Con questo ultimo speciale, andiamo ad analizzare Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2, svelandovi anche qualche curiosità di questo capitolo finale
TITOLO ORIGINALE: Harry Potter and the Deathly Hallows – Part 2. GENERE: avventura, fantastico, azione, drammatico. NAZIONE: Regno Unito, Stati Uniti d’America. REGIA: David Yates. CAST: Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Helena Bonham Carter, Ralph Fiennes, Jason Isaacs, Tom Felton, Alan Rickman, Michael Gambon, Bonnie Wright. DURATA: 130 minuti. DISTRIBUTORE: Warner Bros. USCITA: mercoledì 13 luglio 2011 in Italia.
Dopo Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1, arriva il film conclusivo della saga. In questo caso l’aver diviso i doni della Morte in due parti ha penalizzato il primo capitolo, permettendo però di preparare il terreno per un finale di alto livello. A differenza del predecessore, in questo caso il film fu promosso sia dalla critica che dal pubblico, realizzando anche il quarto miglior incasso di sempre. Continuate a leggere per scoprire cosa pensiamo de I Doni della Morte – Parte 2, del quale vi sveleremo anche qualche retroscena e curiosità.
Trama e trailer
Partendo esattamente da dove si era concluso il precedente, I Doni della Morte – Parte 2 ci presenta due schieramenti pronti a far scattare la scintilla della guerra tra bene e male. Da una parte Voldemort con i suoi seguaci, dall’altra i professori di Hogwarts con i loro alunni. Quest’ultimi cercano di guadagnare tempo per permettere ad Harry, Ron ed Hermione di distruggere gli ultimi Horcrux. La situazione sembra disperata, ma, anche grazie al piano di Silente e Piton, la situazione verrà ribaltata, con Voldemort tradito proprio dalla sua smania di potere, rappresentata dalla bacchetta di Sambuco. Un finale che mette in scena i volti più conosciuti della saga, pronti a dare la vita per i loro ideali, nella speranza di fermare la minaccia ormai concreta di Voldemort. Un capitolo che, anche grazie al precedente, riesce a chiudere una storia che ha appassionato milioni di persone in tutto il mondo, segnando intere generazioni. Questa volta torna al centro Hogwarts, seppur con una situazione lontana da quella vista nei primi capitoli.
Da notare anche lo spazio dedicato alla fine del film alla generazione successiva, 19 anni dopo lo scontro con Voldemort. In particolare si vedono i figli di Harry e Ginny, che si incontrano con quelli di Ron ed Hermione. Sullo sfondo la camera da presa si sofferma qualche secondo anche su Draco con suo figlio, pronto anche lui a salire sul treno per Hogwarts. Chissà se La Maledizione dell’Erede, pensato per il teatro, vedrà luce al cinema ripartendo proprio da questo finale.
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2: recensione
Il capitolo conclusivo, traendo beneficio dalla divisione in due film, si rivela ottimo sotto tutti i punti di vista. La tensione è palpabile sin dal principio, e le atmosfere dark e cupe si riconfermano, con David Yates che ripropone i toni del precedente. Questa volta però, con la battaglia finale, c’è più spazio anche per effetti visivi di ottima fattura, con il contrasto tra le ambientazioni più tetre contraddistinte da colori freddi, e il tripudio di colori scatenato dalle magie. Anche dal punto di vista del ritmo non c’è un secondo sprecato, con momenti di riflessione alternati ad altri di azione senza tregua, che si scambiano nei momenti opportuni. Il tutto condito dalla tipica colonna sonora e da un’ottima prestazione del cast, in particolare con Radcliffe, Grint e la Watson che si dimostrano all’altezza, sostenendo il peso della pellicola e offrendo, insieme al precedente, la miglior prestazione delle loro carriere (inevitabilmente segnate da Harry Potter). I momenti più tesi vengono gestiti bene, pur non brillando per spunti autoriali, ma confezionando comunque un ottimo prodotto.
Costruire il finale di una saga di grande importanza è un’impresa ardua, e il fatto che questo capitolo riesca a concludere al meglio Harry Potter lo pone nel podio dei migliori film della saga. Interessante anche la scelta di porre il confronto tra Harry e Voldemort non solo in uno scontro frontale, con Harry parte di Voldemort stesso. Tutto considerato, credo fosse difficile immaginare un finale migliore, e per questo ritengo i Doni della Morte – Parte 2 uno dei più riusciti dei film di Harry Potter.
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2: curiosità
Per concludere questo speciale, eccovi alcune curiosità legate a questa seconda parte de i Doni della Morte:
- Nel corso della saga Radcliffe ha rotto 80 bacchette.
- I produttori volevano inserire uno scontro tra Harry e Piton al posto di quello tra quest’ultimo e la MCgranitt, ma fu la Rowling stessa ad intervenire per non cambiare la scena.
- Per la scena all’interno della Gringott furono create ben 210.000 monete.
- Questo è il film con il minutaggio minore
- Hogwarts venne ricreata interamente in digitale.
- La ragazza di Tom Felton fu convinta dai produttori ad interpretare Astoria Greengrass, moglie di Draco che compare nel finale.
- Nel libro Piton muore alla Stamberga Strillante, mentre nel film nella rimessa delle barche. Questo per rendere il tutto migliore dal punto di vista visivo e drammatico.
- Hogwarts è stata rimodellata in ogni capitolo.
- La Rowling ha confermato che la battaglia di Hogwarts è ambientata nel 1998.
- Neville nel libro non è interessato a Luna come nel film.
Voi eravate a conoscenza di queste curiosità de i Doni della Morte – Parte 2? Cosa pensate del film?
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