Nella calma che caratterizza solitamente il periodo estivo per quanto riguarda uscite importanti di serie TV on demand, abbiamo scoperto una piccola perla, She-Ra e le principesse guerriere, serie TV animata comporta di cinque stagioni: ecco la nostra recensione
TITOLO ORIGINALE: She-Ra e le principesse guerriere. GENERE: Animazione, Azione, Avventura. NAZIONE: Stati Uniti d’America. CREATORE: ND Stevenson. CAST: Aimee Carrero, AJ Michalka, Lauren Ash, Karen Fukuhara, Markus Scribner. DURATA: 20 minuti ( a episodio). DISTRIBUTORE: Netflix. USCITA CINEMA: 13/11/2018.
Sulla piattaforma Netflix non ci sono state importanti uscite quest’estate, ad eccezione di Black Mirror 6 e dell’attesissima serie live action di Once Piece prevista per il 31 agosto. Questo ha portato molti a scorrere il catalogo in cerca di qualcosa di qualche anno fa, come nel nostro caso una serie animata davvero interessante: She-Ra e le principesse guerriere. Nata dallo stesso sceneggiatore di Nimona, film animato di cui abbiamo già ampiamente parlato molto bene, questa serie appare tra i titoli consigliati godendo probabilmente del buon successo che questo film sta avendo.
Il suo creatore è ND Stevenson, sceneggiatore, fumettista che ha creato la graphic novel Nimona, da cui è stato poi riadattato il film nel 2023 e che prima ancora, nel 2018, ha dato vita a questa serie TV trasmessa su Netflix. La serie nasce reboot della serie animata She-Ra, la principessa del potere andata in onda nel 1985. Una serie che consigliamo perché ci permette anche di conoscere meglio ND Stevenson che ha doti narrative davvero lodevoli e questo si nota ancor di più in questa serie.
Trama e trailer | Recensione She-Ra e le principesse guerriere
Andando in ordine è bene partire dalla trama della serie e raccontarvi di cosa si tratta: ci troviamo su Etheria, un pianeta diviso in due: da una parte c’è l’Orda un esercito malefico che sogna di conquistare tutto il territorio, dall’altra parte c’è il regno che cerca di fermarlo, appellandosi alle principesse dei diversi territori per sostenersi nella ribellione. In questo scenario ci portano fin dalla prima scena Adora e Catra, orfane e combattenti dell’Orda, adottate fin da piccole dalla Tessitrice d’Ombre che gestisce l’esercito di giovani combattenti. Loro combattono senza sapere realmente cosa c’è fuori dal loro mondo, fino a quando Adora, si perde nella foresta e trova una spada magica che la trasforma nella leggendaria Pincipessa She-Ra. Qui, incontra Glimmer, principessa del regno e figlia della Regina, insieme al suo amico e combattente Bow e questo incontro cambierà le sorti della sua vita oltre che inizierà a dare inizio alla vera trama della serie. Adora si rende conto della sofferenza ingiustificata che l’Orda scaglia contro il regno e decide di schierarsi dalla parte della ribellione e lasciare così l’Orda. Catra, sua migliore amica, si rifiuta di passare dall’altra parte e vive l’allontanamento di Adora come un abbandono. L’ira e il dolore di Catra sarà quello che la porta a combattere senza esclusione di colpi contro contro il regno di Etheria.
Adora e Catra | Recensione She-Ra e le principesse guerriere
Il fulcro della narrazione sono Adora e Catra, che scatenao tutti gli eventi senza incrociarsi molto nel corso delle stagioni: infatti è l’allontanamento di Adore che fa scatenare la vera guerra, prima da parte della Tessitrice d’Ombre che la rivuole indietro, poi da Catra che vuole vendicarsi per essere stata abbandonata e punire tutto il regno di Etheria che le ha portato via la sua amica. I loro incontri avvengono comunque sul campo di battaglia e sono molto significativi, combattono, si salvano la vita, si respingono, cercano di comunicare, di spiegare come si sentono, ma non si comprendono. Adora rappresenta un mondo tutto dipinto di rosa e colori brillanti, pieno di persone gentili e cavalli alati parlanti, Catra rimane nel mondo tossico dell’Orda diventandone la sua trascinatrice al comando del capo, Hordak. Questo rapporto conflittuale tra Catra e Adora è una parte fondamentale della serie intera e regala molti momenti di grande ricchezza narrativa: il dolore di Catra è profondo, deriva da una mancanza di amore e affetto nella sua vita che lei ricerca sempre, ma non riesce ad esprimerlo. Così diventa desiderio di vendetta, scontro, sebbene dentro di lei ci sia un grande cuore e una grande sensibilità.
Tanti personaggi di rilievo | Recensione She-Ra e le principesse guerriere
Ma ovviamente non ci sono solo Catra e Adora, anzi, la serie è affascinante proprio per il suo ventaglio di personaggi. I personaggi sono tanti, sia nel mondo di Etheria, con Glimmer, Bow e le altre principesse della ribellione, sia nel mondo dell’Orda. E si può dire che sono tutti grandiosi: sviluppati con grande attenzione, ognuno è in grado di portare nuovi ingredienti alla narrazione proprio come accade in un fumetto o graphic novel e qui infatti si può vedere in modo chiaro il tocco del creatore ND Stevenson. Tutti i personaggi che fanno il loro ingresso si intrecciano molto bene con la trama, sono tutti molto interessanti e hanno tutti qualcosa da raccontare. Anche questo aspetto è un punto di forza, perchè i personaggi si muovono insieme alla trama rendendo tutto molto pieno e al tempo stesso mai banale.
Cosa succede nella narrazione | Recensione She-Ra e le principesse guerriere
Quello che poi succede effettivamente nella narrazione di She-Ra e le principesse guerriere è ciò che rende la serie adatta anche ad un pubblico adulto: le tematiche che porta questa serie parlano di temi importanti, come l’abbandono, l’accettazione di sè, del diverso e non meno importante è il tema della sessualità. In questa serie è trattato, sebbene nelle prime stagioni sia nel sottotesto, interpretabile quindi solo per intuizione. Nell’ultima stagione invece la sessualità è liberata in modo molto esplicito, con i personaggi che si dichiarano amore a vicenda, tra loro, Adora e Catra. Che tra loro ci sia qualcosa di più dell’amicizia è evidente, ma non viene esplicitato, mentre nell’ultima stagione conclusiva il creatore di prende libertà artistiche che erano comunque già nella base della narrazione. A questo aspetto molto interessante dal punto di vista dei contenuti, la narrazione di arricchisce di giochi di sceneggiatura che prendono spunto dalle grandi serie TV. Abbiamo un pianeta che si spegne e che si sposta nello spazio e nel tempo come accade per l’isola di Lost, abbiamo riferimenti a Person of Interest per quanto riguarda l’intelligenza artificiale e il suo rapporto con l’essere umano. Possiamo vedere anche inserimenti di genere nei singoli episodi: thriller, comico, musical, che in cinque stagioni sono davvero degli espedienti di grande qualità artistica e utili a variare lo stile narrativo principale.
In conclusione
Con tutte queste lodi, non possiamo che consigliare questa serie ad un pubblico ampio: può essere molto apprezzato dagli adolescenti ed è davvero interessante per gli adulti. Una serie che mescola un buon intrattenimento con una grafica colorata, ambientazioni e personaggi ben disegnati tecnicamente e tanti temi importanti trattati in ogni episodio.
Punti a favore
- - Personaggi interessanti
- - Sceneggiatura solida che scorre molto
- - Tematiche importanti in una forma godibile per tutti
Punti a sfavore
- - lento in alcuni passaggi della trama
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