La lunga notte di Game of Thrones è arrivata, la guerra è iniziata e la terza puntata è disponibile su Sky Atlantic. Parliamone insieme
Game of Thrones è stata la serie evento, poi la serie più amata e per finire la serie più attesa. Ma per essere precisi bisognerebbe dire che la terza puntata dell’ottava stagione è stata la più attesa di sempre. La resa dei conti finale dopo quasi nove anni di sofferenze e morti brutali, dopo la seconda puntata preparatoria, siamo arrivati alla Lunga Notte.
Game of Thrones: la Lunga Notte
Gli estranei sono alle porte, gli eserciti sono schierati e i protagonisti pronti all’azione. Tutto è silenzioso e in attesa. La puntata è tutto ciò che abbiamo atteso fin’ora. Impossibile parlare più nel dettaglio senza rischiare di fare qualche spoiler. La puntata risulta essere una continua autocitazione della serie stessa, della prima stagione in particolare. Molte sono le frasi delle prime puntate che risentiremo, come a voler creare una sorta di fil rouge che finalmente torna a splendere sopra il resto. Tutto torna, tutto risulta al proprio posto. Vengono riprese profezie e motti, vengono svelati molti perchè. La terza puntata sarà sicuramente il picco più alto della serie nella sua interezza. Consiglio solo un piccolo ripasso per coloro che hanno dimenticato le prime stagioni in modo da non perdere nemmeno una sfumatura.
Una notte “un po’ troppo” oscura e piena di terrori
Nonostante questa sia una delle migliori puntate di Game of Thrones, devo esser sincera, non è priva di difetti, stavolta di carattere tecnico a differenza delle altre. 5 milioni di dollari di budget mal spesi in questo caso. Un pubblico che per anni aspetta la resa dei conti che si ritrova a doversi sforzare in modo irragionevole per vedere che cosa succede a causa di una fotografia veramente troppo buia. Ci sono momenti in cui il fuoco o altre fonti di luce fanno riposare un attimo i nostri occhi, ma per tutta la puntata lo sforzo per seguire la battaglia è veramente molto alto. Questo difetto non è solo un’inezia ma un problema che ha rischiato di condizionarne l’epicità e la piacevolezza.
Ci sono dei buchi non coperti a livello di sceneggiatura e trama. Ovviamente mancando ancora 3 puntate non potevamo aspettarci che tutto venisse spiegato in modo lineare e semplice, ma di certo molte domande rimangono senza risposta. Menzione d’onore ad una colonna sonora a dir poco perfetta. La puntata è caratterizzata da tre momenti ben scanditi a livello musicale. Il silenzio iniziale, passi attutiti dalla neve e paura. Il battere del tamburo, durante la battaglia degli eserciti. Il pianoforte accompagnato dal violino nella fase finale che racconta i movimenti dei protagonisti in modo impeccabile. Tutto è armonico e a tempo di musica. Il pathos è palpabile e non sarebbe stato tanto ben creato senza il sapiente utilizzo del montaggio sonoro.
Trailer 8×04: adesso arriva il bello
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