La data del 20 Ottobre si avvicina. Nella notte tra domenica e lunedì infatti HBO inizierà la distribuzione della nuova serie Watchmen. Titolo caldo dell’autunno 2019, questa serie promette ai fan grandi cose. Ma, aspettando Watchmen, cosa dobbiamo sapere per apprezzarla al meglio? Ecco una sintesi di ciò che non dobbiamo assolutamente scordare
I supereroi non passano mai di moda. Nonostante l’overdose di questa prima parte del 2019 con ben 3 titoli Marvel l’entusiasmo per questo tema sembra non essere calato. A fine estate abbiamo assistito alla pubblicazione di The Boys su Prime Video che presenta una versione alternativa dei super. Ora è il turno di Watchmen. Come sappiamo già da tempo HBO ha deciso di produrre una serie basandosi sulla miniserie scritta da Alan Moore alla fine degli anni ’80. Ma anche in questo caso HBO sembra sorprenderci e avere un approccio all’oggetto tutt’altro che scontato. Ma, aspettando Watchmen, dobbiamo ricordare che l’universo narrativo di Moore è carico di fascino ma difficile da decifrare se si perdono di vista dettagli importanti. Per godervi al meglio questa serie ecco allora una lista di cosa dobbiamo sapere prima di guardare Watchmen la serie.
Aspettando Watchmen: trama del fumetto
La miniserie a fumetti, sebbene pubblicata per un breve lasso di tempo (circa due anni), è diventata presto un oggetto di culto. Watchmen raccontava di un mondo terrorizzato dallo spettro del conflitto nucleare tra Stati Uniti e Unione Sovietica, governato dalla paura e dalla divisione. Alan Moore in parole povere riportava sulla carta ciò che la società di quegli anni viveva in prima persona. Il risultato è un fumetto innovativo, pieno di riferimenti e citazioni. A ciò si aggiunge un tratto grafico eccezionale con una gestione dell pagina innovativa. La serie viene anche ricordata per esempi famosi di riferimenti metatestuali (in parole povere i protagonisti sanno di vivere in fumetto). Ma cosa dobbiamo sapere sulla trama?
https://www.youtube.com/watch?v=-33JCGEGzwU
Nel mondo immaginato da Moore e Gibbons, i supereroi sono così potenti che il governo americano temendo di non riuscire più a gestirli li dichiara illegali. Però non tutti i supereroi ubbidiscono alla messa al bando e qualcuno cerca di ucciderli uno per uno. Dopo la morte di uno di loro, il Comico, inizia una reazione e catena che farà evolvere gli eventi fino ad un finale inaspettato. In questa serie “anomala” rispetto ai normali fumetti dei supereroi, i protagonisti non hanno veri poteri speciali ma hanno solo forza, riflessi e agilità superiori alla media, perfezionati da anni di allenamento. L’unico vero super è il Dottor Manhattan che ha poteri così fuori dal comune (teletrasporto, ubiquità, manipolazione della materia etc.) che viene trattato quasi come una minaccia per chiunque gli stia vicino. Ma, sempre in attesa e aspettando Watchmen, ci chiediamo, che significato ha il titolo?
Il significato del titolo
Il titolo Watchmen deriva da una frase latina di Giovenale che letteralmente dice: “Quis custodiet ipsos custodes?“. In inglese infatti è tradotta “Who Watches watchmen?” che significa “Chi sorveglierà i sorveglianti?”. Questo ci riporta al concetto chiave della serie. Se per la sicurezza e l’ordine pubblico, infatti, continueremo ad affidarci ai “super”, che cosa impedirà loro di prendere il sopravvento e sottometterci? Aspettando Watchmen dunque possiamo lasciarci provocare da questo e chiederci che concetto abbiamo di autorità ai nostri giorni: ci rassicura, ci terrorizza o entrambe le cose? E cosa dobbiamo sapere sui simboli presenti?
Una vignetta con il motto della saga
I Simboli di Watchmen
Pur essendo composta da soli 12 numeri la serie a fumetti fu così innovativa da creare una vera e propria simbologia. Chiedendoci cosa dobbiamo sapere aspettando Watchmen, i simboli sono una delle possibili risposte. Già dai trailer infatti vediamo che i simboli chiave vengono ripresi e sviluppati in maniera originale. Ma quali sono questi simboli? Uno smiley macchiato di sangue è l’immagine più ricorrente e viene mostrata sia esplicitamente sia abbozzata grazie ad alcuni dettagli. Il significato di questo simbolo ha visto uno sviluppo nel corso della serie finendo per diventare il simbolo della stessa saga. Ci sono poi vari riferimenti al tempo e agli orologi che simboleggiano l’inesorabile avanzare dell’umanità verso la fine. Inoltre, a detta degli stessi autori, molti simboli e riferimenti nacquero in maniera casuale senza un significato preciso.
La serie tv
Aspettando Watchmen però cosa dobbiamo sapere sulla trama della serie? La serie prende le distanze a livello di trama dai fatti narrati nei fumetti. Questo problema sorge dal precedente film di Zack Snyder. Intitolato Watchmen non ebbe fortuna e HBO temeva di ripetere la stessa sorte. Lindelof, lo showrunner, ha allora deciso di prendere le distanze a livello temporale. La serie è infatti ambientata oltre 30 anni dopo i fatti narrati nel fumetto. Ci sono i suprematisti bianchi e pure il Settimo Cavalleggeri, che invece delle divise indossa le inquietanti maschere facciali di Rorschach (l’eroe più controverso della saga originale). Il mondo rappresentato è molto differente dal nostro anche se le somiglianze non mancano di certo.
Da quello che sappiamo a grandi linee lo spunto di partenza della serie è non a caso il massacro razziale avvenuto a Tulsa nel 1921. Decenni dopo il sanguinoso evento nella stessa cittadina si agita un microcosmo dove i poliziotti sono costretti a nascondersi dietro fasce gialle per difendere la loro identità. Inoltre un gruppo di estremisti di destra torna a colpire adoperando la maschera di Rorschach. Ma anche agenti dell’ordine e vigilanti si mescolano nel tentativo di ristabilire un ordine fatto anche di violenza, coercizione, negazione dei diritti dei cittadini. Protagonista della storia è Angela Abar (interpretata da Regina King), ex poliziotta ritiratosi per diventate il vigilante mascherato Sister Night, il cui compito non è soltanto scoprire cosa stia succedendo in città ma anche conoscere la verità sul proprio passato.
Le prime impressioni
Aspettando Watchmen cosa possiamo dire sulla serie? Stando alle prime impressioni nelle puntate si delinea un mondo distopico che fa immergere i personaggi in un universo emotivo comune, dove poi ognuno di essi reagisce in maniera personale agli eventi. Watchmen è inoltre pervasa da un senso di insicurezza e di pericolo. Inoltre il discorso sul razzismo e sulle correnti di pensiero radicali presenti negli Stati Uniti di oggi sembra essere affrontato da Watchmen in maniera diretta ma non retorica. Chi ha visto in anteprima alcune puntate da un parere simile e su questo basiamo il nostro rilievo (qua potete trovare un articolo più dettagliato di chi ha già visto alcuni episodi). Dai punti di partenza si delinea una serie varia, complessa e ricca di spunti di riflessione. Viste le potenzialità di HBO siamo anche sicuri che non mancherà nemmeno la dimensione dell’intrattenimento. Attendiamo allora gli ultimi giorni per scoprire cosa ci riserverà la prima puntata.
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