The Mandalorian 2 si è appena conclusa: leggete cosa pensiamo delle nuove puntate nella nostra recensione in cui evidenziamo i motivi del successo di questo piccolo, grande cult
TITOLO ORIGINALE: The Mandalorian. GENERE: fantascienza. NAZIONE: Stati Uniti. IDEATORE: Jon Favreau. CAST: Pedro Pascal, Gina Carano, Carl Weathers, Giancarlo Esposito DURATA: 30 – 45 min circa ad episodio. DISTRIBUTORE: Disney+. USCITA: 30 Ottobre – 9 Dicembre 2020.
Chi bazzica tra forum, social e community dedicate alle serie televisive, sa bene quanto il fandom della saga di Star Wars sia spaccato al suo interno: c’è chi ama la saga prequel e chi la odia, chi mal sopporta Kylo Ren e chi ne è perdutamente innamorato, chi detesta Rogue One e chi lo considera il miglior film del franchise.
The Mandalorian costituisce una vera e propria eccezione perché, forse per la prima volta, ci troviamo di fronte a una produzione dell’universo di George Lucas che ha messo d’accordo proprio tutti quanti. Tumblr, Reddit, TV Time e tutti gli altri social sono stati letteralmente invasi da immagini, video e gifset tratti dalla serie che, nel giro di un paio d’anni (complice anche l’inaspettata nomination ai premi Emmy del 2020) si è trasformata in un piccolo, grande cult.
La trama | Recensione The Mandalorian 2
La seconda stagione di The Mandalorian riprende la narrazione degli eventi esattamente da dove l’avevamo interrotta nel finale della prima, quando Din Djarin – questo il vero nome di Mando (Pedro Pascal) – era stato incaricato di riunire il bambino con gli altri della sua specie da un armaiolo del suo stesso pianeta d’origine, che aveva donato al protagonista un sigillo raffigurante la creatura da cui il bambino (a cui finalmente possiamo dare un nome, Grogu) lo aveva salvato nella loro prima avventura insieme.
Ritroviamo ora Mando e Grogu alla ricerca di un Jedi che possa aiutare il bambino a controllare i suoi straordinari poteri, il tutto mentre cercano di sfuggire a Moff Gideon (Giancarlo Esposito), pericoloso ufficiale dell’Impero, che a sua volta tenta di mettere le mani sul piccolo per usarlo per i propri scopi personali.
Un universo in continua espansione | Recensione The Mandalorian 2
Come anticipato dai produttori esecutivi Jon Favreau e Dave Filoni ben prima della messa in onda dei nuovi episodi, nella seconda stagione di The Mandalorian la posta in gioco diventa più alta, la trama si fa più complessa e articolata, e si assiste a numerosi crossover con le altre produzioni del franchise.
Mentre, infatti, molti degli episodi della prima stagione potevano essere dei semplici stand alone, la seconda vede più trame convergere e intrecciarsi e tra loro, e ci permette di ritrovare alcuni dei personaggi più amati dell’universo Star Wars.
Come non citare l’incontro tra Mando e Ahsoka Tano (interpretata da Rosario Dawson), protagonista delle serie animate Star Wars: The Clone Wars e di Star Wars Rebels, o, ancora, il cameo di Luke Skywalker (Mark Hamill) nel finale di stagione?
E neppure è un caso che la scena post-credits presente nell’ultima puntata ci introduca allo spin-off dedicato a Boba Fett annunciato durante l’Investor Day del 2020.
Ma attenzione! Il convergere di così tante storie non significa che, per chi ha poca familiarità con Star Wars, diventi troppo macchinoso seguire le vicende di Din e Grogu. Al contrario! The Mandalorian si amalgama perfettamente con le altre serie e film tratte dalla saga principale mantenendo inalterata la propria identità.
Chi non ha mai visto neanche uno dei film dedicati alla famiglia Skywalker può godersi la visione di The Mandalorian senza rischiare di perdere pezzi qua e là. Nulla rimane privo di spiegazione e niente viene dato per scontato.
Mando e Grogu | Recensione The Mandalorian 2
Comee la trama di The Mandalorian si fa via via più complessa con l’avanzare degli episodi, anche il rapporto tra Grogu e il Mandaloriano va incontro a numerosi cambiamenti.
Ci basta tornare con la mente all’episodio pilota della serie, al primo incontro tra i due e alle loro prime avventure per renderci conto di come la loro relazione si sia evoluta.
Se, in un primo momento, Din vedeva il bambino semplicemnete come una missione, nel corso della seconda stagione gli si affeziona al punto tale da considerarlo al pari di un figlio.
Mando non è più semplicemente il mercenario a cui Grogu è stato affidato per farlo ricongiungere a quelli della sua specie, diventa una sorta di padre putativo per il piccolo, tanto da arrivare, nel finale di stagione, a mostrargli il suo volto venendo meno al giuramento dei mandaloriani di non togliere mai il casco volontariamente.
Conclusioni
La seconda stagione di The Mandalorian alza l’asticella inserendosi in una narrazione ben più complessa e articolata e poggiando su una mitologia molto più ampia. Non stiamo più assistendo alla storia di Mando e del bambino. Al contrario, ci rendiamo conto di quanto i protagonisti di The Mandalorian siano dei tasselli in una macrostoria cominciata negli anni ’70, ma ancora in continua espansione.
Punti a favore
- I crossover con le altre produzioni
- La fedeltà a se stessa
- Il rapporto tra Din e Grogu
Punti a sfavore
- Nessuno da segnalare
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