Elisabetta Rocchetti è un’attrice italiana dalla carriera prolifica costellata da importanti collaborazioni. Abbiamo deciso di porle qualche domanda in modo da conoscerla meglio e farci raccontare da lei i vari aspetti della vita di un’attrice
In occasione dell’uscita in DVD di Cattive Inclinazioni (foto qui sotto), film di Pierfrancesco Campanella che ha riportato l’attenzione sui gialli all’italiana di cui fu capostipite Dario Argento e sul quale, nell’ultimo decennio, anche registi come Tarantino hanno preso ispirazione, abbiamo avuto modo d’intervistare Elisabetta Rocchetti. Cattive Inclinazioni di Pierfrancesco Campanella è infatti un’opera del 2003, a suo tempo distribuita nelle sale cinematografiche italiane dalla major americana Columbia Tristar. All’uscita nelle sale il film ha fatto molto discutere per l’eccesso di cruda violenza di alcune sequenze, nonché per la scioccante morbosità delle scene di sesso “particolare”. Un cast quasi tutto al femminile di sfacciata impronta “cult”: dalla conturbante Eva Robin’s alla straordinariamente bella Mirca Viola, dalla “scandalosa” Elisabetta Cavallotti alla inquietante Elisabetta Rocchetti, per finire al mito del cinema mondiale Florinda Bolkan. Da sottolineare che “Cattive inclinazioni” è impreziosito dalla partecipazione speciale di Franco Nero, altra star di caratura internazionale, storico “Django” dello spaghetti-western. Fra le altre cose il dvd è arricchito dal trailer cinematografico originale, il backstage ufficiale e un video con interviste esclusive e foto inedite.
Ma torniamo ad Elisabetta Rocchetti, lei è un’attrice italiana con una carriera prolifica che non si limita però solo alla recitazione, in quanto questa artista si è cimentata anche nel mondo della regia e… dell’avvocatura! Se siete curiosi di saperne di più, non vi resta che leggere l’intervista.
Intervista a Elisabetta Rocchetti
Salve Elisabetta, grazie per averci concesso questa intervista. Partiamo parlando di “Compagna di viaggio”, film del 1996 di Peter del Monte e pellicola con cui ha iniziato la sua carriera. Guardando indietro, ricomincerebbe con quel film e quali sono state le sue sensazioni quando si è rivista per la prima volta?
Si, la ricomincerei con quel film perchè è stata un ‘opera importante che andò al Festival di Cannes e che mi diede subito un certo lustro. Poi si sa, quando sei giovane le porte del mondo dello spettacolo si aprono più facilmente.
La sensazione che ho provato per tutta quella esperienza è stata di assoluta felicità, mi sentivo accettata da un ambiente a cu ambivo da anni, mi sembrava di vivere un film nel film dal momento che avevo sempre sognato di essere su un set. Quando mi sono rivista in realtà sono rimasta un po’ delusa perchè avrei voluto essere la protagonista, mentre nel film interpretavo la amica di Asia Argento.
Dario Argento, Carlo Verdone e Leonardo Pieraccioni, tutti registi molto apprezzati nel nostro Paese e artisti con cui lei ha avuto la possibilità di lavorare. Cosa le hanno portato queste esperienze?
Quando ho lavorato con loro, in realtà non mi sono resa conto di cosa davvero queste persone mi stessero trasmettendo o di cosa stessero lasciando nella mia vita. Posso dirti che, però, quando mi sono cimentata nella scrittura e nella regia ho constato che il mio inconscio aveva assorbito tantissimo tutte quelle esperienze, tant’è vero che sono riuscita a girare due cortometraggi e due film pur non avendo mai fatto un corso di regia.
In effetti, aver lavorato con grosse personalità mi ha lasciato un segno perchè costatando che ogni regista aveva un suo modo di girare totalmente diverso dall’altro, mi ha fatto capire che non ci sono regole nella creazioni artistiche. Se senti il bisogno di tramettere qualcosa, devi solo prendere una telecamera e girare.
Se non avesse fatto l’attrice quale professione avrebbe avuto piacere di svolgere? | Intervista a Elisabetta Rocchetti
Premetto che mi sarebbe piaciuto fare la regista (anche se non la considero una professione, anzi è e rimarra per me una grande passione), alterno la professione di attrice con quella di avvocato penalista.
Nel 2006 debutta nel mondo della regia con il cortometraggio “L’ultima seduta”; ci parli di questa esperienza.
All’epoca ero più giovane e molto più creativa; comunque la sceneggiatura mi è venuta in mente perchè a quei tempi andavo da uno psicologo che mentre parlavo mi guardava sempre e non parlava mai, e ho pensato:”che cosa succederebbe se una paziente cominciasse a provocare uno psicologo per fargli avere qualche reazione? ” Il corto non è costato nulla, me lo ha prodotto Marco Manetti che ha coinvolto tutti a lavorare gratis per me, anche Giampaolo Morelli.
Lei è un’attrice con una prolifica carriera cinematografica, ma non sono mancati nemmeno lavori in televisione come Il bello delle donne e la famosissima soap Un posto al Sole. Le piace lavorare in televisione e se la risposta è si, qual è stata l’esperienza che ricorda con più piacere?
Mi è rimasta nel cuore una serie che si chiamava Terapia D’urgenza. lì interpretavo il ruolo di una infermiera omosessuale che mi ha resa un’icona Gay per diversi anni. La serie è andata in onda una decina di anni fa e devo dire essere stata un’esperienza molto interessante, perchè mi ha portato a scavare dentro me stessa per cercare di interpretare una persona totalemente distante da me, che mi sono sempre definita eterosessuale.
Quali sono i pro e i contro della sua professione? | Intervista a Elisabetta Rocchetti
I pro sono evidenti, i contro sono il rovescio della medaglia. La cosa più brutta è sentirsi non accettata quando non ti chiamano a lavorare o il sentirsi una perdente se un film in cui hai creduto poi non ha il successo che speravi, e il fatto di dover dipendere dagli altri e dalla fortuna.
A proposito di thriller, nel 2003 ha interpretato Cattive inclinazioni di Pierfrancesco Campanella. Che ricordo ha di quell’esperienza?
Il mio rapporto professionale con Pierfrancesco Campanella è simpaticamente “conflittuale”. Lui mi ha chiamata per “Cattive inclinazioni”, dopo avermi vista al cinema ne “L’imbalsamatore”. In realtà ci eravamo conosciuti molti anni prima, a Napoli, sul set di “Besame mucho” di Maurizio Ponzi, dove io recitavo mentre lui, per amicizia, dava una mano al regista per la promozione del film.
Pierfrancesco mi ha in seguito confessato che in quella occasione gli ero rimasta abbastanza antipatica, al punto che aveva pensato tra sé: “Io con questa attrice non ci lavorerò mai!”. Ultime parole famose, visto che nel tempo abbiamo realizzato insieme ben tre suoi progetti! È proprio vero che nella vita non bisognerebbe mai dire mai. Ogni volta che ci incontriamo, su questa cosa ci ridiamo ancora sopra. Devo ammettere che Campanella è una persona molto seria e un grande professionista, oltre che un caro amico; si è persino prestato a fare da comparsa nei miei due film da regista!
Dove vedremo Elisabetta Rocchetti tra dieci anni?
Non lo so, ho fatto un po’ di provini e sono in attesa.
Intervista a Elisabetta Rocchetti | in conclusione
Ringraziamo nuovamente Elisabetta per aver risposto alle nostre domande, e le auguriamo di cuore che i provini fatti vadano alla grande.
Se vi è piaciuta la nostra intervista a Elisabetta Rocchetti e siete curiosi di conoscere più a fondo altri protagonisti del cinema italiano, vi consigliamo di leggere le nostre interviste, come quella a Elisabetta Cavallotti o l’intervista al regista Max Nardari
Cerchi nuovi film e nuove serie tv da vedere?
Scopri il nuovo abbonamento a Disney+, la casa dello streaming di Disney, Marvel, Pixar, Star Wars, National Geographic e ora anche di Star. Abbonati ora a soli 8,99 euro al mese su questa pagina.
Bonus: come avere un abbonamento alle piattaforme streaming e risparmiare
Esistono alcuni servizi che consentono di condividere l’account delle migliori piattaforme streaming (Netflix, Prime Video, Disney Plus, HBO Max, Paramount Plus, ecc.) con altre persone, come GamsGo o GoSplit. Grazie a GamsGo e GoSplit è possibile acquistare, ad un prezzo irrisorio, un abbonamento condiviso con altri utenti della piattaforma in maniera facile, veloce e sicura.
Lascia un commento