La domenica non vi lasciamo a corto di speciali, oggi parliamo infatti di un bellissimo film dello Studio Ghibli grazie al nostro caporedattore Nicola: ecco a voi Il Castello errante di Howl
Ottavo appuntamento con i rewatch della redazione di tuttoteK, se la scorsa volta Maicol ci parlava de L’attacco dei Giganti, oggi Nicola (il nostro responsabile editoriale con il pallino per la precisione) ci racconta de Il Castello errante di Howl, film dello Studio Ghibli diretto da Hayao Miyazaki che ci ha fatto versare così tante lacrime da farci diventare cosplayer ufficiali delle Cascate delle Marmore. Nel nostro sito c’è anche un articolo su 5 film per neofiti che vogliono iniziare la visione di queste pellicole, andate a dare un’occhiata!
Se volete qualche articolo di Nicola, potete leggere il suo interessante articolo sulla differenza tra Remake e Remaster.
La trama de Il Castello errante di Howl
Questo film ci racconta la storia di Sophie, una ragazza di 18 anni che lavora in un negozio di cappelli. La ragazza è bella ma manca dell’autostima necessaria a vivere la propria quotidianità : si divide fra casa e negozio e anche le relazioni sociali sono problematiche per lei. Per caso (o per lo zampino del destino), Sophie incontra il bellissimo mago Howl, che la salva da una situazione spiacevole ma allo stesso tempo la sfrutta per cercare di liberarsi da alcuni mostri che lo inseguono. Questo incontro segna Sophie emotivamente ma soprattutto fisicamente, infatti un’orrenda strega gelosa di Howl la trasforma in un’anziana acciaccata e arrendevole. La ragazza fugge allora dalla città e finisce nel castello del mago, una costruzione semimobile che funge ad egli come abitazione e mezzo di trasporto allo stesso tempo.
Perché a Nicola piace Il Castello errante di Howl
Il Castello errante di Howl, banalmente, mi piace perché è stato il primo lungometraggio dello Studio Ghibli che abbia mai visto; ricordo ancora quando lo scoprii per caso in televisione e mi innamorai di colori, trama e personaggi. Le opere dello Studio Ghibli sono importantissime per la mia formazione come individuo, e nello specifico Il Castello errante di Howl ha dato i via a un amore artistico per questo studio che non potrà mai estinguersi.Â
Inoltre, ovviamente, questo lungometraggio animato è bellissimo: la mescolanza di una trama privata, costruita su un amore unico ma umano, unita agli imperituri dettami di non violenza e rispetto per l’ambiente tipici del nostro mitico Miyazaki e di tutta la sua produzione cinematografica. Tutto ciò porta lo spettatore a rimanere con il fiato sospeso per la costante meraviglia che mescola allegria e sofferenza in un saliscendi orchestrato in modo sublime.
Il film è tratto da un romanzo che però Miyazaki non ha voluto assolutamente copiare, piuttosto ha costruito su un’idea altrui per portare un prodotto nuovo e toccante.
Il personaggio preferito di Nicola in Il Castello errante di Howl
Mi è difficile scegliere un solo personaggio, ma essendo costretto scelgo Sophie: la ragazza in versione nonnina è spassosa e attiva, conseguenza di un buffo ma incredibile ribaltamento interiore. Sophie non ha nulla da perdere dopo la maledizione e, sebbene desideri tornare giovane, si assesta con tranquillità nella propria natura in modo attivo e senza paure. La protagonista ringiovanisce temporaneamente più volte nel corso del film, ciò che la fa tornare alle sue fattezze è l’amore e la conseguente paura.
Sophie rappresenta un personaggio che compie un viaggio esteriore e interiore visto e rivisto, ma che mai era stato narrato con così tanta dolcezza.
Se la testimonianza di Nicola vi ha incuriosito, avete un candidato per i film della domenica. Nel caso, potreste trovare qualche anime interessante nel nostro speciale sui migliori anime di netflix appena aggiornato!
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