Recensione The Last of Us 1×02: dopo il primo grandioso episodio, la serie prosegue con una puntata che ci porta nel cuore della devastazione
TITOLO ORIGINALE: The Last of Us. GENERE Azione, fantascienza, post-apocalittico. NAZIONE: Stati Uniti d’America. IDEATORE: Craig Marin, Neil Druckmann. CAST: Pedro Pascal, Bella Ramsey. DURATA: 9 episodi. DISTRIBUTORE: HBO. USCITA: 16/01/2023.
Dopo il grandioso esordio di settimana scorsa, The Last of Us ha fatto il proprio ritorno col secondo episodio che, dopo l’ampio prologo, ci porta nel cuore della devastazione causata dal fungo. Avevamo lasciato Joel e Tess in procinto di portare Ellie fuori dalla zona di quarantena per ottenere in cambio della missione la batteria di cui hanno bisogno e che hanno perduto. Come preventivato, però, fuori dall’area di contenimento i tre dovranno affrontare molti pericoli.
La trama | Recensione The Last of Us 1×02
Ripartiamo, quindi, dallo scontro con la guardia e dalla fuga dalla zona di contenimento. Trascorsa la notte, Joel, Tess ed Ellie provano a farsi strada nella città, ma devono fare i conti con la minaccia degli infetti, presenti in gran massa e pronti ad attaccare gli avventurieri. Mentre si fanno strada con difficoltà tra le macerie della città devastata, proprio un agguato porterà i protagonisti a dover compiere delle scelte molto delicate.
Il trailer | Recensione The Last of Us 1×02
Alla scoperta| Recensione The Last of Us 1×02
Il primo episodio di The Last of Us, come detto, è stato estremamente lungo, ma necessario per presentarci al meglio il contesto in cui si muove la narrazione. Ora, con la seconda puntata della serie di HBO entriamo maggiormente nel vivo del racconto ispirato al famoso videogioco. Come prima cosa, possiamo vedere da vicino al devastazione che ha portato il fungo. Alla luce del giorno, vediamo una città martoriata e distrutta, il consueto scenario post-apocalittico realizzato con estrema cura, che ci rende la cifra della tragedia vissuta. Nella prima parte di episodio, insieme a Joel, Tess ed Ellie ci avventuriamo tra le macerie ed è impossibile non sentire il dramma della devastazione, non cogliere la portata della pandemia e tutti i danni che ha provocato.
Andando avanti, la tensione aumenta, i protagonisti s’infilano in spazi sempre più angusti e dopo aver inquadrato a fondo la città devastata, iniziamo a fare i conti anche con gli infetti. Questa seconda puntata di The Last of Us completa la panoramica introdotta dalla prima. Se una settimana fa avevamo visto la cornice temporale e il background degli eventi, ora vediamo la cornice spaziale e lo scenario presente. Rimane impressionante la cura dei dettagli manifestata dalla serie, che non lascia mai nulla al caso e costruisce una narrazione ricca di tensione che esplode nel finale.
Come detto, insieme alla città devastata conosciamo anche gli infetti, vediamo il loro aspetto mostruoso, capiamo meglio il loro comportamento e assistiamo a scontri molto intensi con i protagonisti. Proprio un agguato risulta drammatico e porterà al delicatissimo sacrificio finale.
Il sacrificio
Il momento culminante della puntata è sicuramente la morte, nel finale, di Tess, che contrae l’infezione e si sacrifica per aiutare Joel ed Ellie, facendosi esplodere con gli altri infetti. La sequenza in cui cerca di azionare l’accendino per far divampare il fuoco è di un’intensità incredibile e ci restituisce tutto il dramma di una vita che viene tranciata di netto, che di botto si spegne davanti all’inesorabile. Il sacrificio di Tess è la fotografia della nuova realtà che il fungo ha creato, un’esistenza a stretto contatto, continuo, con solo con la morte, ma con la degenerazione del corpo e della mente, con l’annullamento di ogni parvenza d’umanità.
La sopravvivenza, in The Last of Us, è la vita stessa. Ai protagonisti ormai non è più permesso vivere, perché da un momento all’altro la morte può sopraggiungere e allora l’unica cosa da fare è sopravvivere. Per portare avanti questa selezione naturale è necessario il sacrificio del più debole, della persona infetta che ormai ha perso il suo diritto alla vita. La natura spietata si palesa in tutta la sua potenza in The Last of Us e catalizza il dramma di una puntata che inscena già direttrici nette e decisive, impianta toni che domineranno tutta la serie. C’è poco spazio per l’umanità in questo trionfo della sopravvivenza che è la serie HBO, ancora magnifica anche al suo secondo appuntamento dopo il clamoroso esordio di settimana scorsa.
Punti a favore
- Ampia descrizione del contesto
- Approfondimento dei personaggi
- Ritmo narrativo costante
Punti a sfavore
- Nulla da segnalare
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