta e la cosa più difficile è stato conciliare, già dalla scrittura, il gusto russo con quello italiano.Alcune scelte probabilmente le avrei fatte diversamente, anche perché è stata la mia prima opera di lungometraggio, ma è stata un’esperienza molto formativa che mi ha permesso di lavorare sia con attori italiani che russi molto importanti. E’ stato un grande onore lavorare con attori come Frassica e Giannini con tutti gli altri interpreti del cast.
Anche girare nella Piazza Rossa a Mosca è stata un’emozione grandissima e soprattutto quando il film è uscito in Russia in ben 470 sale, con una anteprima bellissima, in un cinema con ben 4000 persone, una prima che non mi sarei mai potuto aspettare.
Di tutti i colori non è però una produzione che rimarrà confinata solo in Italia, ma sarà presente anche in Russia e lo notiamo dal fatto che la pellicola ha anche un nome russo (Liubov Pret-a-Porte). Ci spieghi il perché di questa particolare collaborazione.
Il film nasce da una co-produzione tra due società italiane e due russe. I produttori italiani volevano sviluppare un’idea da me proposta e quando hanno avuto modo di conoscere i coproduttori russi hanno proposto a noi sceneggiatori di modificare l’idea iniziale per raccontare una storia d’amore tra un ragazzo italiano e una russa che avesse come sfondo il mondo della moda. Le società russe hanno poi deciso di cambiare il titolo del film in Liubov pret- a-porte, e di modificare il montaggio per allinearsi maggiormente al gusto russo.
Quali traguardi vorrebbe raggiungere da qui a dieci anni? | Intervista a Max Nardari
Sicuramente vorrei continuare da fare sempre meglio il mio lavoro da sceneggiatore e regista e perché no, da produttore, continuando a lavorare con passione e determinazione come ho cercato sempre di fare. In tutto questo però vorrei anche continuare a lavorare come compositore e autore musicale, mantenendo una passione sempre viva.
Grazie
Max, siamo noi in realtà a volerle dire grazie! Ci auguriamo inoltre che il suo Di tutti i colori vada a gonfie vele, e speriamo di risentirla presto per una sua nuova opera.
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