Waffle + Mochi è la nuova serie TV Netflix dedicata al pubblico di età prescolare creata da Michelle Obama e disponibile su Netflix dal 16 marzo. Ecco la nostra recensione
TITOLO ORIGINALE: Waffle + Mochi. GENERE: infanzia / animazione. NAZIONE: Stati Uniti. PRODUZIONE: Michelle Obama. CAST: Michelle Obama, Luca Bottura. DURATA: 30 minuti circa ad episodio. DISTRIBUZIONE: Netflix USCITA: 16 marzo 2021
Waffle + Mochi è disponibile su Netflix dal 16 marzo 2021 ed è sicuramente una piacevole novità per i più piccoli e le loro famiglie: questa nuova serie è dedicata al pubblico di età prescolare e mescola pupazzi, animazione, musiche e veri personaggi, bambini e adulti che interegiscono con i due pupazzi protagonisti.
Questa idea nasce dalla mente di Michelle Obama e dalla sua casa di produzione, con lo scopo di avvicinare il mondo verso un’alimentazione sana ed equilibrata oltre che intersecata di diverse influenze internazionali.
Trama e trailer | Recensione Waffle + Mochi
Da qui, infatti il titolo Waffle + Mochi, che è riferito ai due protagonisti, il pupazzo Waffle, come il dolce molto diffuso negli Stati Uniti e il pupazzetto realizzato con computer grafica Mochi, come l’alimento giapponese. I due amici, immersi in un paese congelato fatto da cibi surgelati, vanno alla ricerca del cibo fresco e genuino, in un viaggio che li porterà in tutti i paesi del mondo, nelle loro culture e tradizioni, dialogando con esperti del settore alimentare e con chef di fama internazionale.
E proprio in questo viaggio, incontrano anche Massimo Bottura nella sua Osteria Francescana di Modena, che spiega ai due protagonisti i tanti usi che si possono fare in cucina dei funghi, facendo assaggiare loro una delle sue salse.
Una serie educativa per i bambini | Recensione Waffle + Mochi
L’intento di questa nuova serie è molto chiaro: essere educativa nei confronti dei più piccoli per portarli attraverso l’intrattenimento verso una cultura dell’alimentazione sana, genuina e che soprattutto non si fermi ai confini del Paese in cui viviamo. L’accoppiata di Waffle con Mochi ha un intento molto chiaro. Il primo è infatti un dolce diffuso in tutto il mondo, specialmente negli Stati Uniti, ma ha una provenienza che proviene dall’Antica Grecia e che poi nei secoli si è spostata dai Paesi Bassi, agli Stati Uniti, alla Francia subendo modifiche e varianti. Il Mochi è invece un composto di riso glutinoso pestato e tritato, che viene utilizzato come pasta per la base di molti dolci giapponesi. Questa curiosa coppia, ci porta a viaggiare in tutto il mondo e in tante cucine, supermercati, mercati scoprendo nuove ricette e assaggiato nuovi alimenti.
Troppi elementi a fare da contorno ad un’idea semplice ed efficace | Recensione Waffle + Mochi
L’idea alla base di questo progetto di Michelle Obama è sicuramente molto forte e funziona, inserita in un prodotto indirizzato ai più piccoli, quello che però fa vacillare tutto è la scelta registica. Gli episodi appaino pieni di troppi elementi: i pupazzi, interagiscono con attori e personaggi del mondo della cucina, umani, ma sono anche contornati da elementi di animazione grafica, poi viaggiano su un aereo interattivo dotato di intelligenza artificiale, poi si aggiungono anche gli inserimenti di bambini intervistati sugli alimenti protagonisti di ogni episodio. Non mancano anche degli inserimenti canori, come quello del primo episodio, del pomodoro che canta e spiega a tutti di essere un frutto e non una verdura.
Tutti questi elementi caricano troppo la linea narrativa, andando quasi a togliere l’attenzione del contenuto di base che è di per sè molto interessante e ben sviluppato. La canzone del pomodoro canterino, ad esempio funziona molto bene, oltre che essere in linea con lo stile americano dei cartoni animati Disney che i più piccoli sono abituati a vedere. Però, mescolato a tanti altri elementi della narrativa di infanzia, rischia di creare un po’ di confusione.
Conclusione
Ovviamente non bisogna dimenticarsi che si tratta di un prodotto per l’età prescolare, finalizzato a educare, intrattenendo, quindi il messaggio finale sicuramente passa ed è in grado anche di far divertire. In una costruzione così ambiziosa, ci si aspettava forse un prodotto più ordinato nel suo sviluppo episodico, ma è possibile che questo aspetto possa essere sistemato se la serie avrà nuove stagioni. Cosa che sicuramente le auguriamo, dato il suo intento educativo alla base molto efficace.
Punti a favore
- Messaggio educativo
- Un vaggio tra diverse culture culinarie
Punti a sfavore
- Troppi elementi di narrativa
- Regia un po' confusionaria
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